Aggiungo: ma veramente consideriamo un'ora di sciopero la risposta corretta
a favore della pace e della libertà???

-ai tempi della guerra del Golfo, Cgil, Cisl e Uil dichiararono una fermata
dal lavoro di 15 minuti (cosi' ricordo). Questa spettacolare serrata fu
tolta dopo un'incontro, immagino serio e drammatico, con il governo
Andreotti.
Poi l'occidente, Italia compresa, bombardo' per un mese e mezzo un paese
povero.
Uno sciopero di una durata 4 volte superiore a questa storica levata di
scudi dovrebbe incoraggiarci tutti .. :-)))

Silvano

REDAZIONE NAMIR - sullo sciopero c'e' molto da dire - forse bisognerebbe attuarlo ogni volta che un paese occidentale compie o subisce dei torti - cosi' possiamo lavorare un'ora a settimana in santa PACE. il problema dell'ISTITUZIONE alla quale si legano sempre i sindacati e' che la contestazione non deve mai perdere di senso. non si puo' contestare una volta e l'altra no solo perche' ne siamo gli artifici .....di drammi altrui.
FUORI DALLA GUERRA E
DALLA MORTE!
Non c’è misura per esprimere l’orrore per le molte migliaia di
vite spezzate dagli attacchi aerei suicidi contro le World
Trade Center di Manhattan a New York e il Pentagono a
Washington.
Si è trattato, dopo Hiroshima, di una delle più spaventose
concentrazioni di morte e guerra che la storia ricordi.
Ci si domanda a che valga battersi con grande generosità e
determinazione per tentare di realizzare quei cambiamenti
quotidiani che possano far avanzare verso una società di
liberi e di eguali, verso un nuovo mondo possibile, se basta
che uno spietato gruppo di ben addestrati kamikaze
produca un’ecatombe di simili dimensioni che lascia
annichiliti anche a distanza di migliaia di chilometri milioni e
milioni di esseri umani.
Eppure, oltre l’orrore che serra la gola, bisogna cercare di
ragionare.
Siamo di fronte alla rappresentazione della guerra totale,
con il suo tremendo carico di morti drammaticamente veri; il
messaggio che viene inviato è crudelmente nitido: tutti
coloro che, in ogni parte del mondo, in maniera collettiva
cercano faticosamente di cambiare lo stato di cose presenti,
si devono fare da parte: restano sulla scena gli specialisti
del terrore e della guerra. Miliardi di esseri umani devono
rimanere inerti e tutt’al più sono chiamati a fare il tifo per uno
dei due apparati bellici in campo. Solo che non siamo al
cinema, è la vita che ci vogliono imporre.
Vogliono quindi che ci schieriamo come soldatini di piombo.
E allora non basta essere contro il massacro, bisogna anche
sostenere la logica di chi sta già preparando la rappresaglia.
Ma la rappresaglia contro chi?
Tutti i media parlano di Osama bin Laden e dei suoi
protettori, i Taliban afgani; pochi ricordano che Bin Laden
viene dall’Arabia saudita, paese strettamente alleato agli
Usa, quasi nessuno poi si sofferma sull’appoggio militare e
politico che gli oscurantisti Taliban hanno avuto dagli Usa
per arrivare al potere. Questi sono dati reali.
Come è un dato reale -mentre gli Usa con l’appoggio
entusiastico di Blair e Berlusconi progettano lo scudo
stellare- che le più potenti polizie e i più potenti servizi
segreti del mondo si siano fatti passare sotto il naso aerei di
linea americani dirottati dai kamikaze del terrore.
Altrettanto reali sono le intensificazioni dei controlli su
aeroporti, ambasciate, basi militari e basi Nato, obiettivi
politici e strategici, non solo negli Usa, ma anche in tutto
l’Occidente
Già ci dicono che bisogna schierarsi con l’Occidente e i suoi
