L’Italia: un paese alla deriva

di Monica Renna

La notizia trapela verso le quattro, le cinque del mattino, dopo l’esito dei primi instant-poll: Berlusconi torna al governo.

Una lunga notte, per alcuni eterna, quella del 13 maggio; per me brevissima.

Finisce in un lampo, l’ultima notte di libertà in questo paese. Libertà reale, non come etichetta. Libertà di pensare: senza la persuasione occulta dei media. Libertà di scegliere; senza il continuo martellamento pubblicitario. Libertà di esistere; senza omologarsi a un modello preconfezionato da chi ha il potere di farlo.

Ho visto i manifesti di forza italia, in queste ultime settimane, uno in particolare mi è parso significativo: una fila di giovani in divisa e in evidenza lo spot: L’ESERCITO DEGLI ITALIANI.

La mia memoria di ventottenne, che ha conosciuto il fascismo sui libri di scuola, ma soprattutto nel racconto di anziani e nonni che lo hanno vissuto in prima persona, vi ha scorso un’analogia sorprendente. Inquietante.

Che cosa succederà adesso?

Gli italiani che hanno votato per Berlusconi si aspettano più sicurezza, meno tasse e un passe-partout per l’Europa.

L’Europa ha già espresso in modo chiaro il proprio disappunto per una tale concentrazione di potere nelle mani di un solo, discutibile individuo , in passato indagato per varie e nebulose questioni . Tale situazione rappresenta un chiaro limite che porterà l’Italia a regredire, sul piano dello sviluppo europeo.

Come verrà garantita la sicurezza promessa nelle nostre città? Verranno forse riaperti i lager di detenzione degli stranieri che rubano per non morire di fame, o si punterà direttamente il fucile contro le navi che sbarcano e i clandestini giunti in Italia?

Non sarebbe più giusto affrontare il problema da uomini e attuare nuove politiche sociali come l’ultimo governo ha creato e si proponeva di portare avanti, in modo che clandestini, prostitute, stranieri e delinquenti per disperazione trovino il sostegno necessario per integrarsi con nella nostra cultura, divenirne parte attiva e collaborativa?

Veniamo all’argomento TASSE, che interessa la maggior parte dei nostri portafogli. Berlusconi promette che diminuiranno. Ora, chiunque abbia una minima cognizione in materia economica, e anche chi no, saprà che il denaro non è ancora in grado di autoriprodursi, ne’ di clonarsi. Se ci saranno meno tasse per alcuni, significa che occorrerà sborsare meno denaro perché lo stesso affluirà da altre fonti, e spontaneamente ci viene da domandarci: da quali altre tasche verranno presi questi soldi ?