Da: Alberto Lorenzini

la sinistra ha perso perchè già da molto tempo non è più la sinistra
>in fondo la risposta è semplice...
>amen

-----------------------------------

Da: alessandro borghese

Visto che per 50 anni siamo stati con togliatti, luongo berlinguer occhetto d'alema veltroni e compagni vari, non vedo quali maggiori danni possano fare rispetto a quelli già fatti, a meno che democrazia non significhi essere governati sempre e solo dagli stessi e che alternanza non significhi solo dei suddetti o eredi delfini o nipoti

---------------------------------

Da: Alpha2

Scusa, in genere non rispondo mai, ma con tutte ste domande sul perchè la
>sinistra ha perso e la destra ha vinto mi hanno un po' rotto.
>Perchè ha vinto la destra? perchè gli italiani l'hanno votata. E' chiara la
>risposta!
>perchè prednersela se Berlusconi festeggia la vittoria con i palloncini e in
>pompa magna? Allora che ne pensate degli americani?
>Anche a me non piace molto l'idea che la destra abbia vinto, e allora? che
>faccio? mi ammazzo? ammazzo lui?
>siamo ridicoli!
>preoccupiamoci invece di fare politica seria ognuno nelle proprie sezioni,
>ma seria, questo la sinistra non lo sa più fare, e ti dico che io nelle
>sezioni ci sono stata.
>
--------------------------

Da: Antonio di Gennaro

PER LUANA:

Cara LUANA ho letto il tuo intervento su NAMIR. Hai ragione ad avere poca fiducia in italiani e partiti italiani, ma non cadere in depressione. Una analisi vera del voto ci dice che Berlusconi nel Paese non è maggioranza , ma minoranza.

La verità assoluta é quando dici che a sinistra non si superano le beghe di partito. addirittura all' interno dei partiti (Vedi D'ALEMA-VELTRONI o PARISI-DI PIETRO). O un DI PIETRO dimentica come è arrivato in Senato!

Il fatto è che chi rompe ci rimette sempre. Perché poi? Per apparire come vedette al Maurizio costanzo Show? Bene ha fatto senza peli sulla lingua Nanni Moretti.

SINISTRA SVEGLIATI!

-----------------------------

Da: Antonio Longo Dorni

Secondo me "la destra" ha vinto perchè non c'è più la destra e la sinistra
>ha perso perchè continua ad ostinarsi a chiamarsi "sinistra"...insomma l'ha
>dimostrato la politica del centro-sinistra: le cose da fare sono quelle che
>proclamava il Cavaliere nel 1994...allora i paladini del sindacato mossero
>un presunto milione di persone...in piazza a protestare...quando ha scelto
>il volto giocondo e ulivista di Prodi e la saccenza del professor D'Alema
>..il centro sinistra ha fatto le stesse cose che qualche anno prima avevano
>scandalizzato il sindacato... peccato le abbia fatte tardi.
>
>Insomma la ricetta per una nazione "integrata" come l'Italia è una sola
>...cucinarla da destra o da sinistra è sempre la stessa: il centro-destra
>oggi sa farlo meglio perchè non mistifica come la sinistra.
>
>Il centro sinistra ha perso perchè ha personalizzato la campagna elettorale
>senza avere un personaggio con la stessa forza dell'antagonista e
>soprattutto gettando addosso accuse false e smentite dai fatti...
>
>Insomma la gente è stufa di sentire giudici al servizio della sinistra
>istruire processi che poi si concludono con assoluzioni, è stufa di sentirsi
>dire che Berlusconi lottizza l'informazione quando capisce che i quotidiani
>(che formano gli opinion leader) sono quasi tutti in mano alla
>sinistra...così le case editrici e le reti Rai...insomma è stufa dei falsi
>modelli della sinistra...è stufa di Cuba, della Cina...ha vissuto il 1989 e
>ha visto come i progetti della sinistra hanno ridotto l'ex Unione Sovietica.
>
>Sono stato recentemente in Slovacchia e siccome sono un ficcanaso che parla
>con tutti ho scambiato opinioni con un sacco di gente...e vi assicuro che
>non erano entusiasti del loro passato... insomma il comunismo è stata una
>sciagura e solo sentirne il vento lontano fa passare la voglia.
>
>L'alternativa non entusiasma ma è appunto "alternativa".
>
>I conti purtroppo si fanno con la calcolatrice, gli imprenditori, la realtà
>non con le ideologie, i proclami...restandosene chiusi tra pochi intimi...
>
>La sinistra europeista ha fatto una scuola "all'americana" senza esserne
>capace: vuole farci dimenticare la storia e il mondo classico quando abbiamo
>l'80% del patrimonio artistico mondiale...voleva distruggere la scuola
>elementare che l'Europa ci invidia (per fortuna non ha vinto ...almeno la
>riforma si fermerà...) ..
>
>La sinistra così europeista che a proposito del veto contro la scuola non
>statale (che qualcuno si ostina a chiamare privata...ma se svolge un ruolo
>pubblico...) è l'unica a non riconoscere il diritto alla libertà di
>insegnamento e istruzione... ormai riconosciuto in tutte le nazioni
>europee...
>con il risultato di spendere 10 mln a testa per studente, quando scuole non
>statali frequentate da figli di operai e famiglie che fanno anche gli
>straordinari per pagare due volte quello che è un loro sacrosanto diritto
>(riconosciuto anche dal Parlamento europeo..)..lottano per non morire...
>e non parliamo di esamifici ma di scuole serie spesso stimate sul territorie
>e frequentate anche dai figli della "sinistra".
>
>Insomma ha perso perchè non poteva vincere e si è coperta di ridicolo quando
>(...andate a vedere il sito di Rutelli...) a proposito della propria
>politica ambientale ha vantato come maggior risultato dell'Ulivo la
>reintroduzione della foca monaca!
>
>Ha perso perchè i giovani del Papa riempiono Roma di cori, festa e
>solidarietà mentre certi giovani della sinistra "pura" spaccano le vetrine,
>incendiano i cassonetti e disegnano la falce e il martello sulle auto in
>sosta.
>
>E' vero, sono una minoranza, ma sono quelli che "si vedono" e fanno notizia.
>Ha perso perchè il popolo di Seattle si comporta allo stesso modo di quelli,
>protesta ma non offre alternative...perchè non ci sono alternative...
>Bisogna studiare la storia, l'economia...altro che "la biblioteca"
>dell'ideologia...
>
>Scusa la provocazione ma per natura mi sento non allineato e mi va di
>ragionare da destra con chi è di sinistra e da sinistra con quelli di
>destra... naturalmente credendo in quello che dico.
>
>Il risultato è essere considerato dall'altra parte dagli uni e dagli altri,
>ma ti assicuro che non ne soffro!
>
----------------------------