valori, che sono inevitabilmente di democrazia e di libertà,
nessuno sembra più ricordare tutto quello che i popoli del
terzo mondo hanno vissuto e vivono in termini di
espropriazione di risorse, di diritti, di speranze, di vita, da
parte delle classi dirigenti dell’Occidente capitalistico.
Tutti sono rimasti disgustati per le sciagurate scene di
giubilo "andate in onda" in qualche campo profugo
palestinese; pochi riflettono sugli orrori quotidiani che quel
popolo vive sulla propria pelle, per cui la morte, in oltre 50
anni di occupazione israeliana, è uno "spettacolo
quotidiano"; quasi nessuno vuole riconoscere che, oggi,
dopo la strage di Manhattan, i palestinesi rischiano la
cancellazione in quanto popolo, poiché Sharon adesso si
sente definitivamente autorizzato ad usare la carta militare
della soluzione finale contro l’Intifada.
Intanto, mentre Bush minaccia di punire i colpevoli,
l’ineffabile ministro Scajola ci ricorda la lungimiranza della
sua decisione di mettere in campo a Genova la copertura
missilistica per difendere Bush e gli altri potenti della terra
ed auspica nuove misure antiterrorismo; il vecchio Kossiga
invece non si esime dall’additare alla pubblica esecrazione
chiunque abbia rivolto critiche alla politica americana.
Anche il governo Berlusconi ha deciso lo stato d’allerta, ha
richiamato dalle licenze tutti i membri delle forze dell’ordine,
rafforzato ed esteso la vigilanza e i pattugliamenti a tutti gli
obiettivi passibili di attentati compresi i Mc Donald.
Si punta quindi ad un clima blindato, a restringere ogni
spazio al dissenso e al conflitto sociale; si vuole mettere
sotto accusa il movimento antiliberista che, dopo Genova, si
sta rilanciando a livello territoriale; la Nato ormai viene
presentata come il baluardo della democrazia occidentale,
guai a chi osa criticarla! Impossibile in una situazione in cui
il Paese sta andando in guerra.
E se si va in guerra, bisogna rafforzare l’unità nazionale
contro il nemico esterno e fare piazza pulita dei possibili
traditori interni, che sono identificabili non solo nel
movimento antiliberista, ma anche nei lavoratori e nelle
lavoratrici e in tutti quei soggetti sociali che non hanno
nessuna voglia di subire passivamente il programma di
restaurazione sociale di Berlusconi, Agnelli e Fazio, così
spavaldamente sposato dall’amico dei carabinieri, il fascista
Fini. E quando si è in guerra è più facile far passare di tutto:
dal taglio delle pensioni alla libertà di licenziamento, dai
contratti a termine alle nuova legge schiavista
sull’immigrazione, dalla limitazione del diritto di aborto
all’estinzione del diritto di sciopero, dalla privatizzazione
della scuola a quella della sanità.
Ecco perché la logica della guerra non può appartenerci.
Non possiamo rassegnarci di fronte al tentativo di
azzeramento delle coscienze, della ragione, della vita, che si
profila dalle macerie fumanti della strage dell’11 settembre.
Continuiamo a restare dalla parte degli oppressi,
continuiamo testardamente a rivendicare le nobili ragioni e
la pratica concreta del conflitto sociale contro i potenti della
terra, contro i signori della guerra e del terrore.
Continuiamo a ritenere che un nuovo mondo è possibile e
indispensabile.


Confederazione Cobas

LA REDAZIONE NAMIR SI ASSOCIA.

Credo che bisogna partire dalle risposte assolutamente insufficienti date dal G8 e dalla Conferenza sul razzismo dagli Stati Uniti:

REDAZIONE NAMIR - siamo partiti nel nostro giornale pubblicato in rete - dalla stessa analisi.


