NO RENZI SI PARTY

non sono e mai saro' del PD e la questione è lunga da spiegare, risale sicuramente in quegli anni in cui non c'ero, quando il PARTITO COMUNISTA ITALIANO nel suo modo di esistere non ha riconosciuto quei tanti figli dei movimenti che lo criticavano. Bastava una critica per essere fuori dall'immenso PCI che rappresentava gli operai e le classi sociali non certo capitaliste. Basta leggermi una grande immensa ROSSANA ROSSANDA per capire quello che e' accaduto in quegli anni e che le critiche di allora oggi si sono avverate, visto che quei figli si sono perduti.

Non c'ero ma mi rendo conto che quel grande partito, dopo la caduta del MURO DI BERLINO ha dovuto per inevitabili cambiamenti internazionali cambiare e cedere ai tempi facendosi prestare la faccia da un OCCHETTO che da allora per questo passaggio è stato dimenticato da tutti come era inevitabile e come anche lui sapeva... giustificandosi con lacrime amare.

IL PARTITO COMUNISTA ITALIANO ha fatto inevitabilmente mille errori per poter raggiungere trattative con il potere e spesso dal potere e' stato risucchiato, ma parliamo di errori dei vertici e farei attenzione a parlare di errori della base. Piu' del lavoro, piu' del pacchetto TREU, piu' del silenzio sulla riforma pensioni, piu' di qualsiasi altro errore commesso dai vertici, qualcosa di imperdonabile che oggi gli si sta riversando contro è e sarà ...il mancato lavorio del fare culturalmente.

Bisogna inevitabilmente riconoscere che se c'e' una base; operai, donne, casalinghe, cassaintegrati, senza lavoro, eccetera, nella quale ci si puo' confrontare e dire la propria, la trovi a sinistra. Lasciamo stare se infilata nel PD o in RIFONDAZIONE COMUNISTA o nel partito santo VENDOLA. Non parlo di quella base che oramai trasformatasi in populista vota a destra, parlo di quella che ancora in qualche modo, non si sa come, uscita dalle macerie e toltasi di dosso la polvere e i calcinacci è ancora sostanzialmente di sinistra.

E' questa base – PERSONE - oggi in pericolo di un salto POPULISTA che rendera' L'ITALIA senza alcun confronto, dove per andare in parlamento bastera' raccontare barzellette, oppure si potra' scegliere solo tra un CENTRO – e un CENTRO DESTRA.

E' questa base che RENZI puo' trasportare facilmente IN UN NULLA MENTALE a disposizione di altri partiti con poche battute tipo ROTTAMAZIONE e LIBERALIZZAZIONE, come se non e' colpa della LIBERALIZZAZIONE EUROPEA il dramma odierno italiano o come se la rottamazione, e lo vado dicendo da sempre, si fa per eta' e non per idee. Ditemi quello che volete ma io non avrei mai ROTTAMATO una ROSSANA ROSSANDA o un LUIGI PINTOR... o politicamente un BERLINGUER ...per la loro eta'.

La colpa del PD oggi è lasciar passare lo scontro dei vertici, scontro di poteri tra BERSANI e RENZI senza pensare un attimo alla base, o forse BERSANI ci pensa e RENZI no, perche' e' proprio quest'ultimo che intende portarla via dal PD e fargli fare il salto definitivo nel populismo del centro.