Da: Associazione Risorse

Ciao Luana,
>io, come sai, ho perso come te.
>Credo che la sinistra abbia perso perche' con veltron i e Dalema non e'
>stata capace di operare con metodi di sinistra. ha perso perche' il popolo
>non ascolta le prediche di falsi predicatori come celentano etc...
>non possiamo lasciare la bandiera dei diritti civili alla desta di
>berlusca, non possiamo lasciare la lotta per la legalita' a dipietro.
>oggi stiamo dimostrando una grande inettitudine litigando su una data per il
>congresso ds e non badando ai veri temi politici da discuytere.
>paghiamo la scarsa attenzione ai piu' deboli e non siamo stati capaci di
>battere la burocrazia centralista che difatto blocca le buone leggi
>approvate.
>abbiamo dato i comuni in mano a sindaci che sono piu' dei podesta' che dei
>primi cittadini e lasciamo che dei burocrati ingoranti e corrotti
>amminsitrano al posto dei consigli comunali.
>Ciao e teniamoci in contatto per realizzare se possibile un a forma di
>resistenza contro la destra.
>Ciao.
>
----------------------------

Da: barni_

>Ciao Luana,
>grazie del messaggio.
>Ho letto i tuoi interventi sul forum di Repubblica e su Namir. Condivido.
>Torniamo in mano ai preti ? Mai !!!!
>Abbiamo perso, ma la vita non si ferma, la lotta nemmeno. Anzi, quella
>ricomincia.
>In uno dei tuoi primi messaggi dicevi di sentire nostalgia della piazza di
>sinistra.
>Anch'io.
>Beh, grazie al nano pelato tornera' ad essere quella di una volta.
>Arrivederci in piazza della Liberta', Luana
>Un abbraccio
>Carlo

------------------------

Da: CAPELLI MARCO

>Risposta : perche, in tutti i paesi democratici ( come in Francia o come in
>Inghilterra ), ogni tanto si cambia. Prima la Thatcher e poi Tony Blair, e
>poi, di nuovo la Thatcher.
>Perche' tanto - siamo tutti adulti vero? - chi comanda, fa porcherie e, se
>la gente ha un po' di cervello, la legislazione successiva viene trombato.
>Ed io, che ho sempre vissuto nell'Emilia rosso fuoco, posso testimoniare che
>anche la Sinistra, al potere, mangia, nepotizza, corrompe & rompe. Con
>l'unica differenza che, invece di obbligarti ad andare in Chiesa ed a
>salutare lo zio prete, ti mandano a distribuire volantini di propaganda e
>contano quante volte sei stato assente alla riunione di cellelula.
>Ciao

---------------------------

Da: Carlo Monari

>La risposta?
>La sinistra ha perso perchè ha un capo che compra scarpe da L. 1.500.000 al
>paio e vive (o ha vissuto) in un appartamento, comprato con i soldi dei
>lavoratori per poche lire al mese d'affitto, privando gli stessi lavoratori
>di un reddito che avrebbe consentito pensioni più degne.
>Ha perso perchè il suo segretario è fuggito come i topi da una nave in
>procinto di affondare aggrappandosi alla barca (cadreghino) del Comune di
>Roma che ora conquisterà con l'aiuto del famigerato Bertinotti.
>Ha perso perchè ha concesso al nemico del popolo Agnelli di ricavare
>miliardi di utili dall'azienda FIAT a spese dello Stato, quindi del popolo,
>in rottamazioni ricambiando con licenziamenti di migliaia di dipendenti,
>pagando loro, sempre con i soldi del popolo sottratti alle casse INPS, casse
>integrazione e
>prepensionamenti.
>Triste destino quello del popolo lavoratore, finanziare il capitale e poi
>fare la fame e andare in piazza a protestare, ma contro chi? Di quella
>sinistra che li ha sempre traditi?
>Ne vuoi ancora?
>Sarebbe soltanto questione di tempo, si potrebbe scrivere un romanzo intero
>di tanti altri perchè.
>Ciao.
>Carlo