I° In politica estera essi avrebbero dovuto fare le seguenti mosse:
a) farsi promotori a genova di un fondo mondiale allo aviluppo , sia attraverso la tassa Tobin sia in altre forme più efficaci. (per compensare tra l'altro il fatto che da parecchi anni non danno più una lira alle Nazioni unite né alle sue varie agenzie (Unesco, Fao ecc).
Quando si invoca da più parti l'inefficienza delle Nazioni Unite, per avere la scusa di potenziare gli interventi della Nato, non si risale alle cause prime di questa crisi, di un parlamento del mondo, unico luogo di democrazia planetaria.
b) Quando alla conferenza sulla schiavitù e sul razzismo, invece di mandare Colin Powell negro americano, moderato, che avrebbe poututo avere un impatto positivo e calmer le jeu degli oltranzisti, gli Stati Uniti hanno lascioato sola la diplomazia Europea a districarsi per eliminare dalla risoluzione conclusiva l'equivalenza sionismo-razzismo. pare che questo abbia incendiato gli animio degli oltranzisti arabi, furiosi per lo schiaffo.
La differenza tra l'atteggiamento diplomatico di Clinton sulla questione medio-orientale e quello di Bush é apparso in tutta la sua tragica evidenza.
2° In Politica interna: prevenziuone anti-terrorismo.
Per quanto riguarda les défaillances dei servizi di intelligence , del FBI , occorre risalire al licenziamento del capo nominato da Clinton ,che aveva idee geniali per perseguire la lotta al terrorismo, con sistemi di indagine sugli esplosivi e sulle armi (idee fortemente ostacolate dalla lobby potentissima degli armamenti, che oggi non a caso soffia sull'ipotesi della guerra.
I nuovi capi dell'FBI nominati da Bush hanno rivelato la loro totale inadeguatezza nella prevenzione al terrorismo (e la totale inoffensività nei confronti delle lobby industriali di armi ed esplosivi)
E' stato inoltre messo messo in evidenza da Lutwak la leggerezza dei controlli agli aereoporti sui voli interni, il cui controllo é affidato a ditte private, che pagano due soldi i loro addetti, spesso reclutati fra oriundi arabi , poveri, e quindi facilmente corruttibili.

REDAZIONE NAMIR - profondamente d'accordo con quanto scrivi - solo una riflessione - attenti a LUTWAK - non fa altro che cambiare versione essendo un collaboratore stretto della casa bianca - bisogna tenerlo presente solo come espressione delle idee che provengono da questa - non come persona dalle proprie idee.


il richiamo continuo alla lotta fra l'occidente e l'oriente, oltre ad essere infondato (Cinesi, russi, molti arabi, sono completamente ostili all'integralismo islamico, e all'estremismo terrorista, ha il sapore guerrafondaio di una volta, per la difesa di interessi privati (quali le lobby delle armi), a detrimento dell'interesse generale del popolo americano e dei popoli dell'alleanza atlantica.
Mi rallegro della fiaccolata per la pace, risposta giusta sensata e umanistica. e della posizione del ministro Ruggero , che é contrario alla guerra di religione.

REDAZIONE NAMIR - purtroppo questo ministro non avra' da che opporsi se l'america decide il contrario - oggi ad esempio da Ciampi allo stesso - hanno cambiato versione dei loro comunicati - seguendo a singhiozzi quello che afferma l'america a goccie.


Ora Stati Uniti ed Europa devono lottare contro Bin laden, incoraggiando e aiutando il fronte della resistenza afgana contro i Talibani, (che si sono preoccupati innanzitutto di far fuori il colonnello Mossud, pare senza successo)

REDAZIONE NAMIR - purtroppo il colonnello Mossoud e' deceduto - in quanto ai talibani gli americani dovrebbero sapere tanto sulla loro posizione - gli stessi USA gli hanno dato tanti soldi per combattere contro i russi.

