Ci stiamo abituando

ad osservare immagini

drammatiche .

RIFLESSIONE !.

 

SULLO SCANDALO METALLICO DI ARMI IN USO E DISUSO

A GUIDARE LA COLONNA DI DOLORE E DI FUMO

CHE LASCIA LE INFINITE BATTAGLIE AL CALAR DELLA SERA

LA MAGGIORANZA STA

DI MILLENARIE PAURE DI INESORABILI ASTUZIE

COLTIVANDO TRANQUILLA L'ORRIBILE VARIETA'

DELLE PROPRIE SUPERBIE

LA MAGGIORANZA STA

COME UNA MALATTIA

COME UNA SFORTUNA

COME UN'ANESTESIA

LA MAGGIORANZA STA.

Fabrizio De Andre'.

 

 

 

Il - Namir - del mese di Giugno 1999 - e' tutto dedicato alla guerra.

 

 

Bombe poco intelligenti - bombe nel mare - bombe alla grafite

bombe a frantumazione - bombe ai kosovari - bombe sbagliate - -

bombe a grappolo - bombe che annientano .

I costi di questa guerra ? tremilamiliardi.

La domanda ?.

si potevano spendere in altro modo ?.

 

 

I figli cadevano dal calendario - Jugoslavia - Polonia - Ungheria - i soldati prendevano tutti e tutti buttavano via - sono state giornate furibonde - senza atti d'amore senza calma di vento.......... solo passaggi

e passaggi....... passaggi di tempo.

 

 

 

 

La guerra di Piero.

Dormi sepolto in un campo di grano non e' la rosa non e' il tulipano

che ti fan veglia all'ombra dei fossi ma son mille papaveri rossi.

Lungo le sponde dei miei torrenti voglio che scendano i lucci argentati

non piu' i cadaveri dei soldati portati in braccio dalla corrente.

E mentre marciavi con l'anima in spalle vedesti un uomo in fondo alla valle

che aveva il tuo stesso identico umore ma la divisa di un altro colore

sparagli Piero sparagli ora e dopo un colpo sparagli ancora

fino a che tu non lo vedrai esangue cadere in terra a coprire il suo sangue.

Cadesti in terra senza un lamento e ti accorgesti in un solo momento

che il tempo non ti sarebbe bastato a chiedere perdono per ogni peccato

che la tua vita finiva quel giorno e non ci sarebbe stato ritorno.

e mentre il grano ti stava a sentire dentro le mani stringevi il fucile

dentro la bocca stringevi parole troppo gelate per sciogliersi al sole.

 

Fabrizio De Andre'. Versione non integrale del testo.