LETTERA APERTA
ALL’ON. ALESSANDRO CÈ |
On. Cé, lei si
distingue sempre per il suo “integralismo
leghista”. È talmente
“integralista” che ha avuto il bel
“coraggio” di presentare una
interrogazione (nr. 4-03992) al ministro delle
Politiche agricole e forestali, Gianni Alemanno
(A.N.) per protestare e contestare la presenza in
Val Trompia (provincia di Brescia), di
“nuclei operativi antibracconaggio” del
Corpo forestale dello Stato (mi pare che lei si
“arrabbi” molto quando sente la parola
“Stato”...).
Secondo lei tale “presenza” é “un
segno di sfiducia” nei confronti degli
operatori locali e “contrasta col principio
federalista, cardine del programma di governo
espresso dalla Casa delle libertà” (sic!).
E, nel rispetto delle autonomie locali, chiede al
ministro di “revocare” l’ulteriore
invio del citato nucleo “lasciando, da
subito, il pieno controllo del territorio”
agli operatori locali.
La sua interrogazione, deputato Cé, é una
provocante vergogna!
Che cosa le ha risposto il ministro Alemanno? Che
il contingente inviato in alcune valli del
Bresciano serve “per coadiuvare” il
personale locale nella prevenzione delle
attività venatorie abusive e quindi –
precisa Alemanno - il servizio non é “per
sfiducia” nell’operato del personale
locale, ma perché nelle Prealpi in questione
vengono perpetrati “numerosi atti di
bracconaggio” con l’uccisione di
uccelli protetti mediante mezzi di caccia
vietati, tra i quali vengono usate reti ed
archetti, “trappole – afferma il
ministro - che infliggono lancinanti
sofferenze” agli uccellini. E gli animali
così catturati e uccisi vengono utilizzati
“per piatti tipici” tramite vendita a
“ristoratori compiacenti”. E dunque gli
interventi straordinari sono disposti per
contrastare il bracconaggio di particolare
gravità e nella provincia di Brescia, malgrado
gli sforzi del personale, il fenomeno non é in
diminuzione, anche a causa dei consistenti,
quanto illegali interessi economici connessi con
la vendita a caro prezzo (sic!) degli uccelli
uccisi.
Pertanto – precisa il ministro - i servizi
organizzati dal Corpo forestale dello Stato hanno
lo scopo di agire “a supporto e
rinforzo” del personale locale. Ogni anno
detto Corpo sequestra migliaia di archetti e
grande numero di reti, trappole, richiami.
Infine – aggiunge l’On. Alemanno -
quanto al presunto comportamento inquisitorio nei
confronti dei cacciatori (da lei, deputato Cé,
sottolineato nell’interrogazione) risulta
che il comportamento del personale del C.F.S.,
oltreché conforme alle leggi, é da sempre
improntato al rispetto dei cittadini e delle
Istituzioni locali.
Qui mi fermo, signor capogruppo leghista. Lei
merita una “censura” per la sua
interrogazione che ha avuto il
“coraggio” di fare, pur
nell’ambito delle sue “prerogative
parlamentari”, che le consiglio di usare
meglio, almeno più razionalmente.
Lo Stato manda un nucleo di operatori (mi pare
non più di 15) per “coadiuvare” il
personale locale e lei ne stigmatizza
l’iniziativa perché “contrasta col
principio federalista”.
La sua affermazione é l’esempio di come la
Lega “interpreta” l’espressione
“polizia locale” contenuta nel disegno
di legge sulla “devolution”. In parole
povere, interpretando il concetto della sua
interrogazione nella prevenzione di attività
illecite, sembra di capire, fondatamente, che
basterebbe l’operato della “polizia
locale”. E quindi mi pare che la sua sia
l’“interpretazione autentica” del
termine “polizia locale”.
On. Cé, faccia autocritica e si dia da fare,
quale parlamentare leghista di Brescia, perché
nella sua provincia vengano eliminate le
attività abusive denunciate dal ministro e
“riprese” in un’altra
interrogazione del deputato Alfonso Pecoraro
Scanio (Verdi-Ulivo) di tutt’altro tenore
rispetto alla sua...
In quanto al ministro Alemanno merita un plauso
per la risposta datale. È la seconda lettera
aperta che le invio dopo quella – ricorda? -
dell’“omino leghista” che in una
emittente televisiva leghista andava a fare pipì
sul tricolore italiano...
Spero che mi risponda, deputato Cé. Distinti
saluti
Raffaele Bernardini-giornalista-cittadino
italiano
rafbernardini@inwind.it
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