: eventualmente occorre anche incoraggiare un fronte di resistenza anti integrista in Pakistan e in Iran : la liberazione di quei paesi deve venire dalle loro stesse popolazioni.Contro gli isterismi bellici e contro i cocorico'.
Se Berlusconi vuole riunire un nuovo G 8 sarebbe l'occasione per proporre una nuova sterzata in favore del Fondo mondiale allo sviluppo, perché il terrorismo viene dall'ignoranza, dalla povertà, dal sottosviluppo, incoraggiato dall'egoismo dei paesi ricchi. Piano Marschall mondiale,
contro il terrorismo, in difesa della pace.

Muscetta Mara.

REDAZIONE NAMIR - hai centrato il problema - l'economia interna occidentale deve cambiare e trovare soluzioni per le popolazioni povere dalle quali possono giungere attacchi terroristici. Ma sara' in grado il capitalismo di intelligenza ? credi davvero che Berlusconi possa riunire il G8 e fare proposte agli USA ?

noi non ne siamo convinti ma ai miracoli ci uniamo.

lo hanno fatto !!! icredibile ma vero....
questo significa non solo che dio c'e' ma che e' arabo. ricordate che gesu'
era di nazaret. e dove si trova nazaret ?
- in palestina
- risposta esatta
allora sara' proprio vero che e' tutta colpa del diavolo ?? io non ci credo.
chi semina vento raccoglie tempesta. chi fabbrica armi sa che un giorno o
l'altro serviranno a qualcosa. chi sponsorizza gli stati guerrafondai e le
guerre di mezzo mondo (anzi di tutto il mondo) se lo deve aspettare che
prima o poi qualcuno si incazzi e gli scarichi addosso un po' di rabbia
insieme a qualche quintale di tritolo.

allah e' grande. meglio all'inferno con bin laden che in paradiso con bush,
belrusconi e compagnia bella.
allah e' grande. e gli americani sono degli stronzi anche quando fanno pena.
fuck usa.

p.s. avete notato l'analogia spaventosa tra i discorsi di bush (e di quei
pappagalli degli europei) e i discorsi che faceva saddam ai tempi della
guerra del golfo (oggi quando bombardano l'iraq non lo dicono piu' neanche
in tv). in entrambi i casi si parla di diavolo, di terrorismo e si grida
vendetta...

