Architettura “pericolante”

 

La Facoltà di Architettura a Siracusa ha tre sedi principali: In una piove dentro, nell’altra il lampadario ha ceduto e l’ultima è praticamente fatiscente, gli studenti aumentano di anno in anno e la situazione non fa altro che peggiorare. Ma sembra ci sia un po di luce alla fine del Tunnel:  L’Assessore risponde

 

Siracusa ha molti Cdl distaccati da Catania nel suo territorio, ma solo una Facoltà poggia interamente sul suolo aretuseo: Architettura. Leggiamo nel sito di presentazione della Facoltà  http://www.unict.it/farch/facolta/facolta_index.htm

Edifici universitari : quanto di meglio vi possa essere per una facoltà di Architettura visto che le amministrazioni convenzionate non hanno disatteso gli impegni sottoscritti. Tutte le attività universitarie sono ubica­te negli edifici più prestigiosi di Ortigia e, come se non bastasse, si arti­colano in un intorno altamente stimolante perché ricco di «genius loci» e perché lontano dalle dispersioni comunicative dovute al caos delle grandi città.”

I fatti sembrano differenti. Gli studenti lamentano sovraffolamento delle aule, strutture assolutamente inadeguate, fatiscenti in alcuni casi e pericolose in altri, è scattata una denuncia per inagibilità ed alcuni studenti avevano già deciso di occupare la loro futura auspicata sede Accademica la ex caserma Abela. Il sito www.unimagazine.it ha avuto la segnalazione dell’insieme dei disagi, dal post di uno studente nel forum interno al sito; in questa mail lo studente segnalava la situazione disastrosa: piccoli crolli, cedimento del lampadario in una delle sedi e “biglietti” da prendere per accedere alle aule, non più di novantanove persone infatti possono accedere contemporaneamente ad una delle sedi per questioni di sicurezza. Per capire meglio la situazione abbiamo parlato con uno dei rappresentanti degli studenti di Architettura: Andrea Albanese e un ex rappresentante, Luciano Magnano, rispettivamente iscritti al Cdl del vecchio ordinamento il primo ed al Cdl triennale il secondo.

I: Io

A: Andrea Albanese

L: Luciano Magnano

A: In Architettura siamo 896 persone, ed in realtà le aule per tutte queste persone non ci sono. Le aule sono praticamente dislocate tra Palazzo Francicanava,che è un vecchio palazzo nobiliare, era il vecchio circolo unione,ha stanze particolarmente grandi,ma non abbastanza per gli studenti di Architettura

L: Noi non siamo come tutti gli altri studenti, non potremmo stare nei cinema o simili…Da noi le materie orali sono poche e tutto il resto è pratica, ci servono dei piani per poter lavorare

A: Le aule sarebbero organizzate per cinquanta persone, ma cinquanta persone non ci entrano. Aule sovraffolate, gente che non entra e la maggior parte degli studenti che non fa nulla nel laboratorio e fa quello che dovrebbe fare al laboratorio a casa

I: D’altro canto i laboratori vanno seguiti necessariamente, o sbaglio?

A: Certo!Il Professore tiene la sua lezione…Devi seguirla. La storia delle novantanove persone di cui ha accennato la segnalazione che ha avuto Unimagazine, è nata dal fatto che il padre di uno studente ha fatto una denuncia per inagibilità, i pompieri hanno fatto le misurazioni di quanto spazio in media può occupare uno studente…

I: Tipo pollo?3x2 m devono essere garantiti all’animale nella sua gabbia…

A: Esatto!Hanno sancito che li potevano entrare novantanove persone.Inizialmente c’era il bidello che ci contava, poi siamo passati ai bigliettini…Noi abbiamo tre sedi:Palazzo Impellizzeri c’è il dipartimento con la segreteria, Palazzo Francicanava ha 4 o 5 aule ma sempre piccole…Poi abbiamo “I cavalieri di Malta” che è completamente fatiscente…Cade l’intonaco mentre fai lezione! Oltretutto li dentro fa freddissimo! Vedi sempre gente con i cappotti e le sciarpe! Infine c’è Boccadifuoco…Ci piove dentro!

I problemi ci sono ma c’è anche la speranza di uscire da questa situazione: ex caserma Abela.

