Da: _roberto_

boh.

certo e' che se all'ìintelligenza c'e' un limite, sembra non essercene alla deficienza. cmq non credo esista nessuna motivazione giustificativa da addurre a qualsiasi atto terroristico di qualsiasi tipo, tendenza politica ed entita'. come nemmeno agli atti vandalici (leggi G8)

ciao ciao

REDAZIONE NAMIR -

il terrorismo e' sicuramente sempre e comunque da combattere prendo e colpendo chi lo ha attuato - anche perche' il terrorismo - quale sia - implica sempre nella sua azione il decesso di innocenti. Spesso pero' anche chi subisce il terrorismo deve domandarsi perche' queste forme esaltate e rabbiose di contestazione capitino o siformino nella propria nazione. IL G8 e' stata tutt'altra cosa - e non si puo' parlare di terrorismo - ma di forme politiche e repressive che possono innescarlo.

ANTONELLA

Diverse persone mi hanno chiesto di evitare di espormi prendendo delle
posizioni troppo sfacciate, anche in virtù del fatto che gli iscritti al
sito sono piuttosto eterogenei. A volte però è inevitabile prendere una
posizione, ciò non toglie che dell'obiettività cercherò di fare un mio
traguardo. Magari col tempo.....non sempre ci riesco e non sempre ci provo
(lo ammetto)Il caso dell'attacco USA è di una gravità estrema, e per i civili morti non
ci sono parole che tengano. Ma poi penso anche: "cosa spinge una persona ad
uccidersi per far provare al popolo da cui è sempre stato sottomesso le
stesse sensazioni di impotenza?".Beh, tanto bene questi kamikaze non ci devono stare, per arrivare al suicidio. E' contro natura, contro l'istinto della sopravvivenza.
La cosa che più fa schifo, è che ci sono atti di sciacallaggio politico,
intorno a questa vicenda. Sembra, a leggere le email che mi sono arrivate,
che a fare atti terroristici sia stata io, sia stata la sinistra, o comunque
chiunque non sia filoamericano.Per favore, una mano sulla coscienza, per rispetto ai morti e i dispersi innocenti che ci hanno rimesso la vita. Integralisti della CIA
Di quello che sto per pubblicare non se ne parla, ma la notizia anche se
risale a qualche tempo fa, è attualissima. John K. Cooley ci spiega che gli
Usa, per mano della Cia e con la collaborazione fattiva di Pakistan, Arabia
Saudita e Cina, armarono, addestrarono e finanziarono 250 mila mercenari
islamici di ogni parte del mondo. Ed ecco come l'alleanza tra estremismo
islamico e CIA diventa un boomerang
segue....
www.censurati.it <http://www.censurati.it>

REDAZIONE NAMIR.

tutto questo non e'un dramma solo per le vittime o per i soldi dati precedentemente dagli USA a bin laden - ci sono in ballo purtroppo grossi problemi legati all'economia delle borse americane e delle BANCHE EUROPEE - al petrolio - e non solo MA TUTTO QUESTO SI TRASFORMERA' IN GUERRA. e' vermanete un dramma quando le vittime non si limitano piu' all'attentato e la legge non prende i colpevoli a punisce un intero popolo - pensando poi che le basi NATO sono in ITALIA il dramma continua e si moltiplica.

COMUNICATO STAMPA

La terribile sequenza di attentati che hanno causato migliaia i morti negli
Stati Uniti interpella in prima persona tutta l'umanita' e, in
particolare, il movimento pacifista che e' impegnato nella costruzione di
un mondo diverso da quello capitalista neoliberista.
Non e' sufficiente la condanna netta della violenza, ovunque venga fatta.
La violenza puo' essere combattuta esclusivamente con la Nonviolenza.
Bisogna togliere l'acqua in cui i terroristi prosperano, aumentando la
democrazia, dando dignita' a tutti i popoli.
La spirale violenza - repressione non puo' che portare ad ulteriori lutti e
non risolvera' mai alla radice i problemi che stanno alla base di tanta
distruzione e di tanti lutti

Antonio Bruno
vice Presidente del Consiglio Comunale di Genova
Altro Polo - Sinistra Verde


REDAZIONE NAMIR

per quanto riguarda la guerra che si sta scatenando - siamo perfettamente d'accordo - bisogna umentare la democrazia eprendere chi fa gli attentati senza coinvolgere popoli. Sulla famosa brodaglia in cui navigano i terroristi c'e' da riflettere - noi non crediamo chequesta brodaglia sia casuale essa aumenta con il diminuire della democrazia emanata da chi governa.

di Bruno Montaguti

Ieri ho visto le immagini degli attentati in televisione.

