Definiamo Sovversivo, colui che immesso in un sistema impostato e progettato da gente più stupida e più potente di lui, trova una breccia, la allarga fino a distruggere l’intero sistema e inebriandosi nel vento della sregolatezza, fa del suo meglio per creare.

 

La Stirpe dei Sovversivi

 

Il sistema conosce il sovversivo ed il sovversivo conosce il sistema ed i suoi bug e pensa:

"Forse potete fermare me, ma non potete fermarci tutti."

Siamo gli Hume cacciati dall’università per le nostre idee,

Siamo l’hacker che tiene il tempo, surfando fra i firewall dei potentati del mondo, danza sulle certezze dei dominatori, regge il cielo e il mare del cyberspazio con la sola volontà, per la sola volontà di non cambiare le cose, magari non del tutto, non fino in fondo.

Sulle schiume degli 0 e degli 1 vive, cresce, ed è un virus multiforme scagliato tra le eliche vorticose del sistema che ha creato le regole di cui si beffa, è una macro di word, prevista ma non prevedibile, c’è qualcosa che non va nel mondo, la distrugge, e per questo è uno di noi,

Siamo i Giordano Bruno, fedele alla chiesa ma prima di tutto fedele a se stesso,

Siamo i Galileo, non imbecille, riesce a fregare gli inquisitori sbattendosene dell’onore: abiura e continua ad attizzare il fuoco che presto brucerà i dogmatici,

Siamo i Nietzsche che distrusse tutto quello che vigeva prima di lui, lasciò solo la polvere e ricreò seguendo solo il filo delle proprie idee,

Assolutamente fuori dall’universo, la sua testa il suo cuore e i suoi pensieri sradicati dalla realtà, folle, invasato, totalmente inarrivabile; la sua fierezza intellettuale, la sua presunzione e la sua estrema arroganza ci abbagliano, lo ammiriamo per questo.

Siamo Aristotele nella Grecia, rivoluzionario, e siamo i detrattori d’Aristotele reazionario nel medioevo.

Siamo loro, e siamo i loro seguaci, prima della reazione.

 

Ya Basta!

Noi siamo gli Attori e i Creatori di rivoluzioni mai create, di rivoluzioni, progettate e mai attuate, siamo i Fautori di rivoluzioni sognate e mai progettate, morte sul nascere, sul finire, in sogno, spezzate da qualcosa di più grande, incombente, reale, pesante, assolutamente imprescindibile.

Noi siamo Ho Chi Min, siamo i Lenin, i Robespierre, siamo i Zapata, i Marcos, i Guevara, i J. Jakson, i Ghandi, I Martin Luther King, i Rousseau e i Marx

Ma siamo soprattutto gli Anonimi che sono morti perché credevano nelle loro idee,

Siamo noi gli anonimi distrutti, siamo noi, i contadini ammazzati durante la strage d’Acteal in Messico, siamo noi gli africani della resistenza alla colonizzazione schiacciati da Graziani, gassati come bestie. Siamo gli sconfitti d’ogni epoca, siamo gli anonimi piccoli maestri che morirono per difendere il popolo italiano dall’Italia nera, impazzita per un ideale sbagliato.

Siamo gli anziani che spendono i loro ultimi anni lottando per ottenere l’accompagnamento nella nostra ricchissima e benestante nazione.

Siamo gli anarchici e i comunisti spagnoli nel ‘36 che seguivano il Sogno.

Siamo i contadini di Las Casas che resistono, ancora per un po’, resistono, devono passare il loro testimone, tengono accesa la fiaccola dell’altro, resistere e poi moriranno, ma mai del tutto,

Siamo i Vercingetorige, ma soprattutto siamo chi lo seguiva,

Siamo i giornalisti che indagano, cercano, scoprono, pubblicano, denunciano fino a quando non vengono messi a tacere da qualcuno (o qualcosa) più potente di loro,

Siamo gli atleti afroamericani che barattano una vita di felicità e di ricchezza con un attimo di gloria.

Ecco: il Benpensante scandalizzato dal loro pugno nero alzato, decreta la loro fine,

Ma il mondo ha capito, loro sono distrutti. Morti per l’impero e ragione di vita per noi: i sovversivi del pianeta,

Siamo i Kurdi ammazzati dalla Turchia Europea,

Siamo Iqbal Masik, lavoratore sfruttato, bambino non lo è mai stato, anche se è morto a 13 anni, ammazzato.

Siamo gli anonimi che morirono nella guerra tra Tutsi e Hutu, guerra progettata e pianificata, da qualcuno che non era un Tutsi, da qualcuno che non era un Hutu.

Dispersi, spaccati, utopisti, diseguali, frammentari, incoscienti, ingenui, sognatori, idealisti, ridicoli, coraggiosi eroi, non si fermeranno mai, non sono inutile contorno della storia, come qualcuno vorrebbe farci credere, sono il motore della storia, fanno la storia, loro sono la storia. Non agiscono: la storia diventa reazione; il cammino degli uomini sarà guidato da un’oligarchia burocratica identica; si aspetterà il loro ritorno in ogni epoca e in ogni paese. Si farà un altro pezzo di storia con loro e sì ci fermerà ancora. Il processo è ciclico, infinito e riprenderà, anche se Dispersi, spaccati, scoraggiati, diseguali, frammentari, incoscienti, ingenui sognatori, idealisti, utopisti, ridicoli, Loro torneranno. Sempre.

Sono

"Unica eguale tempra d’eroici cuori, indeboliti forse dal fato ma con ancora la voglia di combattere, di cercare, di trovare, e di non cedere."

 

 

Distrutti ma non distruttibili, falciati in un luogo, ne arriveranno da altri, distrutti da un’epoca, ne nasceranno di nuovi.Scrematura dell’ innata creatività umana.

Ma non esiste movimento pratico senza la relativa forza d’attrito che cerca di impedirlo: oscuri individui che s’insinuano nelle crepe della loro mancanza per dominare, dogmatici, stupidi, rozzi, superficiali, avari, sono i reazionari, non potrebbero esistere senza i sovversivi, sono la loro ombra, nemesi e negazione. Siamo attualmente nell’occhio del loro oscuro impero ma non durerà ancora per molto.

Siamo vicini alla soluzione finale, otterremo presto ciò che vogliamo da sempre, sovvertiremo ancora una volta, non avranno la forza di seguirci: siamo più veloci di loro, più potenti di loro, radicati nella società, noi siamo la società, e comunque la rappresentiamo, siamo ovunque, incubo e sparizione, siamo la forza creatrice in identificabile, non localizzabile, esistiamo ovunque ci sia vita, sappiamo mimetizzarci, non ci rintracceranno, non ci troveranno,siamo lesti,furbi,organizzati, lepri rosse in cerca di una tana che è il mondo.

Distruggeremo e creeremo, è la cosa che sappiamo fare meglio.