TG3 CONTRO LE PROSTITUTE ?

TG3 CONTRO LE PROSTITUTE ?

Maria Ornella Serpa
Co.Di.Pe.P. – ROMA (Coordinamento per la Difesa delle Persone Prostitute)
Info: codipep@yahoo.com Cell: 3471847469

Tg3 Lazio sta mandando in onda, da martedì scorso nell’edizione serale delle 19.30, un servizio a puntate contro la prostituzione monitorando la Via Salaria in Roma. La nostra protesta è motivata dalla modalità in cui questo servizio parla della prostituzione: si intitola il servizio “prostituzione” ma poi si parla di “tratta” (confusione terminologica), usano aggettivi a commento della prostituzione che sono pietistici, paternalistici, moralistici, invocando norme contro il fenomeno prostituzionale presentato tout-court come un male sociale; insomma usano quella modalità oramai consolidata del suonare la grancassa contro le prostitute impedendoci di prendervi parte.

Capirai facilmente che tutto ciò ci danneggia in quanto va a fomentare quello che è il pregiudizio e la fobia contro la prostituzione con l’aggravante di sollecitare violenza contro le prostitute, ad opera di chi se la prende fisicamente contro di noi e dei politici che ci usano sempre più come capro espiatorio e strumento di battaglia politica. Abbiamo provato a parlare con la redazione del Tg3 Lazio nella persona del sig. Federico Zurzo, responsabile del servizio, chiedendo di potere prendere parte al servizio al fine di chiarire quello che risultava confuso e pericoloso per noi, ma senza risultato. Anzi, tale Zurzo mi ha detto che il senso del programma era quello di sollecitare norme contro la prostituzione all’aperto dicendomi chiaramente che riteneva, e voleva fare risultare, la prostituzione all’aperto: diseducativa, pericolosa e fonte di schiavitù per le ragazze quindi da relegare nelle “case chiuse”.

Bene, tu ci conosci; io lavoro in strada e sai benissimo che questo è un pregiudizio. Spero ti risulti abbastanza chiaro il pericolo ed il danno di una tale informazione. Ti chiediamo quindi di intervenire nel modo in cui tu riterrai opportuno; speriamo che partendo da questo caso di specie riusciamo anche a fronteggiare una modalità estesa e consolidata di sparlare della prostituzione da parte dei media Vorremmo che si iniziasse a intervenire sul modo in cui l’informazione parla della “prostituzione”. Magari ti chiederemmo di promuovere un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Telecomunicazioni.

Sto scrivendo lettere di protesta chiedendo di intervenire anche al: Consiglio dell’Ordine dei giornalisti; al Garante per le telecomunicazioni; al Presidente della Repubblica che invierò, per conoscenza, anche ad altre alta cariche istituzionali nella speranza di sensibilizzarli e provocare un loro interessamento. Settimana prossima farò anche un esposto alla Procura della Repubblica di Roma tentando anche la via giudiziaria. Se vorrai assisterci, intervenendo o consigliandoci, in questa che oramai è una battaglia tra impari (siamo sole, lo sai) il tuo aiuto per noi sarà prezioso. Un abbraccio, Ornella   PS: sotto troverai il testo dei comunicati, uno per ciascuna puntata del servizio.  

PRIMO COMUNICATO
PROSTITUTE SOTTO INCHIESTA
TG3 LAZIO NUOVO INQUISITORE


L’informazione della sinistra al governo batte quella della destra

Con imperdonabile errore di calcolo, alcune di noi prostitute hanno pensato che la sinistra al governo avesse per noi un’attenzione “democratica”; invece, il massimo dei suoi organi di informazione televisiva, Tg3 Lazio, mi confessa al telefono di usare la grancassa mediatica per
“ri-proporre” ad arte idee revanchiste, patriarcali, e cattofasciste contro le donne che si prostituiscono.

Da ieri, TG3 Lazio manda in onda, nell’edizione serale, servizi inchiesta sulla “prostituzione”. La zona sotto osservazione è la Via Salaria in Roma dove si prostituiscono, 24 ore al giorno, ragazze extracomunitarie.
Nei servizi, - l’ultimo dei quali andato in onda stasera - che visivamente non presentano scene da Sodoma e Gomorra, viene propinato un linguaggio ed una terminologia confusi ed inequivocabilmente diretti a fomentare disgusto e fobia verso le persone che si prostituiscono presentate come:
“povere” minorenni da salvare, da riabilitare,
“complici” del racket nella prostituzione
“degrado”di interi quartieri bene della capitale.


