----- Original Message -----
From: <
chinino@tiscali.it>
Sent: Friday, July 12, 2002 12:23 AM
Subject: [aa-info] Curzio invia traduzione articolo J.Israel su rapporto
Impero/Afghanistan


Con qualche ritardo invio la traduzione di un lungo articolo (I e II parte)
di Jared Israel sui "veri" motivi dell'intervento degli Usa Imperialisti
in Afghanistan. Il punto di vista riportato risulta di sicuro interesse,
anche se in certi punti l'articolo può suscitare perplessità e divergenza
di opinioni.
Spero che il documento venga letto, perchè la traduzione mi è costata
fatica:
penso che proporre tanti documenti interessanti, ma in lingua inglese, possa
risultare di inutilità, senza avere l'apporto di traduzioni. Non tutti
conoscono
tanto bene questa lingua! Trovo necessario l'intervento di altri traduttori,
opportunamente coordinati, per non intraprendere lo stesso lavoro, in modo
che si arrichiscano i contenuti di conoscenze dei partecipanti a questo
gruppo di informazione.
Curzio di Soccorso Popolare di Padova


Da:
emperorsclothes1@aol.com
A:
maillist@emperor.vwh.net
Replay-To:
emperorsclothes1@aol.com

THE EMPIRE ISN'T IN AFGHANISTAN FOR THE OIL!
By Jared Israel
Data: domenica, 23 giugno 2002 10:18:57 -0600 (MDT)

URL per questo articolo a:
http://emperors-clothes.com/articles/jared/oil-1.htm

Per collegamenti alla nostra email list, vai a
http://emperors-clothes.com/f.htm
Potete ricevere articoli pubblicati su Emperor\'s Clothes.

Vi preghiamo di sentirvi liberi di ripubblicare gli articoli, ma di fare
citazioni piuttosto che parafrasarli. Inoltre vi preghiamo di accreditarli
all'autore, o agli autori, quando usate i nostri lavori. Per ultimo, fornite
l'indirizzo Web degli articoli in modo che tutti possono consultare
direttamente
la documentazione.
www.tenc.net * [Emperor\'s Clothes]
=======================================
THE EMPIRE ISN'T IN AFGHANISTAN FOR THE OIL!
L'IMPERO NON SI TROVA IN AFGHANISTAN PER IL PETROLIO!
By Jared Israel
Traduzione di Curzio Bettio di Soccorso Popolare di Padova
=======================================



IN PRIMIS, UNA SCENA DAL FILM "CASABLANCA":

Louie [Claude Raines]: "E cosa, in nome del cielo, vi ha portato a
Casablanca?"


Rick [Humphrey Bogart]: "La mia salute. Sono venuto a Casablanca per le
acque."

Louie: "Le acque? Quali acque? Qui siamo nel deserto!"

Rick: "Sono stato mal informato."

"Casablanca"

***

Di  recente abbiamo pubblicato un articolo dal titolo, "Gli USA non
"abbandoneranno"
l'Asia Centrale?gli Asiatici Centrali sono avvertiti!" (1)
http://emperors-clothes.com/news/bbc1219.htm

Questo articolo trattava della dichiarazione al Senato dello scorso dicembre
del Sottosegretario di Stato USA per gli Affari Eurasiatici, Elizabeth
Jones.


Nella sua dichiarazione, Ms. Jones citava le risorse energetiche del Mar
Caspio come una delle aree di interesse del governo degli Stati Uniti
riguardanti
l'Asia Centrale.
Io commentai che questo poteva sembrare una conferma dell'idea, considerata
valida da molti oppositori di quello che può essere denominato il Nuovo
Impero Mondiale, che la "causa" dell'assalto Anglo-USA-Tedesco
all'Afghanistan,
"sia stato il petrolio".
In passato ho dichiarato di pensare che la spiegazione che "loro hanno fatto
questo per il petrolio" era sbagliata. Un lettore mi ha scritto come segue:


"Caro Emperor's Clothes:

"Io ho considerazione per il vostro lavoro, in particolar modo per i vostri
alti standards e la giusta diligenza. Qualche volta, quando leggo i vostri
articoli, veramente mi illumino. Comunque ho anche rispetto per quelle
persone
che stanno arguendo che sta nel  petrolio la spiegazione delle azioni degli
USA in Afghanistan. Voi sembrate essere in disaccordo. Potete spiegarmi
perché, fornendomi la documentazione, in modo che  possa convincermi a
questa
idea?

"I migliori saluti,
Phil R.
Insegnante di scuola superiore, New York

Abbastanza giusto.

Dato che è stato pubblicato il mio commento al rapporto di quello che
Elizabeth
Jones aveva dichiarato relativamente all'Asia Centrale, noi abbiamo
ricevuto,
anche da un lettore della zona di NY, la puntuale trascrizione delle sue
osservazioni. Quindi potete leggere l'intero documento a
http://emperors-clothes.com/news/alljones.htm

Qui vengono riportati due brani scelti dall'accurato sommario, che è stato
divulgato dall'agenzia di news Interfax-Kazakhstan.

Brano 1:

"Gli USA devono incrementare il loro "costante appoggio alle istituzioni
politiche democratiche, alle ONG locali e ai mezzi di comunicazione
indipendenti"
in tutte le cinque nazioni.

"Allo stesso tempo, Jones ha messo in risalto che gli USA forniranno
assistenza
agli stati dell'Asia Centrale solo "a patto che questi ultimi compiano passo
specifici verso le riforme".

