Borges, in uno dei suoi
racconti, descrive un artista che osserva
l’eterogeneità dei soggetti dipinti nel corso di
tutta la sua vita e si accorge che essi formano un
mosaico che raffigura il disegno del suo volto. Se osservo la mia produzione artistica
vi scorgo una costante che indica una direzione. Che si
sviluppa, tuttavia, attraverso una biforcazione,
com’è nella natura dei “gemelli” - sono
nato il 31 maggio Questo avviene, sia quando a prevalere è la ricerca della bellezza e della libertà – con opere di pittura e con la fotografia – sia quando ri-cerco, nel caos del linguaggio, modi espressivi per restituire senso alle cose. Con progetti, d’impegno sociale, dalla valenza artistica e politica, guidati da un elemento narrativo. Questo è il percorso degli ultimi anni,
a partire dal periodo della guerra in Kossovo. Sono anni in cui, il disorientamento per
gli stravolgimenti planetari determinati dalle guerre,
per le sofferenze prodotte dalla nostra
“civiltà” ad altri popoli, hanno prodotto in
me interrogativi anche sul senso stesso del fare
“Arte”. In conseguenza a ciò è mutata la
logica dei progetti: ogni progetto affronta un aspetto di
un unico percorso tendente a costruisce reti di relazioni
ed eventi, per incidere sulla presa di coscienza
collettiva di ciò che tende a rimanere
“invisibile”. Questa stessa logica mi ha spinto a
promuovere il gruppo Arte in
Movimento, che partecipa, con
iniziative artistiche, al Movimento Altermondialista.
Progetto che tende ad attivare un continuo e crescente
scambio di idee, emozioni e forme, coinvolgendo persone
accomunate da sensibilità artistica. Le iniziative più significative di
questo percorso: installazioni varie; appelli ad artiste
ed artisti per un’opera da produrre in occasione
della Fao a Roma, ed in occasione del Social Forum di
Firenze, dove si chiedeva un “lenzuolo per la
pace”; il progetto “un alfabeto di pace”,
con varie iniziative performative conseguenti. Ho contribuito a creare un altro gruppo
denominato “Arte X”, nato a seguito
dell’appello, ad artiste ed artisti, di produrre
un’opera da donare ad Un Ponte
per…per sovvenzionarne un
progetto di solidarietà, nel momento drammatico che
stava vivendo la Ong. Il gruppo ha poi prodotto numerose altre
iniziative, fra le quali il progetto
“In-sabbia” – che ha coinvolto anche
diverse scuole di Roma - con opere ispirate ai tanti
eventi “insabbiati” – da Piazza Fontana a
Calipari - che attendono verità e giustizia. Per ogni progetto cerco i linguaggi più adatti: installazioni, fotografia, opere pittoriche, video, scrittura, architettura. Spesso mescolandoli. |