I: La ex caserma Abela, da quanto ho potuto leggere da un documento scritto e diffuso dai rappresentanti della vostra facoltà, ha una storia annosa!Nel 2003 il comune di Siracusa chiede alla direzione centrale del Demanio la consegna della caserma Abela al fine di utilizzarla in toto dalla facoltà di Architettura, velocemente il Ministero della Difesa consegna l’immobile al Demanio di Palermo che a sua volta la consegna al comune di Siracusa per l’utilizzo previsto per la durata di 6 anni. Siamo nell’Agosto del 2003. Nell’Ottobre del 2004 il Comune di Siracusa si accorge che 6 anni sono pochini e chiede di prolungare il periodo di concessione.

Si legge infine nel documento:

“Da fonte attendibili e non ancora documentabili si ha la certezza della accettazione da parte dell’agenzia del Demanio filiale Sicilia sede Palermo della proposta della sezione staccata dell’agenzia del Demanio di Siracusa”

A: Questo documento è stato fatto per schematizzare un po la situazione…Ed evitare conseguenze drastiche, perché c’erano dei ragazzi, stanchi di questa situazione, che avrebbero voluto occupare la ex caserma Abela.

I: Com’è stata scongiurata questa eventualità?

A: Ci avevano promesso che di li a poco avremmo avuto a disposizione la caserma.

I: Chi lo aveva promesso?

A: Durante le elezioni il Sindaco giocava con la storia della ex caserma Abela come si gioca con il gioco delle tre carte

L: Non ci ha giocato solo il sindaco!La questione “caserma Abela” ha un boom ogni qual volta ci sono elezioni!C’è la storia della caserma Abela che va sempre a braccetto con La questione del consorzio!

I: “Consorzio?”

L: Consorzio universitario. In effetti il consorzio universitario è partito.Da poco.A fine Dicembre è stato istuito, partirà effettivamente tra Maggio e Giugno. Del consorzio fanno parte comune provincia ed enti locali, privati legati in qualche modo al mondo universitario. Diciamo che il consorzio è il primo luogo al quale lo studente si può rivolgere se ci sono problemi,se ha proteste da fare, come nel nostro caso…

A: Si diceva,oramai aspettiamo il consorzio ed il consorzio risolverà la questione della caserma! Poi invece si è capito che questa benedetta caserma era un’ottima arma di scambio. Prima si ci doveva fare un albergo, poi doveva essere assegnato al museo del mare ed infine alla nostra facoltà. Ora stiamo aspettando…Certo se La caserma Abela diventa sede di tutta l’Università di Siracusa, non cambia nulla per noi. Noi però con gli altri Cdl attivati a Siracusa non c’entriamo nulla! Se danno la caserma la devono dare interamente ad Architettura

I: Perché dici che voi non c’entrate con gli altri?

A: Se ci danno la caserma Abela ovviamente lasciamo le altre sedi e se abbiamo metà caserma non c’entriamo più, non cambierebbe nulla! Ci sono stati venti laureati in nove anni, stiamo praticamente implodendo. Architettura è una facoltà, l’unica che c’è a Siracusa.gli altri sono solo dei Cdl…

I: Se voi avreste la possibilità di andare a chiedere a qualcuno “Che fine ha fatto la Caserma Abela?”, da chi andreste?

A: Vinciullo.E’ l’assessore all’università.

I: Le proteste a cui accennavamo prima si rivolgevano a lui?

A:No, non proprio…Come si legge nel documento, il Demanio di Palermo avrebbe dato lo sta bene ma mancava una relazione dell’Assessore all’urbanistica di Siracusa. Noi non resistiamo più, escono pochissimi da Architettura ma ne entrano centosettanta l’anno, non si potrà quindi reggere ancora per molto questa situazione.

L: Stiamo per scoppiare.Anche adesso la situazione è critica, ieri sono stato a lezione di Scienze…Il Professore ha fatto richiesta con tanto di firme degli studenti, alla Presidenza per una sistemazione dignitosa

A: Dovremmo fermarci e andare a protestare al Comune

I: Perché al Comune?

A: Perché è il Comune che deve premere con Palermo per avere ciò che ci serve!

L: La cosa divertente è che se non sbaglio, Vinciullo è anche responsabile della protezione civile!E ci fa stare in locali fatiscenti??