----------------------------

Da: Cesare Ferrazza

>Non chiedermi scusa, io sono il maestro delle cazzate. Io amo le cazzate, ma
>devono essere veramente cazzate.
>E credo che questo sia lo strumento migliore per comunicarci tra di noi le
>cazzate.
>Conta il parere di chi canta canzonette o si spoglia in TV.
>Quanto conta il parere di un impiegato qualunque a 22 milioni l'anno?
>Io no rubo per onestà o perché non ne ho l'occasione. O peggio, per
>vigliaccheria?
>Perché se no mi fa paura il telecomando? Non tutti gli uomini sono umani.
>Bastie rincitrullite dal vino, i viaggi, l'aperitivo e la pubblicità.
>E quella stronza non mi ci sta.
>Ed il 68 non c'è mai stato, e mai ci sarà. Tutti in cerca di un posto nella
>nuova sinistra riformata dall'efficentismo capitalista.
>Sì perché la barca piace, e quanto, anche ai vecchi sessantottini.
>Sono pochi i santi.
>I santi sono pezzi unici.
>La massa, il popolo segue.
>E segue anche se il pane ormai lo ha, ed anche il companatico. Segue perché
>ha paura di perderlo. Segue perché ne vuole di più. E lecca il culo. La
>massa segue.
>L'unico valore della massa è la paura.
>Le puttane sono l'unica cosa che ci resta da amare. Il resto è noia e la
>loro sofferenza riscatta il nostro amore.
>E non esiste più la destra. Non esiste più la sinistra.
>Esiste solo chi ce la fa. E chi non ce la fa è carne da macello per chi
>cel'ha fatta o cerca di farcela.
>Carne da macello per saziare il potere politico.
>Sotto i baffi quel risolino sarcastico (di te non me ne frega un cazzo)
>CAZZATE!
>E la borsa è un gioco per pochi fatto puntando i soldi di molti.
>La borsa non crea lavoro, non crea prodotti, non crea soddisfazione.
>Ma c'è ancora qualcuno che cerca soddisfazione per ciò che fa?
>Sai che me ne frega. Quanto mi dai?
>Eccoci. Tutte puttane. Ma c'è qualcuno che viene con noi?
>No, la nostra generazione non è stata sconfitta.
>La nostra generazione si è adattata, venduta.
>Ha combattuto contro il conformismo, il perbenismo, il nozionismo, la
>patria, la famiglia, la scuola, la guerra.
>E ci è riuscita. Ha vinto, E' arrivata al potere e si è venduta.
>Si è venduta e basta.
>Solo per soldi.
>Magari fosse stata veramente battuta!
>Non per nulla sarebbero allora morte le migliori menti della nostra
>generazione.
>Siamo rimasti solo noi.
>La natura salva i mediocri.
>
>Cesare
----------------------------------

Da: Davide Bertok

ELEZIONI POLITICHE - MAGGIO 2001: HA PERSO LA GENTE

La destra delle privatizzazioni, la destra dei licenziamenti, la
destra che fa della sanità e dell'istruzione un privilegio per ricchi,
la destra che difende i ricchi, la destra che discrimina. La sinistra
dei lager di stato dove vengono segregati immigrati pur non avendo
commesso nessun reato (legge Turco-Napolitano) colpevoli
soltanto di
cercare un luogo dove vivere dignitosamente. La sinistra che
tradisce
e privatizza. La sinistra che riduce il numero seggi per l'esercizio
del voto solo per tagliare le spese elettorali creando così disagi
alle persone che vogliono andare a votare con file interminabili. La
sinistra che ha trasformato il ministero della difesa nel "ministero
della guerra", proprio del ventennio fascista, divenendo
corresponsabili ai massacri di inermi civili nei Balcani. La sinistra
che ha da vergognarsi per l'art. 23 della legge n°134 del 29 marzo
2001 (il parlamento abrogando l'art.10 della legge 533/73, ha
abolito
la gratuità delle cause di lavoro e previdenza, cancellando una
fondamentale conquista del movimento operaio). Per decenni
milioni di
lavoratori, pensionati e portatori di handicap hanno potuto ricorrere
gratuitamente per ottenere il riconoscimento dei propri diritti
quando
venivano licenziati senza giusta causa, lavoravano in nero o veniva
negata loro la pensione. Pertanto dal luglio 2002 grazie
all'approvazione di questa norma, che ha avuto il voto favorevole di
tutte le forze politiche, le vertenze di lavoro e le cause
previdenziali equiparate a quelle civili costeranno milioni !

Insomma destra sfruttatrice o sinistra traditrice che sia, gli
interessi che vengono difesi sono soltanto quelli delle Banche e dei

più forti. Per tutti questi motivi e molti altri in più, noi del
Partito Umanista invitiamo la gente a farsi carico del proprio
destino
e del destino di chi ci sta vicino costruendo questo partito che
prende forza dalla base e che mette come valore più alto la difesa
dei
DIRITTI UMANI. INVITIAMO LA GENTE A FAR VEDERE A
QUESTI IPOCRITI CHE
NON LI VOGLIAMO E NON GLI CREDIAMO PIÙ VOTANDO E
FACENDO VOTARE ALLE
PROSSIME ELEZIONI COMUNALI E ALLE PROSSIME ELEZIONI
CIRCOSCRIZIONALI
DEL 10 GIUGNO PARTITO UMANISTA.

