Il miglior ministro, senza dubbio Vincenzo Visco. Alle Finanze ha dimostrato che il rapporto Stato - cittadini deve e può essere più civile. Compensazione immediata dei rapporti debiti e crediti con la pubblica amministrazione; autotutela e ravvedimento operoso, consentono la correzione degli errori di entrambe le parti a costi ragionevoli o nulli; gestione del contenzioso con l’istituto della definizione agevolata; eliminazione delle sanzioni per errori formali, che nella sostanza non danneggiano il fisco.

Al Tesoro, cerca di difendere come può (non vorrei essere nei suoi panni) il bilancio pubblico dall’assalto alla diligenza per scopi poco nobili..

Onore al merito di un liberale di destra ad un liberale di sinistra (in fondo siamo di fede simile anche se di rito diverso).

 

Che tristezza! L’arrivismo e l’arroganza dei vari D’ Alema e soci hanno affossato il progetto dell’Ulivo.

Io da sempre liberale credevo che potesse nascere, finalmente, uno Stato autenticamente liberale, non condizionato dal clericalismo e dai poteri forti. Attento ai bisogni dei deboli, (quelli autentici, senza demagogia e favoritismi) e che offrisse opportunità a chi vuole darsi da fare. Attento sia ai diritti che ai doveri, in primis la scrupolosa osservanza delle leggi da parte di tutti. Tutto abortito. Ci toccherà subire Berlusconi e magari pure i Previti e i suoi "fratelli" (di grembiulino s’intende). Non mi sento di votare per gli arrivisti alla Rutelli e rissosi compagni. Dopo il purgatorio che ci attende auguriamoci che degli uomini migliori e con degli ideali si presentino (almeno si spera) alle prossime elezioni.

Renato Falla