LETTERA DAGLI ABITANTI DELLA TERRA.

In questi tempi i cittadini di Treviso plaudono al prosindaco Gentilini, lo sceriffo della Lega, quello della “pulizia etnica ai culattoni” che fa togliere le lanterne rosse dai ristoranti cinesi perché non turbino l’aspetto del centro storico. E nulla sanno del sostegno della Lega alle serre le quali producono la cinesi-zzazione del territorio appena fuori città con un forte sviluppo del caporalato cinese che manovra una massa sconosciuta (si parla di centinaia solo qui a Paese, ma è in rapida crescita col crescere senza controllo dei capannoni delle serre) di operai cinesi usati come “carne da macello”. A cui l’azienda affitta anche gli appartamenti, o che fa dormire nei capannoni.

In questa feroce nuova attività industriale i potenti condizionatori vanno notte e giorno con fragore che si sente nel raggio di chilometri, si lavora a tutte le ore, anche di notte con l’uso di rumorose macchine operatrici di tutti i tipi, di compressori che spruzzano fitofarmaci a centinaia di metri sollevando nubi inquinanti tra gli orti e le finestre delle nostre case.
Il movimentatissimo trambusto di operai, di macchinari e di altoparlanti in cinese non cessa con ll nostro riposo, col sabato e la domenica, di Natale o di Ferragosto, a Pasqua o alla festa della Repubblica.


Che ci sia un matrimonio o un funerale la contrada del Troian è sempre in mezzo alla feroce produttività delle serre che si inseriscono coi loro fabbricati nella contrada come uno stuzzicadente tra i denti, senza che il Comune possa farci niente.
E gli abitanti vivono con tragicità questa spoliazione del loro spazio e della loro storia. Qui non siamo più italiani o cattolici, siamo estraniati in un gulag, in una violenza che ci toglie la dignità, ci impedisce di fermarci con un amico sul cortile di casa, un frastuono che entra in ogni angolo della casa e che la nostra testa ormai sente anche quando per un attimo si arresta. Qui tutti usano psicofarmaci per dormire, nella nostra bella campagna.


Ecco cosa intendo per cinesi-zzazione del territorio: la cancellazione dei segni della sua tradizionale natura e della sua storia.
E tutto questo viene inflitto dai politici regionali del Veneto, che sottraggono la materia alle comunità locali che vorrebbero poter programmare il “loro sviluppo”, e consegnano natura e storia del territorio al privato pieno di soldi da investire (Già l’anno scorso la Repubblica  parlava di capitali mafiosi investiti nel Nordest, si sussurra, per timore ancora maggiore, anche di mafia cinese).

C'E' una legge che si dovrebbe eliminare ed e' legge regionale n°19 del 1999 via via perfezionata, a volontà della lobby) che agevola la distruzione del territorio veneto concedendo ai vivaisti di costruire i capannoni dell’industria delle serre senza bisogno di licenza edilizia. A livello nazionale bisogna denunciare quella legge, regalata dai politici alla lobby, per la quale il TAR ha dovuto dar torto alla Comunità contro gli interessi del privato.


 Si capisce l’immenso arricchimento del presidente Galan, ex impiegato di Berlusconi.  Abbiamo visto da poco sull’Espresso le foto dell’antica megagalattica villa veneta in cui ha appena portato a vivere la fresca consorte. Usano il territorio come “cosa nostra”. Il suo vice Zaia, ex pierre di una discoteca nel coneglianese,  sempre della Lega, quello che, fermato a 200 all’ora, ha proposto per i politici la possibilità di correre di più perché hanno tanto da fare (con quello che rende...) in qualità di Assessore regionale all’Agricoltura, tiene bloccato il PAT del Comune di Paese perché troppo restrittivo nei confronti degli interessi di questo Gruppo Padana che con le serre sta distruggendo il suo territorio comunale, anche lui ha da farsi una posizione.


Intanto l’azienda continua a comprare i campi che i contadini vendono facilmente perché non rendono più. Sicuramente riceve i bravi contributi dalla Comunità Europea e ci dicono che il 20 di agosto, dopo le due sentenze del TAR del Veneto che la dichiarano in regola con le leggi, riparte con il cemento e la costruzione degli altri capannoni: per ora dovrà riempire tutto lo spazio aerea: 40 ettari di terreno disboscati e cementati, in cambio di ville faraoniche per la nomenklatura nostrana.

naturalmente la storia procede riassumendola in poche righe in questo modo - la lega consente la nascita di queste serre - perche' poi le stesse verranno tolte e potranno diventare terreni edificabili - chi ci guadagna lo sappiamo e si vede - chi ci rimette e' la terra - la memoria - la natura...di questo passo anche l'uomo che la sfrutta paghera' le dovute conseguenze e forse solo in quel momento chiedendo perdono per tutti i mali attuati al mondo - tornera' ad essere umano...ma sara' troppo tardi.

contro questa vergogna e questo silenzio da parte dei mezzi d'informazione chiediamo di intervenire.