Insomma, secondo TG3 Lazio la prostituzione è una cosa da maschi che deve essere accessibile solo a loro e, per la tutela della sacra famiglia e dei bambini soprattutto, sempre più vittime delle fobie degli adulti, deve essere esercitata nelle “case chiuse”.
Questo è quanto mi ha riferito la redazione del TG3 Lazio sostenendo che questo modo di agire è diretto alla salvezza delle “minorenni” vittime del turpe mestiere. Il nuovo Don Benzi dell’informazione di sinistra?!
A nulla sono valse le mie legittime proteste per quanto concerne la terminologia usata, il pericolo che scaturisce per le TUTTE le donne che si prostituiscono da un siffatto servizio giornalistico ed il fatto che io stessa sia una prostituta ed un’attivista per i diritti delle prostitute.
PERCHE’ TUTTI CONTINUANO A TAPPARCI LA BOCCA?
Bravi TG3 Lazio, siete davvero per la democrazia. Quando era Berlusconi a pontificare in tema era tutto sbagliato; ora che lo fate voi, alla medesima maniera, diventa un tema di civiltà e di democrazia distruggere TUTTE le prostitute per:
salvare la faccia dei clienti,
preservare la morale dei bambini,
conservare la sessualità malata della falllocrazia
ed emancipare dalla schiavitù le “povere minorenni” extracomunitarie che uscite dalla prostituzione, molto speso volontaria, vanno a cadere nelle grinfie della globalizzazione selvaggia e del patriarcato revanchista.
Copia della presente verrà inviata agli organi interessati, ai vertici istituzionali e di partito, agli organi di stampa e di informazione televisiva, alla Procura della Repubblica di Roma affinché rilevi interessi privati in servizio pubblico.


Roma, O6.09.2006

 
SECONDO COMUNICATO   TG3 LAZIO CONTINUA
SI INVOCANO PUNIZIONI PER LE PROSTITUTE


Dopo tre giorni di servizi telegiornalistici, in cui si attaccano vilmente le prostitute, non cambia nulla, ancora.
Di nuovo TG3 Lazio. Ore 19.30. Servizio di cronaca intitolato: “LOTTA ALLA
PROSTITUZIONE”.
Nel video, ragazze comuni che sostano in attesa dei loro fruitori: uomini comuni, padri di famiglia, fratelli monelli, cugini di campagna, parenti serpenti insomma tutti gli uomini che passano di là e che non l’hanno perso in guerra; tutti stracolmi di disgustosa sottocultura fallocratica, alimentata dal perbenismo cattoitaliota, ed accomunati dalla medesima esigenza: il fallo DEVE, il fallo ESIGE.


Commento alle immagini: “scene di degrado”; “prostituzione a cielo aperto”; fermo di polizia ed arresto per le ragazze extracomunitarie, ree di sostare sul nostro sacro suol ma senza “regolare permesso di soggiorno” (a cosa è ridotta l’umanità!). Nessuna considerazione dei motivi per i quali queste “delinquenti” vengono arrestate; ad esempio: è difficile sapere che fuggono dall’aberrante miseria che le attende nelle loro lande natie dalle quali scappano perché abbandonate a loro stesse? Non si vuole considerare che scappano da uomini violenti, da istituzioni sorde, da una comunità internazionale che le vuole ma solo per sfruttarle? Non si vuole capire che molte preferiscono guadagnare con la vagina anziché darla in proprietà ad un marito? O SI VUOLE FORSE NEGARE CHE QUESTA E, ANCORA OGGI, UNA DONNA: VAGINA ED UTERO.


Arrestati anche alcuni sfruttatori, sicuramente qualche pesce piccolo, insignificante; quelli grossi sono intoccabili, sappiatelo! Certe cose non cambiano mai, in Italia, poi, men che meno. Ma che cos’è questo “racket”? Di cosa si nutre oltre che della delinquenza, della miseria, ecc? Come mai non si riesce a contrastare nonostante la visibilità della loro merce illecita? Avrà qualche santo in paradiso che ne trae i debiti profitti? Sarà forse anche nutrito dalla fallocrazia cattoitaliota a cui dà tanto cibo? dal pervicace perbenismo e qualunquismo dei benpensanti?


Il servizio ancora prosegue: “la PROSTITUTZIONE” dà fastidio” mi chiedo a chi e perché? Infine, in chiusura di servizio, sento: “ ma le norme attuali – precisamente quelle sulla immigrazione – e gli arresti effettuati non bastano da soli a fermare la “PROSTITUTZIONE” non essendoci una legge che la vieti”.
Quindi, “prostituzione” uguale: delinquenza, degrado, carcere, polizia, sfruttamento e quant’altro su questo filone. Si prenda un qualsiasi vocabolario e si veda il lemma “PROSTITUZIONE”. Basterebbe solo questo per non incorrere in grossolani errori terminologici a meno che…. non si voglia scientemente colpire un fenomeno usando una posizione privilegiata.
TG3 LAZIO, QUESTA NON E’ INFORMAZIONE
QUESTA E’ PERSECUZIONE, INCITRAMENTO ALL’ODIO ED ALLA VIOLENZA
TROPPO FACILE, TG3 LAZIO, CON I DEBOLI E GLI INDIFESI
VIGLIACCHI, COME DA VOCABOLARIO


TERZO COMUNICATO   TG3 LAZIO CONTRO LE PROSTITUTE ATTO IV
L’INQUISIZIONE DEL TG3 LAZIO SOLLECITA IL IV MUNICIPIO, BRACCIO SECOLARE



08.09.2006. TG3 Lazio edizione delle 19.30. Il quarto attacco della guerra umanitaria “TG3 Lazio contro le prostitute – Ignoranza e Pregiudizio” continua registrando una novità: parlano le istituzioni. Sentiamo.
La giornalista presenta il servizio “contro il triste fenomeno della prostituzione”.
Il servizio esordisce presentando e ricordando l’abiezione della “prostituzione”, confondendo puntualmente “tratta” e “prostituzione” e spunta, quindi, la novità della serata: il Presidente del IV Municipio Alessandro Cardente (Verdi), il Deus ex Machina del ridicolo dramma.