DINO MANCARELLA
CANDIDATO CONSIGLIERE COMUNALE E CIRCOSCRIZIONE IV

E VII

---------------------------------------

From: Raffaello Minimi

>
>> Carissimi Luana, e voi tutti di artenamir,
>> circa le elezioni, faccio mie e diffondo queste considerazioni che mi sono
>> giunte dalla rete
>> CIAO
>> Lello
>> PS
>> NON HO VOTATO RUTELLI

1) TANTO RUMOR PER NULLA!
>> Faccio mie e diffondo le considerazioni del mio amico Peppe. Mi permetto
>> solo di far notare un particolare: la politica di attacco allo stato
>sociale
>> è iniziata con il primo governo Amato del 1992. Da allora tutti gli
>> esecutivi successivi, siano essi di "sinistra" che di "destra", in questo
>> campo sono stati indistinguibili. Quella dell'abolizione dei tickets è
>stata
>> una tipica mossa elettorale, volta a far bella figura ed a metter in
>> difficoltà i governi successivi. Intanto tale provvedimento è stato
>varato
>> (su, onore al merito ed a ciascuno il suo, del resto se qualche cosa
>andava
>> storta avrebbe fatto da capro espiatorio, spinta di Bertinotti), proprio
>> perchè già si sapeva che le possibilità di farcela erano ben scarse.
>> Data: Mon, 14 May 2001 19:35:26 +0200
>> Da: "Giuseppe Nuzzo" <>
>> Oggetto: La tirannia dello Status Quo
>>
>> A risultato elettorale acclarato, tutti pensano, una parte lo spera,
>l'altra
>> lo teme che siamo davanti ad una svolta epocale, le cose cambieranno
>> radicalmente. A seconda degli schieramenti di appartenenza siamo alla
>> rinascita della Ns nazione o alla fine della democrazia. Comunque ci si
>> aspetta che le cose cambino!
>> Io non ne sono così convinto. Ero giovene studente universitario, quando
>> seguivo con un certo interesse le vicende della amministrazione Reagan
>negli
>> USA. Ebbene, proprio a metà degli anni ottanta, Milton Friedman, premio
>> Nobel per l'economia, pubblicò un interessante saggio a cui ho rubato il
>> titolo di questo mio intervento.
>> Friedman sostiene che, generalmente, tutti i progetti di riforma da un
>lato
>> non riescono a coaugulare il consenso della maggoranza della popolazione
>> che da tale riforma sarebbe beneficiata, dall'altro riesce a coalizzare
>gli
>> interessi lesi fino ad annullare del tutto gli effetti della riforma.
>> E questo al di la della consistenza numerica del gruppo o della lobby
>> minacciata. Questi, infatti in quanto "gruppo concentrato" hanno reazioni
>> che si manifestano "in modo rapido e vistoso", mentre le reazioni di "un
>> gruppo diffuso" sono in genere "di poco conto e dilazionate nel tempo".
>> Appunto "La tirannia dello status quo" per mantenere il quale, secondo
>> l'economista americano, si crea una convergenza di interessi tra 3 gruppi:
>> 1.Coloro i cui benefici vengono minacciati dalle nuove norme che si
>vogliono
>> introdurre;
>> 2. La burocrazia che era stata creata per applicare le norme che ora si
>> vogliono modificare (e per dirtetta conseguenza sindacati e corporazioni
>> comunque intese);
>> 3. Le forze politiche per le quali i gruppi colpiti rappresentano
>serbatoi
>> di voti.
>> Persino in un Paese con un esecutivo forte come gli Stati Uniti, il
>> Presidente può contare solo sui primi 90 giorni del suo primo mandato
>> quadriennale per poter far passare alcune riforme. A condizione, però di
>> non averle troppo strombazzate e, quindi, di sfruttare l'elemento sorpresa
>:
>> accadde con i due Roosevelt, è accaduto con Reagan; in Europa ce l'ha
>fatta
>> Mitterrand con le prime nazionalizzazioni.. Questo senza entrare nel
>merito
>> delle singole iniziative.
>> Nel caso di Berlusconi e del Polo delle Libertà, le riforme sono state fin
>> troppo strombazzate e, come ha affermato pure il Wall Street Journal
>> rappresentano "una minaccia allo status quo in Italia" (non una minaccia
>> alla democrazia come qualche foglio politically correct ha
>fraudolentemente
>> riportato).
>> Le forze che difendono il potere centralizzato dello stato
>> (socialdemocratici, ex-comunisti, neo-comunisti e comunisti e basta-che,
>del
>> resto, LENIN DIXIT, altro non sono se Non un'ennesima razza di
>> socialdemocratici-) hanno già minacciato ed organizzato la reazione.
>> Ricordate il minaccioso sermone prenatalizio di Eugenio Scalfari che
>> minacciava la discesa in piazza dei giovani dei centri sociali a difesa
>> degli interessi minacciati dal Polo? La CGIL ha già organizzato da tempo
>> uno sciopero per il 18 maggio a cui dare una impronta a seconda del
>> risultato elettorale, ed ha già preaanunciato un "autunno caldo". E lo
>> stesso leader della Sinistra, prima ha promesso che col suo eventuale
>> governi "non ci saranno scioperi" e poi ha velatamente minacciato
>Berlusconi
>> che "fa programmi come se dirigesse una azienda, deve fare i conti con
>> Regioni, Province e Comuni"....e Circoscrizioni dico io. In un Paese dove
>la
>> precisa applicazione delle leggi porterebbe alla paralisi di tutte le
>> funzioni pubbliche, e dove tutti gli apparati di potere sono stati
>> opportunamente "okkupati", sarà fin troppo facile ingessare la situazione
>> impedendo di fatto ogni serio cambiamento.
>> Non vi illudete simpatizzanti del Polo, non temete popolo de "La
>> Repubblica".. cambierà poco o nulla...purtroppo!.
>> CIAO a tutti.
>> Peppe
>> 2) LA SINISTR *NON*HA PIù BASE SOCIALE
