NON INDURRE ALL'ASTENSIONE

di pino canale

Egregio Direttore, sembrava lecito ma è illegale proclamare di non andare a votare. E’ un reato indurre all’astensione. Si rischiano sino a tre anni di reclusione. Specie se a farlo sono pubblici ufficiali o ministri di qualsiasi culto. A ricordarlo è stato il Procuratore della Repubblica di Firenze Ubaldo Nannucci su Repubblica del 28 maggio. Lo ha diffuso su Internet l’Associazione Partenia di Napoli. Michele Ainis su La Stampa dell’ 1 giugno ha pubblicato un bell’articolo. E’ una norma trascurata, ma mai abrogata.

Nei giorni passati ho provato  a dialogare con fratelli cattolici. E’ un muro contro muro. “L’embrione è persona” ha la stessa persuasività di “ La terra è piatta ed è fissa al centro dell’Universo”. Il concetto di vita si confonde con il concetto di essere umano. Si polemizza come se l’embrione emetta vagiti e lo si vuole uccidere. Circola nella posta elettronica un “sillabo” che ti fa sentire un assassino ed i medici dei trafficanti di vite umane. I militanti sono convinti come quando la Chiesa proibiva le autopsie in vista della resurrezione dei corpi. Così come erano convinti di conservare la purezza della fede mandando al rogo gli eretici e ci si doveva difendere dal Demonio bruciando le streghe portatrici. Era una logica stringente, lucida.  Peraltro, sosteneva poco tempo fa  l’allora card. Ratzinger, erano processi “garantisti” e non erano poi tanti…

Viviamo un momento critico, pericoloso. L’esaltante visione dei capi del mondo inginocchiati all’ultimo funerale a piazza S.Pietro può dare alla testa. Specie al “confermato” Segretario di Stato, amico intimo di Pinochet.

I cattolici ribelli vengono trasferiti a Partenia, città che non esiste più, come è avvenuto per il vescovo Gaillot, relativista religioso.

Qualcuno potrebbe avere nostalgia di quando i Papi incoronavano gli imperatori, legittimavano i governi, indivano le Crociate, dichiaravano le guerre giuste o ingiuste. Iddio ci protegga dal nuovo Medioevo.

PINO CANALE – tf  0965.324226

Allego il testo dei due articoli riguardanti il “non indurre all’astensione”

LEGGE ELETTORALE - Art. 98
 [ T.U. delle leggi elettorali; Titolo VII ]
 «Il pubblico ufficiale, l'incaricato di un pubblico servizio, l'esercente di un servizio di pubblica necessità, il ministro di qualsiasi culto, chiunque  investito di un pubblico potere o funzione civile o militare, abusando delle  proprie attribuzioni  nell'esercizio di esse, si adopera  - a costringere gli elettori a firmare una dichiarazione di presentazione di  candidati - od a vincolare i suffragi degli elettori a favore od in pregiudizio di  determinate liste o di determinati candidati - o ad indurli all'astensione, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da lire
600.000 a lire 4.000.000.»

 in combinato disposto con:
ART. 51. della legge 352/1970 sui referendum
 « Le disposizioni penali, contenute nel titolo VII del Testo Unico delle Leggi per la elezione della Camera dei deputati, si applicano anche con riferimento alle disposizioni della presente legge.

Le sanzioni previste dagli articoli 96, 97 e 98 del suddetto Testo Unico, si applicano anche quando i fatti negli articoli stessi contemplati riguardino le firme per richiesta di referendum o per proposte di leggi, o voti o astensioni di voto relativamente ai referendum disciplinati nei titoli I, II e III della presente legge. »

  

"la chiesa dice che la Terra è piatta, ma io so che è rotonda, perché ne ho visto l'ombra sulla Luna, ed ho più fiducia in un'ombra che nella chiesa." Ferdinando Magellano

 

 

 

 

 

 

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