"Gli USA hanno fiducia, ha dichiarato Jones, che "certi stati" nella regione
devono in modo rilevante far maggiori progressi nelle loro riforme
economiche
e nei processi di democrazia, nell'osservanza dei diritti umani e nella
formazione di una forte società civile."

Brano 2:

"...l'assistenza veniva condizionata dalle riforme economiche e democratiche
e dall'osservanza dei diritti umani. Jones sottolineava le priorità degli
Usa nella regione: lotta al terrorismo; riforme; la sovranità delle leggi;
le risorse energetiche nell'area del Mar Caspio."

Avendo pubblicato le citazioni di Ms. Jones, ho notato che la gente che
si oppone alla guerra in Afghanistan ha la possibilità di sottolineare la
frase familiare " le risorse energetiche nell'area del Mar Caspio," e
pensare,
"Ecco! Questo spiega tutto!"

Il "tutto" in questione è la teoria largamente diffusa che " la ragione
della politica USA in Afghanistan [ed altrove] è il petrolio."

La teoria "loro-fanno-ciò-per-il-petrolio" si basa su due assunti:

1) Ci hanno raccontato che gli Usa sono a corto di petrolio e quindi
l'Amministrazione
USA deve disperatamente controllare l'area attorno al Mar Caspio, ricca
di petrolio; e-

Negoziati fra la compagnia petrolifera Unocal e i Talebani signori dell'
Afghanistan per la costruzione di un oleodotto nell'area sono proceduti,
si suppone, fino a prima dell'11 settembre.
I  Talibani stavano trattando in mala fede o semplicemente si rifiutavano
di concedere un oleodotto e il governo USA, obbligato dagli avidi membri
dell'Amministrazione collegati con Unocal, e quindi preoccupati per la
scarsità
di petrolio, si è imbarcato in un conflitto per dare a Unocal il suo
oleodotto.


Vi sono diversi problemi in questa teoria.

Primo, non vi sono prove che gli USA  abbiano intrapreso una guerra per
garantirsi una opportuna fonte di petrolio. Fidel Castro si è espresso su
questo. Qualcuno dei nostri lettori può ammirare Mr. Castro e qualcun altro
può non farlo, ma sicuramente gli si concederà che egli è un accorto
osservatore.
Commentando la teoria che il petrolio starebbe "dietro" alla guerra in
Afghanistan,
Mr. Castro dichiarava:

"Io non condivido il punto di vista che lo scopo principale degli Stati
Uniti in Afghanistan sia il petrolio. Piuttosto io penso a questo (scopo)
come parte di una concezione geo-strategica. Nessuno andrebbe a fare un
tale errore, semplicemente di correre dietro al petrolio, men che mai uno
stato con accesso al petrolio in ogni parte del mondo, compreso tutto il
petrolio russo e il gas che desidera. Per gli Stati Uniti sarebbe stato
sufficiente investire capitali, comprare, e pagare." (2)
Per il testo completo delle dichiarazioni di Fidel Castro, vedi
http://www.embacuba.ca/Doc-e.htm#Nov2

Mr. Castro ha ragione. Prima dell'11 settembre gli Usa si trovavano in una
posizione potente per quel che concerne le risorse energetiche del bacino
del Caspio - invece, in accordo con un precedente rapporto della Segretaria
Jones, l 'interesse principale degli Stati Uniti non era di procurarsi
petrolio,
ma di usare i progetti di sviluppo petrolifero per orientare gli Stati della
regione in modo che questi favorissero gli interessi geopolitici degli USA.


Quello che segue è un sunto dal rapporto di alcune interessanti
dichiarazioni
rilasciate l'11 aprile 2001 a Harvard.
Jones riferiva di un progetto di oleodotto attraverso l'area del Caspio,
(non dell'Afghanistan), e la sua connessione con il centro della strategia
USA di promuovere la Turchia a forza regionale, agente per procura
Imperiale,
di stringere relazioni con la Georgia, che ha un governo filo-USA, e con
l'Azerbaijan, con l'obiettivo di indebolire l'influenza della Russia:

"...L'Ambasciatore sottolineava una variazione nel modo in cui la nuova
Amministrazione discuteva intorno all'oleodotto che correrà da Baku,
Azerbaijan,
passando per Tbilisi, Georgia, fino al porto di Ceyhan, in Turchia. Jones
metteva in chiaro che "comunque" l'oleodotto non era di interesse strategico
Americano; il Governo degli USA lo appoggiava e  lo continua ad appoggiare
- come un progetto commerciale vitale - in quanto lo considera come una
delle vie diverse per conseguire questi obiettivi strategici. L'oleodotto
BTC "è", ha continuato, un interesse strategico dell' Azerbaijan, Georgia,
e Turchia.'"

"... Negli anni fra il 1989 e il 1999, quando il Kazakhstan e l'Azerbaijan,
di recente indipendenti, cominciarono ad aumentare la produzione di greggio
e ad esportarlo, il sistema degli oleodotti esistente era diretto attraverso
la Russia. Mosca usava gli oleodotti come leva politica, "chiudendo i
rubinetti"
quando gli Stati del Caspio agivano in modo da sembrare minacciosi degli
interessi della Russia (ad esempio, conseguendo il Partenariato di Pace
della NATO). Per fornire protezione contro la dipendenza dalla Russia ed
inoltre prevenire una dipendenza dall'Iran, c'era un interesse a controllare
il petrolio del Caspio, in quanto questo risultava competitivo nel mercato
del greggio; allora gli USA appoggiavano la politica degli oleodotti
multipli?"
Enfasi come nell'originale.
Per leggere il testo completo andare a
http://ksgnotes1.harvard.edu/BCSIA/Library.nsf/pubs/AmbJones


In altre parole, piucchè essere interessati all'Asia Centrale"a causa del
petrolio", gli USA sono interessati al petrolio "a causa dell'Asia
Centrale".