>> Sottopongo alla VOSTRA cortese attenzione questo altro testo che
>> completa le tesi di Peppe. L'unico appunto che faccio a Valerio e che
>> trascura un particolare. Ciò che manca tanto al Polo quanto all'Ulivo è
>una
>> FEDE,un IDEALE. La Lega lo aveva (l'indipendentismo). Rifondazione, a mio
>> parere SATANICO, ma lo ha.
>> >Cari amici,
>>
>> vidico la mia sull'esito elettorale. Vi avverto subito che non sarò breve.
>>
>> Una vittoria politica rilevante non nasce mai nel puro terreno
>> istituzionale. E' invece il frutto di una trasformazione che si produce a
>> monte, e cioè nella società. Berlusconi, in tutti questi anni, ha
>costruito
>> un "contropotere" diffuso fondato essenzialmente sul predominio nel campo
>> televisivo, ma anche sulle altre articolazioni del suo impero finanziario.
>> Il segno di questo dominio delle coscienze, che è poi anche dominio
>> materiale, "egemonia", lo si è visto ben prima dei risultati politici: per
>> esempio nel fallimento del referendum che avrebbe dovuto eliminare gli
>spot
>> dai film proiettati in tv. C'era gente - e tanta - che credeva in serio
>> pericolo Canale 5 e Italia 1, le Veline e Gerri Scotti, Raimondo Vianello
>e
>> Maurizio Costanzo, i Puffi e il tenente Colombo . Tutti elementi divenuti
>> essenziali per il suo
>> immaginario. Senza contare i tanti intellettuali passati armi e bagagli al
>> seguito del Cavaliere, magari in posizioni di dissidenza "interna", e
>capaci
>> di esercitare, dai giornali e da altri mezzi di comunicazione,
>un'influenza
>> reale su larghi settori di opinione pubblica.
>> Tutto questo, però, ha un radicamento economico-sociale ben concreto. Il
>> Cavaliere, meglio di ogni altro, ha afferrato l'importanza dell'economia
>> "immateriale" collegata all'ascesa del capitale finanziario e della
>> comunicazione quale merce determinante. Ha fatto proprio il principio, che
>> qualcuno ricorderà, enunciato da Michael Douglas in "Wall Street": il
>potere
>> sta nell'informazione. La sua mania dei sondaggi farà sorridere, ma è
>stata
>> tra i fondamenti della sua scalata. Informazione però agita su due fronti:
>> da un lato individuare i gusti del pubblico, dall'altro orientarli. Ma non
>> un pubblico qualsiasi, bensì socialmente ben determinato: quei ceti medi
>> che, raggiunto un loro livello di "coscienza di classe", fecero la fortuna
>> di Margaret Thatcher. E capaci, come ogni aggregato dotato di coscienza di
>> classe, di egemonizzare ceti contigui allineandoli in una battaglia
>comune.
>> Proprio per questo Berlusconi rimane indigesto alla cosiddetta "grande
>> finanza" (da cui gli attacchi del Financial Times e del Wall Street
>> Journal). Quest'ultima non ha mai gradito troppo l'attenzione per i ceti
>> medi, preferendo considerare se stessa come una specie di nuova
>> aristocrazia. Osteggiarono fino in fondo Margaret Thatcher, così come i
>> grandi banchieri dell'Unione Europea osteggeranno Berlusconi finché
>> potranno.
>> Ma Berlusconi è terribilmente forte, perché ha un preciso ceto sociale di
>> riferimento e un'egemonia culturale modellata su di esso.
>>
>> A suo tempo, anche la Lega era fortissima. Il suo riferimento sociale era
>> parzialmente diverso: ceti medi sì, ma in prevalenza legati al mondo
>> produttivo artigianale e semiartigianale. E con una localizzazione
>economica
>> precisa: quelle aree del Settentrione in cui un tessuto fittissimo di
>> piccole aziende, grazie alla svalutazione della lira, aveva rapporti
>> privilegiati con le industrie d'oltreconfine (Germania e Austria
>> soprattutto), che riforniva di parti di ricambio, di prodotti
>complementari,
>> di beni accessori. Il livello di ricchezza raggiunto in queste aree
>portava
>> i soggetti interessati a guardare essenzialmente in direzione dei loro
>> partners, e a vivere con insofferenza il vincolo burocratico col governo
>> centrale italiano.
>> Finché questo tessuto rimase compatto, la Lega ne interpretò a perfezione
>le
>> istanze. Con la nascita però dell'Euro (che la Lega contrastò, ma non
>come
>> avrebbe dovuto. In Italia, del resto, nessuno, nè Rauti nè Bertinotti
>> mossero un dito più di tanto), la compattezza venne meno: i vantaggi della
>> svalutazione non
>> esistevano più, e vi furono accenni di vera crisi (risolti ricorrendo agli
>> aiuti del governo di Roma). A quel punto, l'ideologia della Lega si sfaldò
>> di colpo, come si sfaldò la sua base sociale, non più attratta dalle aree
>> economiche confinanti (divenute anzi rivali). Da quel momento Bossi
>annaspò,
>> scoprendo di volta in volta il neopaganesimo pseudo-celtizzante, il
>> secessionismo, e così via, e perdendo per strada quasi tutto il
>> suo gruppo dirigente. Il fatto è che un referente non lo aveva più, a meno
>> di non considerare tali i giocatori di biliardo dei bar di paese. La
>> sconfitta attuale è il coronamento di quella parabola discendente. La
>> vecchia base sociale della Lega oggi guarda con molto maggiore interesse a
>> quella di Berlusconi, che reputa (saranno i fatti a dirci se a ragione o a
>> torto) possa garantirle prosperità economica molto meglio
>> di quanto possa fare una presunta autonomia orientata oltralpe. E' stata
>> questa consapevolezza a spingere Bossi ad allearsi al Polo. Scelta
>> inevitabile ma anche suicida.
>>
>> L'altro partito che ha un referente sociale molto bene individuato è
