Il Papa: "Nessuno può restare indifferente davanti a questo dramma"


Davanti a cinquantamila fedeli, il Papa - stanco e provato - ha letto una luna omelia, tutta dedicata ai temi della pace. E in particolare dedicata alla Terra Santa, al Medio oriente. "Sembra che sia stata dichiarata guerra alla pace", ha esordito. Ma di fronte a questo dramma ha invitato tutti - di tutte le religioni - a non rassegnarsi. "Molte religioni - ha aggiunto - proclamano che la pace è un dono di Dio". Insieme, insomma, ce la si può fare.
Ma papa Woytila ne ha avuto per tutti. E particolarmente toccante è stato l'appello, poco prima della fine del suo discorso. "Nessuno - ha scandito come può scandirlo la sua flebile voce - nessuno può restare inerte davanti a questo dramma. Religiosi, politici, amministratori, potenti e gente semplice: nessuno deve restare inerte".
Poi il papa ha concluso il suo discorso con la benedizione e rivolgendo gli auguri di buona Pasqua in cinquantadue lingue diverse.