Questo è conseguenza di una verità di vecchia data: i poveri cercano la
sicurezza, i ricchi cercano più denaro. Ma i veri dominatori cercano il
potere, perché il potere assegna loro il controllo di "qualsiasi cosa" gli
esseri umani agognano.

Secondariamente, la teoria che gli Usa abbiano intrapreso la guerra per
il fatto che i Talebani si dimostravano intransigenti rispetto all'oleodotto
falsamente assumeva i Talebani come gli indipendenti signori
dell'Afghanistan.

In realtà i Talebani erano sotto l'attivo controllo dell'esercito e della
polizia segreta del Pakistan, ed erano un investimento del Pakistan e
dell'Arabia
Saudita, entrambi facenti parte dell'Impero Statunitense, ma in particolar
modo l'Arabia Saudita,. Inoltre vi sono prove sostanziali che l'apparato
di copertura USA sosteneva i Talebani da molto tempo.
Per sapere di più su questo, consultare "Un  Congressista: Gli Usa si sono
azionati contro i Talebani, fino ad essere massacrati" a
http://emperors-clothes.com/misc/rohr.htm

Così, se i Talebani si fossero trovati in difficoltà in qualche trattativa
importante sull'oleodotto, perché non avrebbero semplicemente fatto
pressioni
sul governo USA "per convincerlo sul programma"? Perché bombardargli un
posto mandandolo in frantumi?
E dov'è la prova evidente che i Talebani "non" volevano un oleodotto?

Invece quel che risulta piuttosto ben evidente è che non ha senso che i
Talebani si siano opposti ad un oleodotto.Gli oleodotti portano bei soldini
in cassa! Un oleodotto avrebbe fatto diminuire la dipendenza economica dei
Talebani dal Pakistan, dall'Arabia Saudita e dagli USA.
I talebani erano estremisti, ma non imbecilli.

Comunque, noi abbiamo prove inconfutabili che i Talebani "non" hanno mai
fatto resistenza alla costruzione di un oleodotto. Anzi, al contrario!

Secondo il "Petroleum Economist" dell'11 febbraio 2002, erano i Talebani
che cercavano di ottenere un oleodotto trans-Afghano, ed erano gli USA e
Unocal che si dimostravano evasivi sul progetto.

Questo può essere trovato in un articolo analitico in "Petroleum Economist",
dal titolo "ANALISI; INDAGINE SUGLI OLEODOTTI; LA RUSSIA VA AL MERCATO."

Da notare che l'" Economist" è il più sofisticato giornale dell'industria
petrolifera. Non viene letto da un pubblico generico. Ha interesse nullo
a condizionare l'opinione pubblica. Il suo obiettivo è di fornire agli
addetti
ai lavori una accurata informazione.
Così riporta il "Petroleum Economist":

"I Talebani si facevano promotori per un Afghanistan come punto di transito
di petrolio e di gas per trasportarli dal Caspio fino al Golfo Persico.
Nel 1997, il Turkmenistan aveva mediato la creazione di un consorzio
internazionale,
il CentGas, sotto la  leadership di Unocal, che progettava di costruire
un gasdotto da 2 miliardi di dollari attraverso l'Afghanistan. L'imposizione
degli USA e, più tardi, le sanzioni ONU contro quella regione e la
conseguente
ritirata della Unocal obbligarono allo stop il progetto.
Il progetto considerava un gasdotto di 1270 km, della portata di 20 miliardi
di metri cubi all'anno, che, dal confine con il Turkmenistan, avrebbe
collegato
Quetta, lungo la direttiva Herat-Kandahar, al confine con il Pakistan,
terminando
a Mulat." (3)

I fautori della teoria che gli USA hanno attaccato l'Afghanistan "a causa
dell'oleodotto Afghano" devono spiegare perché prima l'amministrazione USA
intraprende l'azione per rendere "impossibile" la costruzione di un
oleodotto,
e poi attacca l'Afghanistan per rendere "possibile" questa costruzione..


Avendo affossato il progetto dell'oleodotto, se l'amministrazione degli
Stati Uniti in seguito ha cambiato le sue intenzioni e ha deciso di
conseguire
alla fine la costruzione di un oleodotto, e se Unocal ha cambiato le sue
intenzioni ed ora ha deciso di conseguire la costruzione di un oleodotto,
perché gli USA semplicemente non hanno rimosso le sanzioni, che sono la
vera causa della prevenzione degli investitori a riempire la cassa per la
costruzione dell'oleodotto?

Gli oleodotti sono vulnerabili agli attacchi, quindi l'instaurarsi di una
guerra è la peggior cosa per la costruzione di un oleodotto. Nessuno
investirà
denaro nella costruzione di un oleodotto in una regione ingolfata in un
conflitto. Ma le guerre sono un affare rischioso. Quando si da inizio ad
una guerra, specialmente in un'area come quella dell'Asia Centrale, è
difficile
sapere con sicurezza quando vedrà la fine. L'Afghanistan è un labirinto
di terreni difficili, letteralmente e figurativamente.