>> Rifondazione Comunista. Inutile dire quale sia: l'area del lavoro
>> dipendente, e anzitutto quello di fabbrica. Rifondazione si è messa al suo
>> servizio con estrema coerenza, e in larga misura ne è stata premiata. Però
>> la solidità stessa del piedistallo ostacola le possibilità espansive del
>> PRC: il "proletariato" strettamente inteso, in Italia, oggi è minoranza, e
>> soprattutto manca di capacità egemoniche, essendo da almeno una
>generazione
>> costretto alla difensiva (quale che sia il governo in carica).
>> Ciò non significa che le classi subalterne siano sparite: tutt'altro.
>> Semplicemente sono state rimodellate, sia per motivi di convenienza
>> economica, sia per renderle innocue. Soprattutto, dopo il decentramento
>> produttivo dei primi anni Ottanta (che trasferiva segmenti di produzione
>> dalle grandi fabbriche alle piccole imprese), la spinta principale è stata
>> di trasformare il lavoro dipendente in lavoro autonomo. Lavorazioni che si
>> eseguivano nelle fabbriche sono state sminuzzate e trasferite ad agenzie,
>> microimprese, piccole unità produttive, legate ai gruppi industriali da
>> rapporti di committenza modificabili e revocabili in ogni momento. Chi
>> lavora come dipendente di una di queste microunità il più delle volte è a
>> sua volta legato al proprietario da un rapporto di lavoro autonomo, che lo
>> fa figurare come "collaboratore" e prestatore di servizi professionali. In
>> effetti, ormai tutto è divenuto un "servizio", e l'emergere
>> dell'informatica, della comunicazione, della finanza ha allargato a
>macchia
>> d'olio tali forme di collaborazione.
>> In realtà non si tratta di vero lavoro autonomo, bensì di lavoro
>subordinato
>> appena appena mascherato. Solo che chi è inserito in questo reticolo di
>> false autonomie stenta ad accorgersene. Al massimo vive la propria
>> condizione con un oscuro senso di disagio, quando non giunge a
>interpretarla
>> addirittura come una forma di "libertà" (questo è tipico dei più giovani).
>> Non si accorge che si tratta dell'inverso, e che il fatto di vedere un
>> padrone quasi al suo livello ne nasconde altri, vincolati da tutta una
>scala
>> di precariato. Ciò che mancano sono i diritti, sostituiti da trattative
>> individuali e da premi e punizioni elargiti in clima di totale arbitrio.
>> Le classi subalterne, dunque, esistono ancora, però prive di coscienza di
>> classe.
>> Chi una base sociale non ce l'ha proprio è l'Ulivo, in tutte le sue
>> componenti, DS inclusi (forse soprattutto loro). Come potrebbe averla,
>> quando pretende di avere per
>> interlocutori, nello stesso tempo, lavoratori dipendenti, piccola e media
>> impresa,
>> grande impresa e settori tra i più forti del capitale finanziario? Invece
>di
>> opporsi ai fenomeni di dispersione produttiva li ha agevolati come ha
>> potuto; invece di sviluppare
>> coscienza di classe, ha adottato, quale dottrina ufficiale, una sorta di
>> "liberismo umanitario" che è una contraddizione in termini; ha addossato
>> il tanto vantato "risanamento" (più che altro, oltre tutto, "virtuale",
>sono
>> reali solo i disagi) del debito ai ceti più deboli; ha scontentato
>> grande padronato e capitale finanziario, che cercava di sedurre, con
>> privatizzazioni parziali e favori ai gruppi amici (la cui fedeltà si è poi
>> misurata nel comportamento di Agnellli).
>> Non esiste classe sociale che l'Ulivo non sia riuscito a scontentare,
>> incapace di capire che, per essere radicati nel sociale, qualche scelta di
>> campo bisogna pur farla. La sua ala sinistra, poi, ne ha combinate di
>tutti
>> i colori: dall'introduzione dell'imperialismo (leggi "intervento
>> umanitario") nella propria dottrina all'esaltazione della flessibilità
>> quando attorno non c'è che flessibilità, dallo smantellamento delle
>proprie
>> articolazioni territoriali alla rinuncia ad avere un proprio organo di
>> stampa (fatto resuscitare giusto sotto le elezioni e affidato al primo
>> venuto). Per non parlare di una riforma della scuola in senso privatistico
>e
>> "americano" che ha fatto esplodere studenti e insegnanti, della minaccia
>di
>> chiudere gli ospedali minori e decentrati (con grande gioia del personale
>> sanitario e dei pazienti più anziani), dell'affidamento ai privati di
>> settori di valore strategico come i trasporti e le comunicazioni (per la
>> felicità degli operatori: dai ferrovieri, agli assistenti di volo, agli
>> impiegati minacciati di licenziamento). E' riuscito persino a scontrarsi
>con
>> i sindacati - tutti, CGIL inclusa.
>> In pratica l'Ulivo ha smantellato con pervicacia, pezzo per pezzo, tutta
>la
>> propria base sociale in nome della politica astratta. Si è ridotto a dire,
>a
>> un interlocutore generico: guardate che Berlusconi farà peggio di me. Ma
>> Berlusconi il referente sociale ce l'ha, e ben concreto, come ce l'aveva
>> Margaret Thatcher e come ce l'ha Aznar. Farà gli interessi di quel
>> referente, e forse riuscirà persino a rimodellare a suo favore le
>> istituzioni, visto che ha già disegnato quella che i politologi chiamano
>la
>> "costituzione materiale".
>> Dov'è il referente dell'Ulivo? Dov'è il suo contropotere a livello di
>> società? In chi spera: negli operai, nei banchieri, nei disoccupati, nei
>> precari?
>> Ciao!
>>