certo una domanda ve la sarete fatta anche voi: ma perche' uno di quegli
aerei, almeno uno, uno solo... insomma perche' non si sono lanciati
direttamente sulla casa bianca? parliamoci chiaro se fosse morta tutta la
dinastia bush non gliene sarebbe fregato un cazzo a nessuno. ora invece
siamo costretti a dispiacerci per quelle povere vittime innocenti etc etc
bla bla bla bla bla bla. alla banalita' ed all'ipocrisia non c'e' mai fine.
e poi dobbiamo pensarci che anche noi siamo parte di quella povera gente.
che saremmo potuti essere li', che anche noi lavoriamo, paghiamo le tasse,
votiamo, abbiamo degli hobbies e degli interessi. anche noi siamo come loro.
allora potrebbe succedere anche a noi. ma e' terribile !! uno pensa che puo'
succedere a quegli sfigati dei palestinesi, a quegli sciagurati di iracheni
o di afghani. minchia ma ora pure a noi ci vengono a rompere i coglioni. ma
che cazzo vogliono da noi questi qua ?? chi cazzo sono !! io pago le tasse
ed ho il dirtto di vivere tranquillo. non voglio saperne un cazzo di arabi e
di afghani. vadano a ffanculo loro e i loro cazzo di problemi.
qualcuno potrebbe dire: guarda che con quei soldini delle tasse, che da
bravo cittadino hai sempre pagato, ci hanno bombardato l'iraq. te lo ricordi
tutto quel casino al telgiornale ? se oggi un cazzo di svitato iraqueno si
lancia su un grattacielo uccidendo molta gente "innocente" potrebbe essere
perche' magari sua madre o suo fratello (altrettanto innocenti) sono stati
uccisi in un qualche attacco da parte e degli americani o, perche' no, da
parte degli italiani mentre andavano a comprare il latte o mentre erano
ricoverati in ospedali (le bombe inteliggenti hanno piu volte colpito
ospedali e scuole). lo stesso osservatotre potrebbe fare notare che ogni
volta che gli americani muovono il loro arsenale bellico per uccidere
qualcuno usano le basi italiane, vicino alle quali abitiamo, che
sponsorizziamo con le nostre tasse e contro le quali non ci e' mai venuto in
mente di dire niente. ebbene da quelle simpatiche basi in cui magari
qualcuno lavora pure(cittadini onesti che pagano le tasse ed hanno il
diritto di vivere in pace) ogni tanto partono degli aerei che lanciano bombe
su iraq, sudan, afghanistan, kosovo, belgrado etc. etc. Ma siamo veramente
tutti cosi' bravi e innocenti ?? basta pagare le tasse (per chi le paga in
italia), avere una famiglia, andare a messa ed allo stadio per essere dei
cittadini esemplari ?? e se vivessimo in un uno stato che direttamnete o
indirettamnete appoggiasse l'occupazione isreliana in palestina, non avremmo
qualche piccola responsabilita' nell'aver eletto quel governo che si sta
rendendo complice del massacro di un popolo ?? se scoprissimo di vivere in
uno dei paesi al mondo che fabbrica piu armi non saremmo almeno in minima
parte colpevoli per non aver mai fatto niente contro questo ?? o magari
andando a messa tutte le colpe svaniscono ?
il merito delle democrazie e' che tutti hanno gli stessi diritti, tutti
possono votare e tutti possono diventare ricchi... ma nello stesso tempo
tutti se ne sbattono di tutto. insomma io sto bene che cazzo me ne frega del
resto. che cosa me ne frega se con i miei soldi vengono finanziate le
guerre. cosa me ne frega se gli aerei che lanciano le bombe in mezzo mondo
prendono il volo a pochi kilometri da casa mia. che cazzo me ne frega se il
mio governo, il governo del mio paese, ha tranquillamente rapporti
commerciali con la turchia che ogni giorno di persone innocenti ne uccide
centinaia !??! tutto questo non e' un problema per me cittadino onesto e
lavoratore. ho una moglie, dei figli ed una squadra di calcio: si puo sapere
chi cazzo sono sti kurdi, sti palestinesi e tutta sta cazzo di gente che non
fa altro che ammazzarsi !! e poi io non li ho mai visti occhio non vede,
cuore non duole. io non ci credo !! e se anche ci credessi che cosa vuoi che
faccia IO... noi non possiamo fare niente !!!!!!! Nessuno puo' farci niente
!!!!!!!
ebbene cari miei: finche' la pensiamo cosi' ci saranno da un lato paesi
democratici che democraticamente bombardano un po' dappertutto e dall'altro
terroristi che altrettanto democraticamente (cosi potrebbe essere letta
l'esultanza per le stade della palestina e di baghdad) colpiscono i paesi
responsabili di quelle che in occidente chiamiamo azioni di polizia
internazionale (ma che dall'altra parte della barricata chiamano terrorismo
perche' uccide e distrugge come quello che ha colpito l'america).
gli americani e gli europei farebbero bene a leccarsi le ferite ed a farsi
un macroscopico esame di coscienza anzicche' fare dichiarazioni di guerra.
come occidentali dobbiamo riflettere molto a lungo e molto in profondita' su
un sistema del quale ci rifiutiamo con ostinata ottusita' di vedere le
contraddizioni. il nostro benessere materiale si basa sullo sfruttamento
delle materie prime e della forza lavoro dei paesi piu' poveri e piu'
popolati del mondo. bisogna fare i conti con questa realta'. a questo
proposito proprio gli stati uniti hanno recentemente rifiutato di
considerare lo schiavismo un crimine contro l'umanita'. ed ora ci vengono a
parlare di democrazia e di diavoli, di Bene e di Male, proprio loro, che si
sono arricchiti con il sangue degli schiavi. loro che hanno praticamente
sterminato gli indigeni del nord america. loro che molto piu' di recente
hanno partecipato attivamente a tutte le dittature dell'america latina
(cile, argentina, guatemala, salvador, panama etc. etc.). tutta la lunga
scia di sangue che la politica americana si porta dietro e' molto meno
important per le nostre vite delle vittime dell'attacco di ieri agli stati
unti ? se cosi' fosse dovremmo almeno avere il coraggio di dirlo. ma se
cosi' non fosse dovremmo scandalizzarci piu' per le azioni di guerra dei
governi democraticamente eletti (anche da noi purtroppo!!) che per gli
attacchi di terroristi senza volto, o di regimi militari come quello di
baghdad. bisogna considerare tutte queste cose quando si vede il world trade
centre crollare e non bisogna dimenticare che gli ultimi attacchi di stati
uniti e inghilterrra all'iraq (ce n'e' stato uno pochi giorni dopo il G8)
sono passati nei telegiornali italiani dopo le notizie di cronaca nera,
senza il supporto delle immagini ed in maniera molto generica (non e' stato
detto nulla sul numero delle vittime e sui danni materiali).
perchè non ci fermiamo a pensare...