Perciò il "Petroleum Economist" fa notare, nella sua secca maniera, che
la guerra non può aiutare assolutamente il progetto di un oleodotto:

"Ma le riserve della comunità internazionale degli investitori , diffidente
dal farsi coinvolgere in un'area instabile, suggeriscono che l'entusiasmo
intorno ai progetti dell'oleodotto nella regione può essere prematuro."

- "Petroleum Economist", vedi nota al piede (3)

Ahh, prematuro!

Comunque questo conflitto, come era prevedibile, ha destabilizzato una
regione
già ad alta instabilità stipata di armi nucleari. Il pericolo di una guerra
nucleare è stato aumentato. Gli USA correranno il rischio di una guerra
nucleare solo per una posta molto più alta - certamente non per la
costruzione
di un oleodotto, che poteva essere costruito senza nessun problema, se
invece di intraprendere una guerra l'Afghanistan fosse stato sollevato
dalle sanzioni.

La teoria del "Questi-sono-in-Afghanistan-per-il-petrolio" presenta un altro
problema.
La validità di una teoria è la sua utilità nel prevedere gli eventi.
Ma quello che risulta dalla teoria "Questi agiscono così per il petrolio"
non prevede l'attacco all'Afghanistan.

Piuttosto, dando affidamento a "Gli USA sono motivati dal petrolio", questo
prevede che, in seguito agli eventi terribili dell'11 settembre, gli USA
avrebbero dato inizio all'azione militare in Medio Oriente, e più
verosimilmente
contro l'Iraq.

Io non sto dicendo che gli USA e la Gran Bretagna - ancora una volta - non
daranno l'escalation alla loro spietata guerra contro l'Iraq, una guerra
di bombe e di sanzioni che ha assassinato tanti Iracheni e ha avuto
l'effetto
collaterale secondario, ma anche assolutamente dannoso, di un'accresciuta
valutazione politica nel mondo intero sulle distorsioni dei leaders in Iraq.

No, io non sto affermando che gli USA e l'Inghilterra non scateneranno una
guerra definitiva contro l'Iraq. Ma vi prego di considerare che, a dispetto
delle previsioni fatte dagli analisti che pensano valida la teoria "
Loro-fanno-questo-per-il-petrolio",
che mai dall'11 settembre è stato dichiarato essere imminente un subitaneo
attacco sull'Iraq; vi prego di notare che a otto mesi dall'11 settembre
non è ancora avvenuta alcuna escalation contro l'Iraq.
Naturalmente questo suggerisce che la dichiarazione di un massiccio attacco
all'Iraq è un tentativo di deviare il nostro sguardo attentivo lontano dal
punto centrale di interesse del Nuovo Impero del Mondo: l'Asia Centrale.

Io non desidero essere scortese ma realista: che cosa c'è di goffo nella
teoria del "Loro-fanno-questo-per-il-petrolio"?

Questa si basa in modo manifesto su un'informazione errata, affermando che
i Talebani costituivano l'ostacolo ad un oleodotto Afghano, quando il buon
senso e i fatti messi in evidenza da una fonte attendibile ci indicano che
i Talebani desideravano l'oleodotto.

Si trascura di considerare che la guerra è la peggior circostanza per gli
oleodotti.

Quelli che mettono in circolazione questa teoria non sono riusciti, nessuno
di loro, a prevedere l'invasione dell'Afghanistan, arguendo invece che
"poiché-loro-agiscono-così-per-il-petrolio",
il governo degli USA avrebbe invaso il Medio Oriente, e specialmente l'Iraq.


(Tuttavia se l'amministrazione degli USA in realtà "cerca petrolio", perché
non fa un accordo mutuamente vantaggioso con il governo Iracheno? I leaders
Iracheni concorrerebbero a queste condizioni con il Nuovo Impero Mondiale
nello spazio di due secondi, se vien fornita loro la possibilità. Loro hanno
esattamente interesse nullo a combattere contro l'Impero USA.Risulta chiaro
che sono gli USA a scegliere la lotta.)

Il 18 settembre, "Emperor's Clothes" ha pubblicato un articolo col quale
abbiamo iniziato a lavorare in modo adeguato sull'11 settembre. In questo
venivano fatte delle previsioni basate sulle nostre ipotesi.

Noi affermavamo che l'obiettivo centrale, cioè dominante, del Nuovo Impero
Mondiale era di accerchiare completamente la Russia con gli stati
filo-Imperialisti
e gradualmente - includendo l'uso di fasulle ribellioni e di attriti
militari
- ridurre la Russia e alcuni altri stati ex-Sovietici ad andare in pezzi,
a territori completamente impoveriti sotto dominio Imperiale.
Questo non risulta un obiettivo di fantasia, frutto di un ragionamento
malizioso.
Quelli che dirigono il Nuovo Impero Mondiale (centrato nell'amministrazione
USA) sono del tutto consapevoli che la Russia e la Cina sono verosimilmente
il più grande contrappeso al loro potere. Quindi per oltre un decennio
questi
sono stati pazienti nel collocare un cappio attorno al collo della Russia.

Come ha detto il gangster nel film "The Godfather,( Il Padrino)" niente
di personale. Sono solo affari!