-------------------------------

Dipartimento Stampa e Comunicazione di DP




ANALISI E PROSPETTIVE DOPO
IL VOTO DEL 13 MAGGIO 2001



Titolo provocatorio nella sua ritualità e un po' ingenuo soprattutto in
presenza di una vittoria truffaldina (come prevede questa legge elettorale
insieme a brogli ovunque dimostrabili) di una destra arrogante ed
inconcludente, totalmente asservita alla parte più reazionaria e "mafiosa"
del globo e per questo indubbiamente eversiva.

Il Capitale internazionale e la grande finanza stanno lavorando seriamente
per far avanzare minaccioso nel pianeta il vento di destra dopo aver
utilizzato a piene mani "sinistre" supine e "normalizzanti". Siamo, dunque,
davanti ai nostri stessi limiti ideali, costituzionali, sociali mentre vanno
in frantumi società intere intese come comunità e, nel nostro caso, quella
Repubblica antifascista fondata sul lavoro. I termini destra e sinistra (o
meglio: centrodestra o centrosinistra) sono insignificanti e non precisano
esattamente la realtà misurabile in un potere oppressivo capitalistico che
gestisce la propria crisi dentro nuovi processi di globalizzazione e
recessione e i rappresentanti della classe e dei suoi alleati organici
(vecchi e nuovi) che non riescono ad uscire dalla propria crisi confondendo
tattica con strategia, lotte immediate con scopo finale, struttura con
sovrastruttura e realizzando unicamente un conflitto auspicato dalle stesse
classi dominanti.

Per esempio, in Italia, il PRC
- Ha difficoltà ad aggregare la sinistra critica, antagonista e
rivoluzionaria attorno ad un autonomo programma e progetto
- Realizza un patto di non belligeranza alle elezioni politiche per la
Camera dei Deputati e - contraddittoriamente - compromette le sorti della
democrazia al Senato.

Perchè il PRC poi, con altrettanta tranquillità, spacca una federazione
(quella romana) per mantenere in vita il governo Rutelli nella Capitale, si
confonde con la giunta Falcomatà (in odore di comitati di affari e lobbies
varie) a Reggio Calabria e lo stesso fa con Rosa Russo Iervolino a Napoli, a
Milano, a Roma ed ovunque?

Il PRC era al governo di Roma quando si smantellavano campi rom o si
privatizzavano scuole, servizi, ACEA, Centrale del Latte, trasporti e via
elencando.

Non rimproveriamo, come altri, il PRC per una scelta autonoma al Senato ma,
al contrario, pensiamo che debba attivarsi concretamente per una Consulta
della sinistra antagonista e di classe che inventi un terzo polo per
resistere oggi, per andare oltre il mero conflitto, per percorrere strade
anche nuove verso la trasformazione della società (per quanto lontana)
precisando l'essere comunisti oggi e quale fine ci si propone. ripartendo,
unitariamente, dal basso.

Perché il PRC non si pone davvero come riferimento di un'unità dei soggetti
che intendono battersi per mutare lo stato di cose presente chiarendo che
non dobbiamo essere traghettati (vedi PdCI, Comunisti Unitari) dentro la
grande famiglia del capitalismo dal volto umano?

