CHI PAGA I COSTI DELL'EFFETTO SERRA?

di Antonio Di Gennaro

Per molti di noi gli Stati uniti sono come un fratello grande e grosso,
cresciuto troppo in fretta, ma al quale non si sa fare a meno di ricorrere
quando c'è un lavoro che richiede coraggio e giovanile irruenza. Per due
volte l'Europa ha avuto bisogno di difendersi dal ricatto dell'autoritarismo
e del totalitarismo, e per due volte i giovani americani sono venuti a
rischiare la loro vita fuori dai propri confini, lontano da casa propria,
per aiutarci. Questo noi non riusciamo a dimenticarlo ed è per questa
ragione che oggi restiamo stupiti e interdetti di fronte al comportamento
della nuova amministrazione americana.
Alla Conferenza di Trieste del 3 marzo u.s. il Ministro Whitman dichiara
che il Presidente è seriamente preoccupato per l'effetto serra ed è
fermamente determinato a rispettare gli impegni assunti in campagna
elettorale per ridurre le emissioni di anidride carbonica, che sono
determinanti nella rarefazione dello strato di ozono presente
nell'atmosfera. Gli Stati Uniti, che sono il più grande inquinatore del
mondo, dichiarano, insomma, di volersi fare carico del problema e di essere
disposti a discutere dell'applicazione del protocollo approvato a Kyoto nel
1997 e non ancora ratificato dal Congresso.
Ebbene dodici giorni dopo, davanti al Senato degli Stati Uniti, il
presidente George W. Bush in persona dichiara di non essere affatto
intenzionato ad imporre la riduzione delle emissioni delle centrali
elettriche perché questo si ripercuoterebbe in un aumento dei prezzi. Come
dire: siamo quelli che inquinano l'atmosfera più di tutti e non abbiamo
nessuna intenzione di sopportarne i costi, gli altri che si arrangino.
Che al vertice della più grande democrazia del mondo ci sia un personaggio
che ha costruito la sua fortuna politica su centinaia di condanne a morte,
che nelle sue scelte politiche dipende a doppio filo dai petrolieri texani,
che contraddice con una tale disinvoltura le sue promesse elettorali ci
preoccupa moltissimo. Noi vogliamo rispettare gli Stati Uniti, e innanzi
tutto il Presidente che quel popolo ha democraticamente eletto, ma ci
stupisce e ci rattrista che questa presidenza abbia una così scarsa
attenzione per il futuro del nostro pianeta e contraddica così nettamente
quel ruolo di leadership mondiale che quel paese ha avuto sino ad oggi.
Le emissioni di CO2 sono un problema mondiale; non volersene occupare e
delegare ad altri vuol dire abdicare al proprio ruolo di leadership. Un
grande statista si giudica dalla capacità che ha di distinguere fra gli
interessi di parte e gli interessi del proprio paese. Da George W. Bush non
ci saremmo mai aspettati una tale miopia!

RIEPILOGO POLITICHE 2001 - POLITICHE 1996

N O R D

Camera Variaz.ni

a) Ulivo+R.C.+It.Valori Ulivo e all.ti 40.2 (+4,8)

43.5%

Dem.E. 1.5 = 45%

b) F.I. e A.ti 46.6 F.I. e All.ti 58.2 (-11.6)

Senato

a) Ulivo e all.ti 45.6 + Uivo e all.ti 40.2 (+7.4)

Dem. E. 2

b) F.I. e A.ti 42.2 F.I. e allti. 54.3 (-14.3)

l’ Ulivo vince le elezioni al Senato al Nord e perde in uguale perc.le alla

camera. Tonfo della destra rispetto al 96 (-14.3 e-11.6); Ulivo in netto progresso.

C E N T R O

Camera

a) Ulivo e all.ti 50.5 Ulivo e all.ti 51.9 (+1.2)

Dem.E. 1.6

b) F.I. e all.ti 45.1 F.I. e all.ti 44 (+1.1)

Senato

a) Ulivo e all.ti 53.6 Ulivo e all.ti 52.4 (+3.8)

Dem. Eu. 2.6

b) F.I. etc. 40.3 F.I. etc. 42.9 (-2.6)

Anche al Centro chi è andato meglio ? L’Ulivo precede di 7(odi 5.4 non considerando Dem. Europea) gli avversari alla Camera. Al Senato la distanza è abissale. Anche qui il C.S. v a meglio del ’96.

S U D

Camera

a) Ulivo etc. 42.6 Ulivo etc. 43.8 (+2.5)

Dem. Eu. 3.7=46.3

b) F.I. etc. 50 F.I. etc 52.1 (-2.)

Senato

a) Ulivo etc. 47.4 Ulivo 46.5 (+5.2)

Dem . Eu. 4.3=51.7

b) F.I. etc. 42.7 F.I. etc. 44.1(-1.4)

Anche al sud vince il centro destra? E’ vero che per comodità nel 2001 ho

abbinato per tutta Italia i dati dei satelliti (compresa Dem eu. che pur era nel c.in.nel 1996), ma dove sono gli Italiani per Berlusconi?+

Ve lo dicono i dati seguenti:

I S O L E

Camera

a) Ulivo etc. 36.3+5.7 Uivo etc. 38.4 (+3.8)

=42

b F.I. etc. 54.5 F.I. etc. 56.8 (-2.3)

Senato

a) Ulivo etc. 39.9+7.3 Ulivo etc. 43 (+4.2)

= 47.2

b) F.I. etc. 48.2 F.I. etc. 47.9 (+0.3)

Dove quindi la Dx strappa consensi fortissimi è la Sicilia. A parte che anche nelle Isole l’ex Ulivo del ’96 progredisce in percentuale paga un differenziale sugli avversari di 12.5 alla Camera e di 1% al senato.

Al Nord: Dx +1.6% alla Camera ; - 3.4 al Senato(!)

Al Centro Dx - 4.9 alla Camera; - 17.6 al Senato

Al Sud Dx + 3.7 alla Camera; -4.7 al Senato

Isole: Dx +12.5 alla camera;+1 al senato

CONCLUSIONI:

Il Centro Destra vince perché da solo il risultato della Camera in Sicilia ribalta tutti i risultati e in seguito alla frantumazione dell’ Ulivo. Berlusconi non è affatto nel cuore della maggioranza degli Ialiani. Anzi! Il sistema maggioritario non rappresenta proprio nulla!

E’ una forzatura ove si pensi che il 5% di RIFONDAZIONE ha generato 11 dep.ti

mentre andatevi a vedere cosa genera la stessa differenza tra due gruppi in termini maggioritari !