Il nostro articolo portava il titolo "Why Washington Wants
Afghanistan.(Perché
Washington vuole l'Afghanistan)". Si trova a
http://emperors-clothes.com/analysis/afghan.htm

Da notare che questo articolo veniva pubblicato "prima" che gli USA
attaccassero
l'Afghanistan. Risulta duro da ricordare, ma all'inizio non era del tutto
chiaro che gli USA avessero pianificato l'attacco all'Afghanistan, o solo
all'Afghanistan.

Da notare che in quel periodo opinionisti e politici erano minacciosi che
gli USA si sarebbero lanciati a tutto spiano in una guerra  contro un gran
numero di stati. (4)

Da notare che i proponenti della teoria "Loro-fanno-questo-per-il-petrolio",
tutti, stavano dicendo che gli USA erano impazziti e stavano per attaccare
chicchessia sotto il sole, in particolar modo l'Iraq.

Quando noi abbiamo scritto che, nei fatti, gli USA stavano per concentrarsi
sull'Afghanistan, un po? di gente, in particolare quelli di "sinistra",
ci dissero che noi avevamo le allucinazioni. L'Afghanistan, ci dicevano,
cosa cercano gli USA con l'Afghanistan?

Da notare che noi eravamo nel giusto al 100%.


NOTE

Per la carta geografica dell'Asia Centrale vedi
http://www.sitara.com/central_asia_map.html

1) "Gli USA non vogliono abbandonare l'Asia Centrale? gli Asiatici Centrali
sono avvertiti!"
http://emperors-clothes.com/news/bbc1219.htm

2) Per il testo completo delle dichiarazioni di Fidel Castro sulla guerra
in Afghanistan, con altre osservazioni, vedere
http://www.embacuba.ca/Doc-e.htm#Nov2

(3) "Petroleum Economist", 11 febbraio 2002, Pg.12
"Analisi; indagine sugli oleodotti; la Russia va al mercato."
http://emperors-clothes.com/archive/pipe-tal.htm

4) "Perché Washington desidera l'Afghanistan," di Jared Israel, Rick Rozoff
& Nico Varkevisser; l'articolo analizza i piani geo-politici che stanno
dietro al potento inganno denominato "La Guerra al Terrorismo"
http://www.tenc.net/analysis/afghan.htm


L'URL per il presente articolo è
http://emperors-clothes.com/articles/jared/oil-1.htm

PARTE 2 - L'IMPERO NON SI TROVA IN AFGHANISTAN PER IL PETROLIO!
by Jared Israel


All'inizio la lista degli stati ai quali gli USA avevano promesso i
bombardamenti
("ricettacoli di terroristi") era limitata a Iraq, Iran, Cuba, Libia, Nord
Corea e Sudan. Come noi abbiamo fatto notare nel nostro articolo, non
esisteva
alcuna prova che uno di questi Stati avesse legami con Osama bin Laden.

Infatti era vero il contrario:
"... gli stati che hanno collaborato a creare i Talebani, addestrando e
finanziando le forze di Osama bin Laden, e che non hanno mai cessato di
fornire denaro ai Talebani - precisamente il Pakistan...l'Arabia Saudita
e gli Emirati Arabi Uniti, per non parlare degli stessi Stati Uniti - non
sono stati inseriti nella lista "Noi dobbiamo andare a colpire questi".
Invece, questi stati sono sollecitati come alleati del cuore nella Nuova
Guerra Mondiale contro il terrorismo."
- "Why Washington Wants Afghanistan" a
http://emperors-clothes.com/analysis/afghan.htm

Noi citiamo Donald Rumsfeld che, il 16 settembre, aumentava a 60 il numero
degli stati minacciati di attacco USA:
"Il Ministro della Difesa Donald Rumsfeld dichiara che gli USA si sarebbero
impegnati in uno sforzo "multi-direzionale" per bersagliare le
organizzazioni
terroristiche e gli oltre 60 stati sospettati di dare loro supporto.

"Gli Stati Uniti, così dichiarava Mr. Rumsfeld alla TV Americana, non hanno
scelta se non di perseguire i terroristi e gli stati che danno loro
rifugio."

- BBC News,  16 settembre -
http://lists.indymedia.org/mailman/public/imc-waterloo-stories/2001-Septembe
r/000215.html

Noi abbiamo fornito la seguente spiegazione:
[inizia l'estratto da 'WHY WASHINGTON WANTS AFGHANISTAN']

"Le minacce di bombardamenti su un terzo delle nazioni del mondo hanno
terrorizzato
molti popoli in ogni dove. Noi pensiamo che questa sia l'intenzione!
Tutto questo presenta una duplice funzione.

"Primo, questo significa che se Washington limita la sua azione aggressiva
principalmente nell'attaccare l'Afghanistan, il mondo tirerà un sospiro
di sollievo.
E noi pensiamo che Washington attaccherà soprattutto l'Afghanistan - per
primo. Altre immediate violazioni di sovranità, come l'uso forzato del
Pakistan,
avverranno come conseguenti azioni di supporto all'attacco sull'Afghanistan.
Può essere stata suscitata anche qualche situazione di terrore, come
un'intensificazione
dei bombardamenti sull'Iraq senza motivazione, come un diversivo. Ma il
principale e immediato obiettivo verrà focalizzato, noi pensiamo,
sull'Afghanistan.