Ma chi sono questi poteri ? Se si conoscono da sempre quelli della vecchia nomenclatura del PD – quelli che sono dietro RENZI restano nell'ombra. Se si gironzola nei vertici del PD si sente dire chiaramente che a RENZI arrivano fondi anche dall'america – ROMNEY e NETANYAHU … anche se RENZI afferma che sono chiacchere e queste rimangono se non ci sono prove. PROVATO e' che dietro RENZI c'e' GORI uomo MEDIASET colui che ha inventato IL GRANDE FRATELLO... sicuramente FRATINI – DE SIERVO – CARRAI – MARCUCCI – RUTELLI – REALACCI e tutta la nomenclatura DELLA SANTA CHIESA TOSCANA E VATICANA DI DESTRA, che diventera' titubante se in america vince OBAMA.Piergaetano Marchetti, consigliere Rcs Mediagroup, Andrea Guerra, a.d. di Luxottica, Claudio Costamagna, di recente nominato presidente di Impregilo, il docente della Bocconi Tito Boeri, il finanziere Francesco Micheli, Andrea Casalini, numero uno di Buongiorno, il cavaliere del lavoro Benito Benedini, Giorgio Basile di Isagro. Salvatori, numero uno di Lazard Italia, Franco Moscetti, numero uno di Amplifon, e Flavio Valeri, a capo delle attività italiane di Deutsche Bank il dg di Bpm, Enzo Chiesa, Andrea Soro di Royal bank of Scotland alla lista.Paolo Gentiloni. L'ex sindaco di Piacenza, Roberto Reggi - Maria Elena Boschi, Simona Bonafè (assessore a Scandicci) e Sara Biagiotti (consigliere provinciale) - Carlo Salvatori, presidente di Allianz; Davide Serra del fondo d'investimento Algebris. Moneta sonante che farà compagnia a Riccardo Illy, il signore dei caffè; Oscar Farinetti, l'inventore di Eataly; Enzo Manes, presidente di Kme (leghe di rame); l'alta moda di Ermano Scervino (che veste il sindaco assieme a Ferragamo) e Brunello Cuccinelli.

Di fatto c'e' che RENZI ha due strade oggi inevitabili entrambi...

SE PERDENTE - uscire dal partito dopo lo scontro con BERSANI, oppure rimanere all'interno dello stesso e fare una sua corrente per bloccare qualsiasi mossa estranea ai suoi poteri e di fatto indebolendo il PD.

SE VINCE la frittata è fatta. Inevitabilmente il partito diventera' definitivamente LIBERISTA e potrebbe allearsi con un qualsiasi altro partito dalla PDL a CASINI riformando di fatto la vecchia DEMOKRAZZIA CRISTIANACCIA.

Oggi piu' che mai fermare questa avanzata di RENZI allo sfascio del PD è fondamentale, non tanto per lo scontro dei vertici ma per difendere quell'isola, confusa certo, per le colpe e la mancanza culturale che il PD non ha mai difeso cosi' come non ha mai difeso la memoria storica sia del partito e quella degli anni settanta, che la base pseudo di sinistra rappresenta.

SIAMO SUL FILO DI LANA... un passo e si cade nel vuoto totale, se anche questa base del PD dovesse finire a svolazzare e canticchiare... PER FORTUNA RENZI C'E' ...come faceva quella di BERLUSCONI senza capacita' critica e che per 10 anni ha sostenuto lo sfascio del paese, il futuro diventa horror.

L'attacco di RENZI non è tanto il cambio dei vertici, che non serve a nulla visto i poteri LIBERISTI ED ECONOMICI che rappresenta, ma è un attacco a quella base con la quale ancora si puo' parlare e discutere per un futuro migliore.

E' IL SALTO DEFINITIVO NEL POPULISMO.

Per dirla in poche parole e in frasi semplici... DIFENDO quella signora che incontro la mattina e mi dice :

SO SEMPRE STATA COMUNISTA... CHE CIAI ? CHE TE SERVE OGGI ? TE DO NA MANO NUN TE PREOCCUPA' … CHE COMUNISTA SAREI SE NO ? RACCONTAMI E ANNAMO... PIATE ER CAFFE' TE LO FACCIO IO CALLO CALLO.

Non mi importa se vota PD – RIFONDAZIONE - o VENDOLA... mi interessa che sia ancora aperta al mondo alle problematiche all'altruismo espresso in piccoli gesti quotidiani.

Se viene massacrata con la non comunicazione RENZIANA – con la rottamazione … con il big bang... con le stronzate della corsa in tuta... con le immagini dell'america... che RENZI SPARA ad ogni suo comizio elettorale POPULISMO SU POPULISMO e anche scopiazzato... con gli asili nido le privatizzazioni i poteri forti la nomenclatura fascista e di destra che RENZI RAPPRESENTA... ho paura di vederla a breve anche lei persa nel vuoto.

E' questo il vero e grande problema delle primarie, se VINCE RENZI queste persone andranno alla deriva e una deriva MENTALE fa comodo al POTERE.

Non difendo il PD sto difendendo quella base che non vorrei incontrare trasformata in incubo :

HAO SO TUTTI UGUALI... RUBBANO TUTTI...ARMENO QUELLO RACCONTA BARZELLETTE ME FA RIDE... ER CAFFE' ? NO OGGI CIO' TROPPO DA FA... VATTELO A PRENDE AR BAR... CIAO.