A detta di cotanto Presidente la prostituzione è un problema sociale che mette in pericolo la sicurezza. Il deus ex machina minaccia, quindi, interventi delle forze dell’ordine, che fino ad ora “hanno svolto un buon servizio” (quale, Presidente, arrestare delle disgraziate?) e nuove norme di lotta al fenomeno (persecuzione delle prostitute). Commentando la prostituzione della zona Salaria, l’Illustre Presidente afferma che lì, in mancanza di italiane, le prostitute straniere sono tutte “vittime del racket” (sic!). L’ha visto nella Sua nuova palla di cristallo, Presidente? Il maquillage della Salaria, sembra, si deciderà a cura di moltissimi enti, istituzioni (forze dell’ordine in primis), associazioni di volontariato per i servizi di Unità di Strada ma con l’assenza delle rappresentanti delle vere protagoniste della … contesa, cioè noi prostitute.
In sintesi, quindi, attività di contrasto alla prostituzione, leggasi: scagliare contro le prostitute (extracomunitarie vittime della tratta), le forze dell’ordine, armate di leggi potenti e, in avanguardia o in avamposto, le onnipresenti munifiche Unità di Strada, laiche siiiii, che mirano al “recupero” delle …. “povere prostitute”.

E noi… prostitute? Tutte all’angolo, Presidente? Eh già, se siamo da recupero come possiamo aspirare ad essere ascoltate specie da Lei, Immaginifico Signor Cardente, Presidente del IV municipio grazie ai voti dell’ottuso popolo di sinistra.?! Il Magnifico Dott. Prof. Giornalista e tante altre cose Federico Zurzo, neanche ci pensa a contattarci nonostante i nostri tentativi; troppo occupato a fare risaltare le proprie stomachevoli idee ed abiette proposte usando per fini personali il servizio di informazione pubblica pagato da noi contribuenti. Pensate che diade stipendiamo, poveri contribuenti!


Tra poco assisteremo alla realizzazione di un modo, “nuovo” ed “esemplare”, per contrastare l’iniquo fenomeno della turpe prostituzione: la persecuzione salvifica delle “povere prostitute”.
Alessandro Cardente, sono Ornella ricordi? Siamo stati fianco a fianco in diverse campagne a difesa delle persone che si prostituiscono, ricordi? Hai già dimenticato i nostri discorsi di sensibilizzazione al tema? Ricordi la diversità tra “tratta” e “prostituzione”? Hai mai sentito dirmi che rappresentiamo un problema sociale o hai mai visto in me, la peggiore fra le prostitute, atteggiamenti pericolosi per la sicurezza sociale? Non eri concorde nel fare intervenire le prostitute nel dibattito a tema essendone noi la parte centrale, le vere protagoniste? Riorganizzerai il territorio senza di noi? Sei diventato un sostenitore delle politiche di imperio? Io ti conosco, mascherina…la tua carriera la farai dovendo passare sul mio corpo. Sei potente, grande; forza che ce la farai!

SIG. PRESIDENTE CARDENTE E ILLUSTRISSIMO DOTT. PROF. GIORNALISTA E TANTE ALTRE COSE FEDERICO ZURZO, SPLENDIDO IDEATORE DI TANTA SALVIFICA INCHIESTA, MI CONSENTANO UNA DOMANDA. SE LE LORO ILLUSTRISSIME PERSONE SONO CERTE CHE LE RAGAZZE DELLA SALARIA SONO VITTIME DEL RACKET… MA ANCORA LE LASCIATE LI’ A FARLE SFRUTTARE? MA CHE LOGICA E’ QUESTA, LA LORO, ILLUSTRISSIMI ED IMMAGINIFICI SALVATORI?
Ah, dimenticavo. Bravo, Alessandro Cardente, ho visto nel servizio che anche An era concorde sul tuo operato. Complimenti, ne stai facendo di strada. Se posso permettermi, alla prossima svolta a sinistra che a destra è chiuso!


A fini conoscitivi e auspicabilmente anche di intervento in questa barbarie informativa, copia del presente comunicato sarà spedita, oltre che agli interessati:
a tutti gli organi di informazione radio, web, TV e stampa
al Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti
all’Autorità per le Garanzie nelle Telecomunicazioni
al Ministro per le Pari Opportunità
al Ministro per le Telecomunicazioni
agli organi politici e di partito
ai vertici istituzionali competenti
alla Procura della Repubblica di Roma per gli eventuali rilievi penali
alle associazioni, gruppi e singole individualità impegnati nella tutela dei diritti dei più deboli
al Presidente della Repubblica