L'attacco anticipato da cinema e narrativa

Un caso simile a quello avvenuto oggi negli Usa è descritto in un romanzo di Tom Clancy, lo scrittore americano autore di una serie di libri fantapolitici di successo. In «Debito d' onore», del 1994, Tom Clancy, agente della Cia protagonista della serie di Clancy, è consigliere per la sicurezza nazionale.

Deve fronteggiare una situazione in cui, dopo la fine della guerra fredda, la minaccia proviene in modo più imprevedibile e sofisticato da un nemico meno diretto, con la possibilità di creare effetti sconvolgenti agendo sulle Borse o sabotando i sistemi informatici. Nel pirotecnico finale, il pilota di un aereo Jumbo di linea giapponese si schianta sul Campidoglio, a Washington, uccidendo il Presidente degli Stati Uniti, ministri e deputati del Congresso, i membri della Corte Suprema, i capi dell'Esercito, dell'Aviazione e della Marina.

La storia ha un seguito in «Potere esecutivo», del 1996, in cui, nello scenario apocalittico creato dal disastroso attentato, Jack Ryan, che nel libro precedente aveva accettato la vicepresidenza, viene nominato presidente degli Stati Uniti. Deve tranquillizzare una nazione sgomenta ed in lutto, far luce rapidamente sulla tragedia, riorganizzare le istituzioni scompaginate. L 'Iran, guidato da un nuovo minaccioso ayatollah, organizza con altre potenze un vasto complotto che fa esplodere la polveriera mediorientale, mentre il virus Ebola miete la prima vittima a Chicago dando inizio ad una spaventosa epidemia.

Ma le tragiche immagini di oggi sono soprattutto associate, nell'immaginario cinematografico di tutti, a quelle di film di fantascienza catastrofica come «Independence Day» e «Mars attacks», passando per la devastante pioggia di meteore di «Armageddon». In questi film l'assalitore è perfettamente individuabile: la gigantesca astronave aliena che incenerisce le capitali del mondo in «Independence Day» e i maligni e cinici nanerottoli alieni di «Mars attacks».

«The sum of all fears», invece, il film in uscita il prossimo anno, prefigura un sinistro scenario di terrorismo politico. Una cellula terroristica araba mette le mani su una vecchia bomba nucleare sottratta a Israele, la modifica adeguandola alla tecnologia più moderna e architetta un elaborato piano per sganciarla su Baltimora (corretto) durante il Super Bowl, la spettacolare finale del campionato di football: l'obiettivo è quello di indurre Washington a una rappresaglia nucleare che inneschi la terza guerra mondiale. Solo l'intrepido vicedirettore della Cia Jack Ryan si frappone tra gli attentatori e l'olocausto nucleare. L'improvvisa morte del presidente russo e l'ascesa al potere di un oscuro personaggio di apparato contribuisce a rendere ancora più incandescente la situazione.

Il capo della Cia (l'attore Morgan Freeman) recluta un giovane funzionario di stanza a Mosca (Ben Affleck) come suo consigliere. Ma ecco che la situazione precipita: Grozny, capitale della Cecenia, è rasa al suolo da un'esplosione nucleare. Gli Stati Uniti danno la colpa ai russi, ma si tratta di un'altra trama oscura dei terroristi. Riusciranno i nostri eroi a salvare il mondo? Nel film, certamente sì.

 

 

 

 

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