Rino Marino

REDAZIONE NAMIR - pur non condividendo alcune parole forti e spesso utilizzate - ci associamo al contenuto della lettera - per un motivo solo - che come pochi hanno fatto si e' posta il PERCHE' di quanto accaduto in america.

LA GUERRA E' SEMPRE CONTRO I LAVORATORI !

Le guerre, da sempre, oltre a produrre lutti e distruzioni, producono un
pesante arretramento dei diritti dei lavoratori.

La risposta di guerra all'attacco terroristico negli USA, pur se ancora solo
minacciata, sta già producendo i suoi primi effetti in Italia e ,
ovviamente, questi si riflettono immediatamente sul mondo del lavoro.

Il Governo ha già annunciato che la situazione prodotta dagli attentati
terroristici "obbliga" ad una manovra finanziaria più aspra e
all'abbassamento di molte tutele per i cittadini e i lavoratori.

La finanziarizzazione dell'economia sta subendo in questi giorni duri colpi,
con i pesanti ribassi borsistici e il volatilizzarsi di migliaia di miliardi
dei risparmiatori italiani che si erano fatti convincere ad investire i
propri denari sul mercato.

Emerge così chiaramente quali operazioni si celino, ad esempio, dietro la
tanto insistita volontà di scippare ai lavoratori i soldi delle liquidazioni
e del TFR: trasformarli in nuovo ossigeno per l'economia e finanziare le
spericolate avventure di guerra per la ridefinizione degli scenari
internazionali, coprendosi dietro la necessità di colpire il terrorismo.

IN MENO DI DIECI ANNI SIAMO ALLA QUARTA GUERRA!

Dopo l'IRAQ, la frantumazione della Yugoslavia, l'intervento in Kossovo con
l'appendice Macedone oggi si prospetta un intervento in Asia dai contorni
tutt'altro che limitati e che potrebbe avere conseguenze di carattere
mondiale.

NO ALLA GUERRA ! NO AGLI STRUMENTI DI MORTE!

La RdB invita tutti i lavoratori a partecipare alle mobilitazioni cittadine
e nazionali contro il terrorismo e contro la guerra


Roma, settembre 2001

p/Coordinamento Nazionale RdB
Pierpaolo Leonardi

REDAZIONE NAMIR - da qualche tempo mai e' stata vera questa affermazione - c'e' guerra contro i lavoratori ma non per i soli temi da voi esposti - ma per una economia collassata che desidera respirare con il metodo dei licenziamenti.

 

 

 

 

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