La posta celere beffa

Il 12/12/2000 ho spedito due pacchi (pi624492836it e pi624492822it) ai miei figli in Sardegna. Dopo l’entusiasmo di poter vedere al computer l’iter dei pacchi, c’è stata la delusione. Il 16/12/2000 i pacchi sono a Cagliari alla prima consegna, quindi telefono ai figli informandoli che i pacchi erano in consegna. I figli mi rispondono, che loro devono andare a lavorare, perciò se la ditta non lascia un recapito o un numero di telefono, è impossibile avere i pacchi. Purtroppo il numero verde della posta celere non era attivo (adesso funziona) e ho dovuto soffrire nel vedere che gli spedizionieri non lasciavano un pezzo di carta, sia per avere una prova dell’avvenuta consegna sia per poterli mettere in contatto. Il 21/12/2000 tornano indietro i pacchi. Io vado in ferie al ritorno con grande stupore scopro che la via Guido Rossa di Travacò Sicomario non esisteva e quindi stando a loro io avrei perso questi pacchi. Telefono al numero verde e mi faccio dare il nome della ditta e la località. Vado a Zeccone a prendermi i pacchi e mi permetto di rimproverare questi dipendenti, sia per non lasciare un biglietto sulla cassetta delle lettere al destinatario e poi la vergognosa scoperta di come vanno in giro. Infatti se un autista che di mestiere porta pacchi non è in grado di trovare una strada in un comune di 3000 abitanti è meglio che cambi mestiere.

Ho scritto queste righe per far conoscere alla gente come un servizio che sarebbe utile venga sprecato da queste persone e che se non si organizzano, la posta celere non funzionerà mai.

 

Salvatore Murgia

 

redazione namir - stanno cominciando a pensare di licenziare, in realta' le poste vanno male perche' private, perche' hanno chiuso numerose agenzie in paesini isolati e perche' distrutte dal computer e l'email - ma allora domandiamoci se lo stato vende e privatizza le industrie che hanno profitti o quelle che vanno al macello, lasciando al privato la possibilita' e il compito di licenziare ? vogliamo dire, che l'avvento del computer si sarebbe sviluppato in Italia si sapeva dagli anni 90.... e allora ?