Atto primo - L'albero di Natale carinziano   Dopo un anno intero durante il quale il Vaticano ha abusato della citta' di Roma e dei romani col suo interminabile giubileo, papa Wojtyla e' voluto essere riconoscente a Roma, e all'Italia tutta, invitando il neonazista Haider come regalo per le festivita' di Natale e come suo augurio per il nuovo millennio. La chiesa ha voluto cosi' rinverdire col verde dell'abete haideriano i legami che aveva col nazifascismo. Un raggiante Ratzinger, il fondamentalista, ha tenuto a precisare che l'incontro privato di Wojtyla col neonazi Haider - incontro che non era stato disdetto dal papa - non e' stato un incontro ''freddo'', come qualcuno aveva impropriamente detto, ma, al contrario, ''gentile e amicale''.
E' un regalo del Vaticano all'Italia che segna la storia e che non dimenticheremo nemmeno quando sara' appassito l'albero nazi di Haider che piu' di un abete festivo e' un monumento che richiama alla memoria i milioni di morti trucidati dal nazifascismo.

Atto secondo - La visita a Roma e in Vaticano
  Il filonazista Haider - da sempre beniamino della casamatta delle liberta' i cui rappresentanti istituzionali gli regalano le chiavi di citta' italiane, lo corteggiano e lo elogiano, come fa il presidente Galan, per le sue idee (nazionaliste e xenofobe) - grazie al Vaticano e' stato in Italia da dove ha elargito insulti in lungo e in largo a cominciare dal capo dello Stato e dal presidente del consiglio. Di fronte agli attacchi alle nostre piu' alte cariche istituzionali da parte di questo squallido figuro neonazista, tutto cio' che ha saputo dire la casamatta delle liberta' e' stato di invitarlo al silenzio, temendo che le sue sparate, che hanno il solo pregio di essere spontanee, mettessero troppo a nudo non solo il pensiero di Haider, ma anche quello del Polo-Lega che si nutre degli stessi ''ideali'' ! E' comprensibile che la lega Polo-Lega abbia una paura folle di essere smascherata e di dover mostrare il suo vero volto prima delle elezioni, visto che il primo partito in Italia e' quello degli indecisi. E il ducetto Fini, amico dell' ipocrisia, non ha avuto parole di disapprovazione per i vaneggiamenti del Fuehrer carinziano, ma ha avuto solo la spudoratezza tutta finiana di prendersela con la sinistra, rea di aver osato segnalare e stigmatizzare le provocazioni aberranti pronunciate dal filonazista Haider. Secondo il fascista Fini non si sarebbero dovuti commentare in nessun modo gli inaccettabili attacchi contro il nostro Stato da parte del  fan delle SS, amico e beniamino di Polo-Lega Ma Haider, coperto dal Vaticano, non si e' limitato ad insultare Ciampi e Amato, ma, fedele alle sue idee naziste, ha avuto parole di spregio anche per gli ebrei che hanno voluto protestare in nome della memoria storica contro il neonazista Joerg Haider. E lo sprezzante Haider ha sfoggiato tutta la sua immensa meschinita' e la sua miserabile bassezza di vero nazista (non piu' ''filo-'' ne' ''neo-''), parlando di risparmio di energia elettrica. ''Questi ingrati di ebrei - ha pensato il nazista Haider la cui famiglia si arricchi' come tanti nazisti con i beni confiscati agli ebrei - non mi ringraziano nemmeno di non chiedere loro il risarcimento per tutto il gas che abbiamo sprecato per anni solo per loro ed per altri popoli gratuitamente senza badare a risparmi. Nessun riconoscimento per la nostra longanimita'. Quelli si' che erano bei tempi ! 'O tempora ! O mortes !', e' cosi' che si dice, no ?''.  

 

Carlo Barni