-----Messaggio originale-----
Da: Emanuela <
berenice@zzz.it>
Data: sabato 28 luglio 2001 6.18


Oggetto: E se la "verità" fosse un'altra?

E se la "verità" fosse un'altra?

La foto di carlo con l'estintore è parsa a tutti noi secondo una sola ed unica possibile "verità": Carlo lo stava lanciando. Ma da cosa viene questa sicurezza? Dall'attimo raggelato in un fotogramma di un'azione di un essere umano. Da quando l'ho vista non mi do pace. Un frammento può dire o rivelare un'intenzione?
Allora mi sono messa al lavoro, con i pezzi di foto e di interviste (del padre e dell'amico).
Ho cercato di ricostruire l'ultima giornata di Carlo, che voleva andare al mare, ma non va perché il tempo non è bello, che è un non violento impegnato nel volontariato, che è un ateo amico di un religioso, che è un generoso che odia i sopprusi.
ricostruisco e vedo carlo che si sveglia, decide che è tardi e il tempo è brutto per andare in spiaggia. decide allora di andare a vedere che succede alla manifestazione e si trova in mezzo agli scontri, dove la rabbia gli sale e con un gesto si ribella a quegli assalti, prende l'estintore e fa per lanciarlo.
E qui finisce la ricostruzione, in cui Carlo poteva chiamarsi nicola, andrea, stefano o come volete, non un black bloc, né un esaltato.
Come vedete ho ricostruito secondo la verità che unanimamente e senza dubbi è apparsa lampante.
sono passati quasi due giorni. E un'altra verità si è fatta strada nella mia mente. D'altronde la foto non dice altro che Carlo aveva un estintore in mano.
Ho raccolto tutte le immagini trovate in web e così ho trovato diversi scatti precedenti alla tragica evoluzione.
In una foto si vede un'altro dimostrante che prende l'estintore e lo lancia (Carlo non appare). In un'altra l'estintore ha colpito la camionetta (bloccata contro il cassonetto).Ha infranto il vetro e probabilmente è quel vetro scoppiato che ha ferito il carabiniere.

Allora seconda verità:
Carlo si trova in mezzo agli scontri, vede quei ragazzi scagliarsi contro la camionetta bloccata, è un ragazzo generoso e vede ragazzi che si stanno massacrando; vede il pericolo per tutti e quell'estintore, che ha visto fracassare il vetro, gli appare l'arma più pericolosa là in mezzo (non pensa alle pistole). D'impulso si getta per toglierlo di torno, con l'idea di evitare guai peggiori per tutti, non ci pensa due volte. corre, lo raccoglie. quando si alza si vede negli occhi la canna della pistola puntana e in un lampo capisce, alza l'estintore per proteggersi dal colpo che intuisce in arrivo.


Ora a voi riflettere se questa seconda "veirtà" non è plausibile, quanto quella che tutti abbiamo data per scontata.
Ma una foto non rivela le intenzioni e manca il fotogramma successivo, quello in cui Carlo scaglia l'estintore contro la camionetta, e forse manca perché non ha fatto in tempo a lanciarlo, o forse perché sarabbe mancato cmq, non essendo quella la sua intenzione.
Chi può dire quale sia la veirtà?
Ma se la foto è un frammento raggelato, almeno proviamo a ricostruirne una verosimile, sulla base della persona, di quello che è stata, di quello che amava e desiderava e soprattutto sulla base di quello che non era, senza costruirgli addosso un'immagine che è più facile e digeribile, per tutti. Per i violenti e per i non violenti, per il carabinere che ha sparato, per lo stato che lo ha armato.

Emanuela