I: I professori e la Presidenza di Architettura come si pongono di fronte a questa emergenza?

A: Sono con noi.Vivono anche loro questo stato di sofferenza

L: Io comunque non “tengo per Vinciullo” ma c’è da dire che è un discorso molto concatenato, è difficile individuare n responsabile unico, questa è una tematica che dovrebbe risolvere il consorzio proprio perché sono tanti quelli che dovrebbero sedersi a tavolino e risolvere la situazione…Certo qualcuno che blocca tutto c’è, ma riuscire ad individuare chi è non è facile.

A: Io non penso dipenda tutto da Vinciullo, ma sono certo che lui se ne sta completamente disinteressando.

L: Avendo un consorzio penso che vi sia una sorte di decentramento dei poteri, quando si va a bussare alle porte c’è sempre il “non è compito mio vai in quell’altro ufficio”il consorzio questo non potrebbe ovviamente farlo.

A: Comunque secondo me al momento attuale i diretti interessati sono il Sindaco Bufardeci e Vinciullo.C’è con chi parlare, c’è con chi lamentarsi, c’è con chi discutere.

I: Catania?Voi dipendete teoricamente da Catania…

A: Niente. Non abbiamo molti “rapporti” con Catania, la nostra tassa di “diritto allo studio” è pura beneficienza, non abbiamo CUS, non abbiamo casa dello studente, ci hanno dimezzato le mense disponibili…

L: Fa rabbia.Ci sono un sacco di studenti in questa città, c’è del potenziale, il fatto che non si scommettea su questa realtà è…Da imbecilli. Io guardo ad Enna non con invidia ma con rabbia! Noi dal punto di vista storico abbiamo molto di più eppure li c’è il quarto ateneo

I: Ateneo che va bene a quanto ho sentito. Sia per quanto riguarda numeri sia in quanto a qualità d’insegnamento

L: Si si! Assolutamente! Ho sentito di personaggi dall’estero che vengono a fare conferenze ad Enna…Dal punto di vista dello studente siracusano…Fa rabbia, si può scommettere su questa realtà! In tutti i campi, è un ‘occasione di rilancio, l’università è ricerca, studio, gente! Si ha un tornaconto anche come visibilità…Ortigia è rinata!

A: E’ rinata Ortigia e tutto il resto di Siracusa!

L: Le case! Prima un buco per fare fotocopie ad Ortigia non c’era! Adesso c’è n’è uno ogni dieci metri! Le stesse librerie si sono rivalutate! E’ tutto un discorso a catena che va a rivalutare l’intera città!

I: Io proprio poco tempo fa ho scritto un articolo che parlava di questo, tutti, dico tutti erano favorevoli all’ingresso degli studenti a Siracusa e tutti valutavano positivamente il loro impatto nella società siracusana: agenzie immobiliari, padroni di casa, gestori di pub…

L: Vorrei vedere! Ora per un buco in Ortigia con blatte annesse chiedono 250 euro! Infatti si sta valutando anche le zone alte e Corso Gelone, perché ad Ortigia non si può proprio mettere piede!

Grazie a questa chiaccherata Con Andrea e Luciano, che ringrazio, abbiamo ricevuto tutte le domande e le perplessità degli Studenti, siamo anche riusciti a capire dove trovare le possibili risposte.

Intervista all’assessore alla Pubblica Istruzione e all’Università di Siracusa – Prof. Enzo Vinciullo

I: Io

V: Assessore Enzo Vinciullo

I: Impostiamo la discussione: in Architettura ci sono circa 900 persone, ogni anno entrano circa 170 nuovi studenti e negli ultimi anni ne sono usciti in tutto una decina. Aumentano di anno in anno. Il 20 Novembre c’è stato un crollo a Palazzo Francicanava, c’è stato un problema a Palazzo Boccadifuoco ove il lampadario ha “ceduto” qualche centimetro, lasciando una vistosa crepa dalla quale ogni qual volta piove entra dell’acqua. Il genitore di uno studente ha fatto denuncia ai vigili del fuoco che successivamente hanno sancito che in quel piano non avrebbero potuto sostare contemporaneamente più di 99 persone, rendendo ancora più difficoltoso il normale svolgimento dell’attività didattica.