Ho seguito per ore le trasmissioni, provando sgomento per quello che vedevo e sentivo. Mi sentivo solidale con la gente colpita.

REDAZIONE NAMIR - anche noi ci uniamo al dolore di tutte le vittime del terrorismo.

Una cosa mi ha colpito, alla notizia degli attentati il presidente americano, anzichè rimanere al suo posto alla casa bianca, per seguire le vicende, che lo riguardavano da vicino, e prendere decisioni che gli competevano, è scappato su Air Force One.

REDAZIONE NAMIR - cio' ci ha colpito molto - anche perche' un presidente di una nazione qualsiasi deve dimostrare al proprio popolo di saper condividere il dolore stando sul posto in fondo quello che accade e' anche causa di una scelta politica.

Questa fuga strideva con la calma dimostrata da coloro che scampati all'attentato, abbandovano il luogo della strage.

Questo mi ha fatto pensare, ancora una volta, che i potenti vedono morire la la gente, ma loro se la cavano sempre, specie se hanno "CUOR di CONIGLIO".

Ho scritto poche righe perchè ritengo offensivo nei confronti dei morti americani, il contegno tenuto dal capo.

Una volta, quando una nave affondava, i topi fuggivano, ma il comandante affondava con essa. Ieri il comandante è scappato mentre i topi annegavano.

REDAZIONE NAMIR - hanno colpito il capitalismo - e' uno scontro di societa' e di idee - religioni e pensieri - modi di vita -. Non conosciamo per nulla o poco le complesse realta' dei paesi arabi se da loro e' stato fatto l'attentato - per giudicare il loro modo e i loro comportamenti sociali - ma il capitalismo basandosi sull'individualismo non fa altro che predisporre e moltiplicare il comportamento di qualsiasi presidente occidentale che hai visto in pratica nella strage americana. Il capitalismo e la sua accettazione comportamentale ed economica ti fa pensare a te stesso prima degli altri - Bush si e' comportato come doveva.

CONTROPIANI - BOLOGNA.

Bologna - Sabato 14/07/2001

Bologna Social Forum
Sempre e comunque contro la guerra

Siamo di nuovo in piazza per condannare quello che consideriamo l'inizio di una guerra contro la pace, i diritti, la democrazia delle moltitudini ovvero l'altro mondo che vogliamo costruire
Esprimiamo il nostro orrore per le vittime innocenti sotto le macerie che hanno pagato con la vita un vero e proprio atto di guerra costruito con tattica spietata e mezzi inediti contro gli obiettivi simbolici del potere economico e militare mondiale.
Lo facciamo con assoluta determinazione e con la coerenza di chi l'ha contestato quando era questo potere a fare vittime in Iraq, in Medio Oriente o nei Balcani, perché la sua logica non ci appartiene quando affama e quando bombarda.
Scegliamo di non restare in silenzio oggi e assicuriamo che non resteremo in silenzio di fronte ad un'eventuale escalation di violenza e rappresaglie, che già vengono tristemente annunciate.
Rivendichiamo il diritto ed il dovere della società civile mondiale, con la voce ed il sogno di Porto Alegre, di tornare protagonista nel "luogo" della politica per non lasciare nelle mani dei potenti della terra le sorti di questo pianeta.

Forum Sociale Mondiale
Porto Alegre 11 Settembre 2001

Di fronte ai tragici avvenimenti che hanno avuto luogo ieri negli Stati Uniti, e considerando le notizie diffuse sinora sui fatti, i rappresentanti del Comitato di Organizzazione e del Consiglio Internazionale del Forum Sociale Mondiale, riunitisi a Porto Alegre per presentare il prossimo congresso del 2002 (dal 31/01 al 5/2), intendono manifestare pubblicamente.:

* condannando con forza gli attentati e l'inaccettabile sacrificio di vite umane;
* manifestando incondizionata solidarietà al popolo americano
* affermando nuovamente la difesa della democrazia, della giustizia sociale e della pace per la soluzione dei conflitti che dividono l'umanità;
* invitando i governi, le istituzioni internazionali, i movimenti sociali, le organizzazioni non governative e i cittadini e le cittadine del mondo a reagire contro qualsiasi tentativo di usare il sentimento di repulsione verso gli attentati per promuovere ricatti, vendette o terrorismo di stato contro altri governi e popoli, come già accaduto in simili situazioni storiche. Allo stesso modo, invitano a contenere pregiudizi che potrebbero condurre a preconcetti e discriminazioni verso altri popoli e nazioni;
* affermando, infine, la necessità primaria dell'assoluta difesa dei principi e degli spazi democratici in ogni paese e nel mondo e la lotta costante a favore dei diritti fondamentali della persona umana.

LA REDAZIONE NAMIR SI ASSOCIA.

 

 

 

 

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