"Secondo, questa tattica dello spavento (di sganciare bombe su tutti) ha
il significato di distogliere l'attenzione dalla reale strategia di
Washington,
molto più pericolosa che lo sganciamento di bombe su molti stati. Washington
brama rilevare l'Afghanistan in modo da velocizzare il completamento della
sua strategia di polverizzare le Repubbliche ex Sovietiche nella stessa
maniera con cui Washington ha mandato in frantumi l'ex Yugoslavia.
Questo procura all'umanità il più grave rischio di guerra nucleare. (4)

[fine dell'estratto da 'WHY WASHINGTON WANTS AFGHANISTAN' a
http://emperors-clothes.com/analysis/afghan.htm

Noi arguiamo che Washington voglia fare il tentativo di mettere insieme
gli elementi di tutte le varie sette fondamentaliste Islamiche in
Afghanistan
in un'unica forza sotto il suo controllo. Washington non tende a distruggere
i Talebani. Piuttosto, mira a trasformare l'Afghanistan in un "ufficio per
curatori fallimentari", dato che i Talebani si sono dimostrati incompetenti
e inaffidabili, e l'Impero necessita di muovere direttamente le forze NATO
nell'area, in modo da velocizzare l'accerchiamento della Russia:

"Questa è la nostra convinzione, e quella di molti osservatori della regione
in questione, che Washington abbia ordinato all'Arabia Saudita e al Pakistan
di foraggiare i Talebani, in modo che questi potessero fare il lavoro:
consolidare
il controllo sopra  l'Afghanistan, e da qui muovere per destabilizzare le
Repubbliche dell'Asia Centrale ex Sovietiche ai suoi confini. Ma i Talebani
hanno fallito. Non hanno sconfitto l'Alleanza del Nord sostenuta dalla
Russia.
Invece di sovvertire l'Asia Centrale in modo da favorire il business, si
sono soffermati ad abbattere statue di Buddha e a terrorizzare la gente
che non era in linea con la loro interpretazione dell'Islam
super-repressiva.
'Why Washington Wants Afghanistan." (4)

L'inefficenza dei Talebani è stata una delle ragioni che ha indotto
Washington
a muovere contro
l'Afghanistan. L'altra ragione è stata che la Russia aveva compiuto passi
in maniera indipendente che potevano sfidare il ruolo egemonico di
Washington:


"...Cina e Russia hanno sottoscritto un patto di mutua difesa. (5) E
malgrado
l'immensa pressione degli USA e dell'Europa, il Presidente Russo Putin ha
rifiutato di condannare il Presidente della Bielorussia Lukashenko che,
come l'incarcerato ma non piegato Presidente Yugoslavo Milosevic, mandava
appelli di opposizione alla NATO. (6)
Si è trattato di una serie sfavorevole di sviluppi che ha provocato
Washington
ad incrementare la sua fiducia  sulla sua tattica da sempre preferita: lo
spingersi, nell'azione politica, sino all'estremo rischio di guerra." (4)

Ecco che con l'invasione dell'Afghanistan, l'accerchiamento della Russia
si è notevolmente intensificato. Per esempio, la NATO ha sviluppato accordi
militari molto più stretti con le Repubbliche dell'Asia Centrale. Ora vi
sono "consiglieri" USA in Georgia, una Repubblica ex Sovietica sul fianco
strategico meridionale della Russia, il cui governo è ostile alla Russia.

Il leader Russo Vladimir Gorbachev - oh, dovete perdonarmi, io intendevo
Vladimir *Putin*! - ha usato la scusa di una supposta "lotta tutti uniti
contro il terrorismo" per isolare i patrioti Russi e fare più consistenti
concessioni a Washington.

La supposta guerra al terrorismo ha creato confusione in qualche patriota
in Russia, fornendo un ulteriore vantaggio all'Impero.

Vedendo che gli USA affermano di lottare il terrorismo Islamico, ed essendo
venuta a mancare l'organizzazione della gente comune per la difesa e la
rivendicazione delle conquiste sociali del periodo Sovietico, quelli che
si oppongono all'Impero giocano con la "soluzione" di allearsi con gli stati
Mussulmani Islamici fondamentalisti ed autoritari con l'illusione che in
questo modo si possa costruire una reale coalizione contro il Nuovo Impero
Mondiale.
Nei fatti, le forze Islamiche fondamentaliste ed autoritarie sono i nemici
mortali della gente comune, portando avanti le idee più retrive (come
l'oppressione
più brutale delle donne, l'odio violento contro gli ebrei, la tirannia
religiosa,
la glorificazione del terrorismo, e così via) e le più autoritarie
condizioni
di vita politica.
È molto meglio non avere alleati che avere alleati come questi.
Nei fatti, la sola base solida sulla quale costruire una possibile
opposizione
al Nuovo Impero Mondiale risulta la consapevolezza politica della gente
comune. Perciò il popolo che gioca il ruolo chiave nel mondo - proprio per
il luogo dove vive - sono i popoli dell'ex Unione Sovietica.

In ottobre noi abbiamo pubblicato un articolo che trattava del pericolo
che corrono quelli che vorrebbero resistere all'Impero adottando la
superficiale
strategia politica del "Il nemico del mio nemico è mio amico", che
vorrebbero
sostenere i fondamentalisti Islamici ( come la Jihad Islamica, Hammas, etc.)
e gli identicamente pericolosi regimi e movimenti autoritari Mussulmani
( come Saddam Hussein, Arafat), in quanto, in apparenza, l'Impero "mostra"
di opporsi a questi.