V: Quando è avvenuto il crollo sono stato contattato. L’indomani mattina sono andato alla Scuola media Nino Martoglio ove ho fatto mettere a disposizione alcune aule di modo che i ragazzi potessero continuare a far lezione, stiamo parlando di due locali, uno all’incirca di 150 metri quadrati e l’altro di 350 metri quadrati. La scuola ha delle uscite laterali quindi non si viene ad infastidire nemmeno i ragazzi della scuola. Mi era stato anche detto che c’era la necessità di usufruire delle aule di pomeriggio ed io ho dato la disponibilità a farlo…Ora non so se i locali sono stati utilizzati o meno, ma siccome nessuno mi ha detto nulla, deduco che stiano usando questi locali appieno. Se hanno necessità di altri locali ed hanno altre soluzioni io sono sempre pronto a venire incontro a delle richieste legittime.

La ricerca di una sede adeguata è una delle attività a cui quest’amministrazione si sta cimentando: a questo proposito la cessione della caserma Abela non ci sembra molto convincente…Perché dovremmo stanziare altri fondi per la ristrutturazione della caserma e di conseguenza l’Università non è disposta ad investire sulla Caserma. Questo mi ha spinto il 4 ed il 5 Agosto, ovvero quando sono diventato anche Assessore all’Università a recarmi al demanio chiedendo una concessione ventennale della caserma, mi è stato detto però che questa concessione avviene per anni multipli di tre (3-6-9-12-15-18 ecc…)Ho chiesto loro più tempo possibile. Anche perché nel frattempo stava uscendo una legge di finanziamento da parte della Regione che stanzia 13 milioni di euro, per la sistemazione di strutture da adibire all’Università, noi rientreremmo a pieno titolo a far parte di coloro i quali avrebbero diritto a questo finanziamento e potremmo usare le risorse per la sistemazione della Ex caserma. In questo senso si spiega la visita che abbiamo fatto la settimana scorsa assieme al Preside Cantone ed insieme agli ingegneri del Comune: l’ingegnere capo Andrea Figura e l’ingegnere Giglio che è responsabile dell’edilizia scolastica. La ex caserma è una struttura valida ma sicuramente adesso non è adeguata come sede di Architettura

I: Infatti avete stanziato 150000 euro…

V: Questi 150000 euro non sono una somma…A primo impatto sembravano buoni per far entrare l’Università nell’edificio ma adesso abbiamo la possibilità concreta di avere un finanziamento da parte della ragione di 4 milioni di euro…E’ meglio!Cominciamo con i tetti…

I: La visita voi l’avete fatta proprio la settimana scorsa?

V: Si,la settimana scorsa. Potremo fare un impianto antincendio a regola, l’impianto antincendio c’è già ma non è adeguato per 1200 persone…Io stimo in 1200 i potenziali studenti che ci potrebbero essere:se siamo a 900 adesso,molti abbandoneranno,altri si laureranno.1200 mi sembra una cifra ragionevole.

I: C’è qualcosa che non quadra a livello cronologico…Mi permetto di interromperla, nel 2004 il Demanio ha accettato la richiesta,da allora ad oggi cosa è successo?

V: il Demanio ha accettato la richiesta a condizione che il Comune di Siracusa faccia un ordine delle somme che il Comune intende investire, perché dove bisogna andare a calcolare il valore che il Comune deve al Demanio, bisogna sapere quanto il Comune intende investire. Dal momento che questa legge sta per uscire, allora diventa fondamentale che si abbiano tutti gli elementi per poter accedere a questo finanziamento regionale.

I: Alcuni studenti di Architettura hanno avuto l’impressione che questa vicenda dell’ex caserma Abela sia stata usata come “arma di scambio” a fini elettorali, alcune amministrazioni la promettevano al museo del mare, alcuni ad Architettura, alcuni altri la promettevano a tutti i Cdl di Siracusa…

V: Io nelle mie campagne elettorali non ho mai “usato” questo espediente, non ero io l’Assessore alla pubblica istruzione nell’amministrazione precedente.Lo ricordo sempre a tutti. Tornando a noi…Nel caos della mia scrivania ho trovato il decreto, lo porto con me per esaminarlo, a firma dell’Assessore regionale ai lavori pubblici che così titola:

