Intervista all'Ambasciatore Palestinese

Nemer Hammad

tratta da quanto  detto in tv nella trasmissione di B.Vespa - Porta a Porta - l'11 - 09 - 2001.

Domanda - Si dice che Arafat non c'entra nulla allora perche' non fa i nomi di chi non segue la sua linea di dialogo e pace ? perche' non smaschera i terroristi ?

Nemer - Per rispondere a questa domanda bisogna conoscere la lotta di un popolo all'autodeterminazione, non bisogna parlare ora, OGGI , di GUERRA  DA FARE contro i PAESI ARABI........come si puo' dire chi ha fatto l'attentato ora ?

Io posso solo dire che Arafat e quindi i palestinesi tutti condanniamo quelli che esercitano ed hanno esercitato il terrorismo, perche' lo consideriamo contro la nostra causa, anche quando la lotta e' difficile da sostenere, ripeto, tutti gli attentati sono contro la nostra causa. Non possiamo oggi, contro quanto avviene drammaticamente in USA, che essere vicini al popolo americano, anche se la  sua politica  estera difende chiaramente l'occupazione e gli insediamenti ebrei. Noi condanniamo questo attentato terroristico.

Domanda - Ma secondo voi  chi e' stato ? - una multinazionale del terrorismo arabo come affermava precedentemente il collaboratore Usa ?

Nemer - nell'ultimo attentato che ha subito l'America, c'e' qualcuno che ha pensato fosse stato, come e'stato, un americano di destra, recentemente giustiziato ?

Per dare un giudizio bisogna attendere, seguiamo quanto dice il Presidente degli Stati Uniti, il quale ha fatto un discorso chiaro e senza fare nomi, ma condannando l'attentato in modo duro e fermo.

Domanda - Perche' i palestinesi hanno ballato cantato e fatto festa per questa tragedia orribile ?

Nemer - Queste manifestazioni di gioia non rappresentano la completa realtà del popolo palestinese, rappresentano una reazione di gente disperata e umiliata, alla quale e' stato eliminato il  sogno. Quando e' stato firmato l'accordo di OSLO, non rispettandolo, siamo arrivati a quanto siamo arrivati.

Io non credo ci sia qualcuno disposto ad accettare che i propri figli possano essere trattati come  sono trattati e costretti a vivere i bambini palestinesi nei campi di GAZA.

Ripeto - non sono e non siamo d'accordo con qualunque tipo di terrorismo si applichi nella realtà del mondo. Per favore, non strumentalizziamo questa tragedia che tutti dobbiamo condannare, contro il popolo palestinese. In questo dramma dobbiamo usare l'intelligenza per risolvere questa situazione difficile del popolo palestinese e israeliano, mi auguro che da queste ceneri noi possiamo capire come vivere insieme nel rispetto e nella liberta' in due stati indipendenti con una politica di coesistenza e una Gerusalemme capitale di entrambi.

Se continuiamo a dire che dietro a quanto e' avvenuto ci sono i palestinesi o i mussulmani, non paga e non si giunge lontano. Troppo facile dire Arafat o Bin Laden i colpevoli di questa tragedia. Noi sappiamo di dove parlare con intelligenza e prova dei fatti non superficialmente come fanno gli altri che non vivono a GAZA o nei territori israeliani, loro non sanno cosa e' la sofferenza, mi auguro che la linea del dialogo si riapra per parlare ancora con i nostri vicini ebrei.

 

 

 

 

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