Questo articolo porta il titolo "Osama bin Laden, Terrorist Monster: Take
Two!' a
http://emperors-clothes.com/articles/jared/taketwo-a.htm

Ora, sfortunatamente osserviamo che alcuni nelle regioni ex Socialiste,
che noi dovremmo conoscere meglio, ed altri nel movimento pacifista
occidentale
stanno compiendo questo errore. Dovremo parlare di più su questa questione
in altri articoli.

E quanto ai Talebani, malgrado gli spietati bombardamenti sull'Afghanistan,
che hanno ammazzato così tanti civili, malgrado le foto di prigionieri a
Guantanamo rilasciate dall'esercito degli USA con lo scopo di mostrare con
quale durezza venivano repressi i Talebani, in realtà cosa è accaduto?
Il 19 ottobre abbiamo scritto:

"Cari amici, ci hanno spacciato una piccola ignobile guerra. I terroristi
non verranno eliminati. Questi verranno raggruppati in una forza più
efficace.
L'argomento di mantenere i "Talebani moderati" al governo è l'avviso
immediato.
I "Talebani moderati" sono quelli che fanno quello che gli USA dicono loro
di fare.
Washington ha in mente il piano di mettere insieme alcuni di questi moderati
con moderati muhajedeen (cioè sempre con terroristi) dell'Alleanza del Nord,
con l'intento di formare una struttura unificata di terroristi moderati,
secondo il modello dell'Esercito di Liberazione del Kosovo (KLA)." (12)

Questo avevamo previsto, che la maggior parte dei Talebani sarebbe stata
assorbita nei gruppi armati del nuovo Stato fantoccio Afghano. E guardate
quello che veniva pubblicato fin dal gennaio di questo anno:

"Migliaia di soldati ex Talebani sono stati reclutati nel nuovo esercito
dell'Afghanistan, e questi sono stati armati con fucili Russi AK47 e vestiti
con uniformi fornite dagli Stati Uniti. Alcuni soldati dell'ex roccaforte
del Mullah Mohammed Omar stimano che altrettanti 6.000 Talebani presto
entreranno
a far parte del nuovo esercito del Kandahar."
- Questo veniva pubblicato in origine dal Times di Londra a
http://www.thetimes.co.uk/article/0,,3-2002027355,00.html
Ma voi potete più facilmente avere accesso all'articolo a
http://www.tribuneindia.com/2002/20020118/world.htm#3


Le rivendicazioni degli USA di essere in lotta contro il fondamentalismo
Islamico in Afghanistan sono una farsa, come dimostrato dalla politica di
continuare a spedire libri di testo del fondamentalismo Islamico in quella
che è una regione tormentata.
Vedi a
http://www.emperors-clothes.com/articles/jared/jihad.htm

Quanto bene questo nuovo Stato fantoccio, fondato su un esercito che
raggruma
tutte le macabre fazioni dei fondamentalisti Islamici che Washington e
l'Arabia
Saudita hanno creato in Afghanistan e in Pakistan fin dal 1979, un esercito
che è più simile ad uno scavo archelogico, con i suoi vari strati
rappresentanti
i vari progetti da incubo dei giovanotti (n.d.tr.della CIA) di Langley,
Virginia, quanto bene questa espressione vivente dell'agonia che gli abili
progettisti di Bryzinsky hanno inflitto al popolo dell'Afghanistan, quanto
bene questo stato fantoccio e il suo esercito adempiranno sempre alla loro
funzione, questo rimane da essere visto.

Si legge nel Washington Post di una settimana fa che la CIA ha tentato di
assassinare Gulbuddin Hekmatyar:

"Dal punto di vista degli USA, Gulbuddin Hekmatyar è un furfante che merita
una morte violenta, sebbene egli sia diverso dai leaders di al-Qaida e dei
Talebani, in precedenza considerato obiettivo dell'esercito e della CIA
in Afghanistan.

"La CIA ha presentato il conto a Hekmatyar con un missile da uno dei suoi
aerei Predator telecomandati, lunedì vicino a Kabul, ma mancando il
bersaglio,
così hanno dichiarato degli ufficiali alla difesa. Il missile ha ammazzato
alcuni dei suoi seguaci.

"Gli ufficiali USA accusano Hekmatyar di preparare attacchi contro le truppe
Americane, offrendo ricompense per la loro morte e di cercare di
destabilizzare
il governo ad interim di Hamid Karzai confezionato dagli USA. Allo stesso
tempo gli ufficiali hanno ammesso che Hekmatyar, quando aveva l'incarico
di primo ministro dell'Afghanistan, ha limitato i legami con i Talebani,
ed è solo sospettato di collaborare con al-Qaida. Ma hanno anche dichiarato
che le sue attività anti USA fanno di lui un obiettivo più immediato
rispetto
ad altri ostili signori della guerra.

"'Posso assicurarvi che quando nel teatro di guerra andiamo contro singoli
individui, facciamo questo per impedire loro di arrecare danni mortali
all'America,'
così giovedì si esprimeva il Presidente Bush, interpellato intorno al
colpo."

- Associated Press Online *, venerdì, 10 maggio 2002
- Washington dateline * "La CIA fallisce nel tentativo di ammazzare un
signore
della guerra Afgano" * di John J.Lumpkin

"Andare contro singoli individui nel teatro di guerra."
Che grazioso modo dell'amicone Bush di affermare "di aver provato ad
assassinare
della gente."!