”Avviso per l’assegnazione di contributi a favore di consorzi universitari operanti in comuni che non siano sedi di Ateneo”

quindi Siracusa entra appieno…L’unico problema che abbiamo è che gli edifici che contempla questo decreto devono essere in possesso per almeno venti anni ed allo stato attuale c’è il rischio che noi ci si possa fermare a soli diciotto anni. Tramite questo decreto noi potremo far diventare la ex caserma Abela una sede di una manutenzione non più ordinaria ma straordinaria e completare i lavori tutti insieme[…] altrimenti va a finire che non appena si riesce a mettere a norma l’impianto elettrico, non va più bene quello idrico e questa diventerà un’altra grande incompiuta[…]Consegneremo al consorzio universitario una sede dignitosa. Questo comporterà anche dei risparmi dell’Amministrazioni comunali perché le attuali sedi dei vari Cdl e della facoltà di Architettura sono in affitto, l’Università deve capire che in questo deve assecondare l’intendimento del comune:noi non abbiamo bisogno di stanziare miliardi per avere aule che rimangano vuote dalla mattina alla sera. […]Bisogna fare la Biblioteca, una sala ove esporre i quadri del novecento, una sala per il laboratorio di chimica al piano terra,allo stesso piano terra vi dovrà essere un front office per la documentazione e sarà situato al piano terra di modo che questo non intralci l’attività didattica in nessun modo…Stiamo cercando di trovare delle soluzioni definitive, nel rispetto assoluto dell’attività Universitaria.

I: Due domande:

1) Lei ha parlato di un bando regionale dal quale dovrebbe partire il tutto, quando?

V: Entro il Diciannove Marzo l’Assessore ai lavori pubblici firmerà il bando, dopo dev’essere pubblicato nella Gazzetta ufficiale ed entro 60 giorni dovrà essere presentato il progetto,noi con il progetto siamo già a buon punto dopo di che è chiaro che diventeremo concorrenti per questi fondi che sono stati resi disponibili dalla giunta regionale N° 398 del 7/12/2004

I: 2) La ex caserma Abela verrà assegnata ad Architettura o all’intero “ateneo siracusano”?

Ricordo qui che vi sono altri Cdl attivi a Siracusa oltre ad Architettura, alcuni studenti di Architettura mi hanno fatto notare come l’assegnazione della caserma Abela alla totalità degli studenti universitari siracusani riporterebbe gli studenti di Architettura allo stato attuale:non ci sarebbe abbastanza posto per tutti, insomma…

V: L’ ho detto al Preside e lo ribadisco qui: “Se mi si dimostra che questi locali servono tutti oggettivamente ad Architettura allora i locali saranno adibiti tutti ad Architettura

I: Gli studenti con cui ho parlato ne sono assolutamente certi

V: Perfetto. Ma se noi dovessimo avere stanze vuote e solo per uno spirito campanilistico l’Amministrazione comunale dovesse pagare 800 milioni di affitto…Non dobbiamo dimenticare che le tre Facoltà universitarie a Siracusa costano all’Amministrazione un Miliardo di vecchie lire!Tolta la facoltà di Architettura che purtroppo è quella che incide di meno sul bilancio attuale…Rimangono 800 milioni. Io non posso non credere a lei o al Preside, se realmente Architettura ha bisogno di tutta la caserma, garantisco che Architettura avrà tutta la caserma Abela. Io non mi sono trincerato dietro una maschera neanche con il preside: gli ho chiaramente detto che mi si deve dimostrare che quei locali servono intramente ad Architettura,allora non avrò problemi ad assegnarli.[…]

Ringrazio il Prof. Assessore Enzo Vinciullo per il tempo concessomi.

La realtà è multiforme:può essere letta in infiniti modi, allo stesso modo la risposta dell’Assessore può ritenersi salvifica per gli studenti di Architettura o semplicemente un altro anello burocratico in cui le loro vite saranno costrette a passare.

Il decreto regionale sembra fatto apposta per soddisfare le esigenze della Facoltà d’ Architettura, oramai al collasso, la questione sembra risolta,finalmente!

Ma sono certo che nell’Agosto del 2003 qualcuno esclamò la stessa cosa

Salvatore Mica

 

 

 

 

 

per tornare in namir - www.namir.it