3 novembre 2002 L'insostenibile mostruosita'.  

DARIO FO E FRANCA RAME

Le cronache di questi giorni si stanno esercitando a sorprendere il nostro senso della realta'.
Il sequestro di piu' di 750 persone nel teatro di Mosca sembrava gia' un evento tremendo. Poi abbiamo dovuto assistere alla strage degli ostaggi. E nessuno sa bene cosa sia accaduto ma spuntano dubbi uno peggiore dell'altro.
Forse hanno usato un gas vietato. Quasi certamente i super agenti speciali hanno sbagliato a usarli. Non sono stati organizzati adeguati soccorsi, non sono stati iniettati gli antidoti. Addirittura secondo molti quotidiani, abitualmente non scandalistici, alcuni poliziotti addetti ai soccorsi, avrebbero perso tempo per riuscire a derubare gli ostaggi mentre erano incoscienti. E i medici negli ospedali, come unico antidoto, facevano inalare ammoniaca. In questo momento gli ostaggi morti sono 117. Ma c'e' chi sospetta che la salute dei sopravvissuti sia stata pesantemente danneggiata dall'esperienza.
Insomma quella che doveva essere un'operazione rapida e indolore si e' trasformata in un massacro a causa di incompetenza e, forse, idiozia criminale.
La ricaduta politica poi e' disastrosa. L'occidente si congratula con Putin perche' la logica dominante e' quella della clava: "l'importante e' aver ammazzato tutti i terroristi, non importa a quale costo collaterale di innocenti. Cosi' questi talebani, pardon, questi ceceni la prossima volta ci penseranno dieci volte prima di organizzare un altro sequestro!".
Sembra proprio non si comprenda che il fondamentalismo islamico se ne frega del concetto di vittoria. Dal punto di vista dei terroristi questo massacro e' stato un successo. Ma i commentatori dell'occidente cristiano hanno difficolta' a capire questa logica da disperati.
Gli attentati dell'11 settembre, per loro, erano una dimostrazione di forza. I fondamentalisti erano orgogliosi di aver colpito il cuore dell'America, aver dimostrato che anche i diavoli cristiani ed ebrei potevano morire.
Ma dopo l'11 settembre non c'e' stato un martellamento di attentati piu' piccoli come molti analisti si aspettavano. Il mondo islamico e' restato a guardare.
Il sequestro di Mosca era il bando di arruolamento. E Putin e' caduto in una gigantesca trappola mediatica.
Per capire cosa sia realmente successo bisogna cominciare a leggere le immagini con gli occhi di un diciottenne islamico un po' estremista ma potenzialmente inoffensivo...
Quelle immagini delle vedove kamikaze... Quelle mani che tenevano le pistole, con quelle dita affusolate. Quelle feritoie nel tessuto nero attraverso le quali si vedevano gli occhi di ragazze poco piu' che ventenni.
Quelle immagini di donne sono diventate immediatamente una icona sacra per milioni di giovani disperati delle periferie del mondo.
Le stesse ragazze due giorni dopo erano morte, asfissiate dai gas e i loro volti erano stati spogliati dal velo e profanati dalle telecamere. L'occidente, presuntuoso e arrogante non vede il pericolo mortale insito in queste immagini. Il rischio e' quello di scatenare una reazione di violenza incalcolabile. Di trasformare quel ragazzo sconvolto e mortificato in un terrorista.
Durante i bombardamenti in Afghanistan i talebani dicevano:"Gli americani sono dei vigliacchi perche' non scendono sulla terra a combattere alla pari."
Ora diranno: "Abbiamo mandato le nostre Donne Martiri a combattere e loro non hanno avuto neanche il coraggio di affrontarle, le hanno uccise nel sonno."
Ed e' questo che cercheranno di usare per legittimare qualunque livello di violenza assassina.
Quello che stiamo realizzando seguendo questa logica da pistoleri e' di legittimare una guerra santa che ora non e' sentita come giusta dalla stragrande maggioranza dei musulmani. Sono le continue violenze, le violazioni del diritto internazionale e dei diritti umani e le reazioni irresponsabili a sancire sempre di piu' l'ineluttabilita' di una guerra santa senza quartiere, senza limiti.
Ed e' cieco chi dice che ogni limite sia gia' stato superato. Si sa per certo che in un primo tempo era stato progettato di far precipitare gli aerei, l'11 settembre, su centrali nucleari....Ma le centrali del terrore valutarono che i tempi non erano ancora maturi per azioni cosi' estreme...Ora che cosa penseranno di fare questi fanatici che reputano che qualunque crimine sia accettabile pur di far trionfare la legge del Corano?
Noi facciamo scaramanzie infinite sperando che i nostri timori non si avverino e, anzi, che la ragione inizi a trionfare e speriamo che succeda davvero un miracolo.
  Dario Fo, Franca Rame, Jacopo Fo   Vi segnaliamo il 9 novembre, su RaiTre, ore 21:00, la trasmissione GAIA con un servizio sul nuovo appassionante libro di Sergio Frau "LE COLONNE D'ERCOLE. UN'INCHIESTA - La prima Geografia. Tutt'altra Storia". Per informazioni sul libro visitate www.nurneon.it