Per comprendere l'orribile ironia che sta dietro a tutto ciò, dovete sapere
che Gulbuddin Hekmatyar era il fanatico nelle cui tasche la CIA ha pompato
molti dei suoi miliardi di dollari, di denaro per il sangue Afghano, e che
era stato insediato come un "Primo Ministro", dopo il rovesciamento del
governo secolare Afghano.
Per approfondimenti andare a
http://emperors-clothes.com/docs/camps.htm#1

Ulteriori nuove informazioni ci riferiscono che il recente disaccordo era
avvenuto, per il fatto che Mr. Hekmatyar aveva provato ad ammazzare
Americani.


Forse egli aveva provato. O forse non lo aveva fatto.
Forse Hekmatyar aveva sentito che la CIA stava cercando di ammazzarlo e
nel tipico stile da gangster ha provato lui a farli fuori per primo.
O può essere che lui e i ragazzi della CIA cercassero di farsi fuori l'un
l'altro.
Forse "Uccidere" è la parola appropriata per descrivere come Washington
ha punito l' Afghanistan.

Forse era una Società per Azioni dell'Assassinio che aveva aperto una
sezione
in Afghanistan nel 1979, quando i mostruosi idioti della CIA a Langley,
Virginia avevano dato inizio al "tentativo di far cadere la Russia nella
trappola Afghana", nel processo con cui essi hanno trasformato un'antica
terra di un popolo meraviglioso in un inferno dei vivi.

E forse sull'ora di Washington termina questa ultima fase di questo incubo
omicida vecchio di 23 anni denominato"noi siamo qui per distruggere la
Russia",
forse è arrivato davvero il momento in cui il Nuovo Impero Mondiale
desidererà
veramente impegnarsi in Afghanistan solo per il petrolio.
-- Jared Israel

Per raggiungere la nostra lista e-mail andare a
http://emperors-clothes.com/f.htm
Potete consultare gli articoli che sono pubblicati da Emperor's Clothes.

NOTE

4) "Perché Washington desidera l'Afghanistan," di Jared Israel, Rick Rozoff
& Nico Varkevisser; l'articolo analizza i piani geo-politici che stanno
dietro al potento inganno denominato "La Guerra al Terrorismo" a
http://www.tenc.net/analysis/afghan.htm

* In Francese a
http://emperors-clothes.com/french/articles/pourquoi.htm
* In Tedesco a
http://emperors-clothes.com/german/articles/d-afghan-i.htm

5) Qual è l'Obiettivo che muove gli USA verso l'Asia Centrale?
Due nuovi documenti informativi che analizzano la Shanghai Cooperation
Organization
(SCO) che comprende la Russia, la Cina e le ex Repubbliche Sovietiche
dell'Asia
Centrale.
http://emperors-clothes.com/news/sco.htm

Per informazioni ulteriori sull'accerchiamento della Russia:

5a) L'Operazione Afghana consegna la Russia 'Accerchiata' dalla USA-NATO

di Sergey Ptichkin e Aleksey Chichkin
http://emperors-clothes.com/analysis/encircle.htm

5b) "Le Spinte dell'Esercito USA verso la Georgia Ex-Sovietica con la Scusa
della Lotta contro il Terrorismo",
di Rick Rozoff, può essere letto a
http://emperors-clothes.com/articles/rozoff/pushes.htm

6) "Perché la NATO sta decimando i Balcani e cerca di forzare Milosevic
ad arrendersi?"
di Jared Israel e Nico Varkevisser, può essere letto a
http://emperors-clothes.com/analysis/whyisn.htm

7) Osama Bin Laden è stato spinto sotto la direzione degli USA a creare
un movimento terrorista Islamista con lo scopo, in prima istanza, di
annientare
l'ex Unione Sovietica.
Vedere l'articolo veramente sorprendente dal 'Washington Post,' "Il sostegno
di Washington dei Terroristi Afghani: Una politica predeterminata" a
http://emperors-clothes.com/docs/anatomy.htm

8) "Osama bin Laden: Prodotto in USA," di Jared Israel.
Questo articolo include citazioni da un pezzo del 'New York Times' che
documenta
le vaste operazioni dedicate alla creazione del terrorismo Islamista. Può
essere consultato a
http://emperors-clothes.com/articles/jared/madein.htm

9) Per leggere l'articolo del 'New York Times' citato nel precedente
articolo
andare a
"I campi Afghani dei Talebani vengono costruiti dalla NATO," di Tim Weiner,

dal "New York Times" 24 agosto, 1998, a
http://emperors-clothes.com/docs/camps.htm

10) Uno degli usi più sorprendenti dei terroristi (sorprendente per il
contenuto
di ipocrisia che vi è implicato) è contro la Macedonia, il cui governo,
come quello di Mr. Putin, ha fatto ogni cosa per compiacere l'Impero
Americano.
La Macedonia sta per essere distrutta nonostante tutto -ed anche più
facilmente.

Vedere "Articoli che documentano l'attacco terroristico di Washington alla
Macedonia," a
http://emperors-clothes.com/mac/listm.htm

11) Riguardo alla supposta rottura di bin Laden con la CIA, vedere
"Lacune stupefacenti nella storia 'Washington odia bin Laden'" di Jared
Israel a
http://emperors-clothes.com/news/probestop-i.htm

12) "Campi di concentramento in Kosovo: l'Arcipelago dell'UCK". Può essere
letto a  http://emperors-clothes.com/news/reporter.htm