La sinistra italiana non ha un piano chiaro ed è priva, nel suo insieme, di
prospettiva e di "antenne". Ora l'Italia ha un governo "nuovo" sostenuto da
un capitalismo legale ed illegale, auspicato dai grandi interessi del Fondo
Monetario Internazionale, della Finanza internazionale e dall'imperialismo
USA.

Un governo erede della vecchia egemonia democristiana e della parte più
retriva della Chiesa con una presenza non indifferente della destra
neofascista e di giullari razzisti e pericolosi.

La sinistra esce dimezzata da questa competizione elettorale e lo stesso PRC
dimezza quasi ovunque il suo elettorato a vantaggio né della sinistra
alternativa che si affaccia sulla scena politica né del centrosinistra.

La militanza è, non solo, in crisi ma sempre di più calpestata.

Bisogna riflettere seriamente sulla grande perdita di consensi, l'ulteriore
frammentazione della sinistra, il distacco delle masse dalla politica e
dalle stesse istituzioni e la mancanza di un progetto credibile da rendere
visibile ricominciando:
dai quartieri
dalle scuole
dai posti di lavoro
dai luoghi culturali
o della disgregazione sociale ecc. senza distaccarsi da quanto avviene oltre
il proprio cortile di casa.



alla " RAZZA PADRONA"


contrapponiamo una vera UNITA' da cementare attraverso lotte e proposte
chiare per l'alternativa.

Rilanciamo nel Paese la difesa dello stato sociale, portiamo avanti una
nuova tappa della rivoluzione democratica ed antifascista, difendiamo
diritti, cerchiamo di conquistare le 35 ore a parità di salario, lavoriamo
per la riforma dello Stato, contrastiamo la nuova militarizzazione in atto e
la vera criminalità, schieriamoci apertamente e con modestia al fianco di
donne e uomini per il lavoro, contro lo Stato del profitto e il Welfare dei
miserabili, per lo sviluppo delle nostre risorse e un nuovo modello di
sviluppo, per l'ambiente e facciamolo oltre il cretinismo parlamentare e
quello antiparlamentare.

Uniamoci davvero senza furbizie e con lealtà!

Uniamoci ora: In piena organizzazione mondiale delle disuguaglianze, in un
Paese in cui il grande serbatoio di voti democristiani è andato a destra,
dove la massa è sempre di più massa e sempre di più trasformista ed
opportunista (COME GRAN PARTE DEL CETO POLITICO), dove l'informazione è il
grande quarto potere e la concentrazione di ogni cosa è maggiormente nelle
mani di pochi.

L'unica rivoluzione compiuta quasi totalmente in Italia è quella autoritaria
ed il distacco tra popolo e politica è sempre più incolmabile.

Del resto i tentativi di imposizioni autoritarie non sono nuovi: la legge
truffa del 53 poi valorizzata e sostenuta con forza dal centrosinistra, le
scelte di Scelba e Tambroni negli anni sessanta, il tentato golpe di De
Lorenzo, lo stragismo di Stato che prese avvio in maniera eclatante dai
fatti del 69 a Milano e che si ripropone oggi in forme più cialtronesche, la
realizzazione del piano di Licio Gelli e della massoneria infame ora
incarnata dai nuovi poteri che si vanno delineando dopo il 13 maggio 2001
esaltando il rapporto ormai consolidato tra Politica ed Affari.

Tangentopoli non ha rappresentato nessuna rivoluzione e neppure la
condizione per la nascita di una "seconda" Repubblica ma al contrario è la
dimostrazione del vuoto della politica, dei disastri causati dal
decisionismo craxiano, dell'esigenza da parte dei possessori dei mezzi di
produzione e della finanza di appropriarsi direttamente dello Stato, della
soppressione - non solo delle speranze ed i sogni del 68 - ma di ciò che
quella stagione aveva individuato:


la crisi
sociale
economica
strutturale


sconfitti allora
sconfitti oggi

LA NOSTRA E' UNA DEMOCRAZIA BLOCCATA
L'UNICA VITTORIA
LA CONTRORIVOLUZIONE


Anche per questo DP, senza cercare voti, si è presentata in molte città alle
elezioni amministrative (nonostante alcune forze - che si richiamano
all'antagonismo - si siano apparentate con l'Ulivo).
Ci riempie di entusiasmo aver tirato su la testa. Scoprire che liste
alternative in una piccola circoscrizione della città di Roma (XIX) prendono
1.800 voti, in un'altra (V) oltre 800 e con i simboli di DP decine in tutte
le circoscrizione (600 in VIII, oltre 300 in XIII o in VII) fino ad essere
determinanti nei ballottaggi e, ancora, centinaia e centinaia e centinaia di
voti nella Capitale, a Reggio Calabria e a Napoli insieme ai Cobas per il
Comunismo, è motivo per proseguire nelle battaglie. Altrettanto
significativo il lavoro ed il risultato della Confederazione dei Comunisti
in Toscana.

Ci entusiasma tanto più che organi di partito come "il manifesto" o
"Liberazione" e la grande stampa - oltre quella piccolo-borghese - ci
abbiano ignorato, oscurato e, non raramente, boicottato.

Sappiamo, e lo ribadiamo, che i rapporti di forza si determinano soprattutto
nella società ma, presentandoci con simboli chiari, proposte e militanza
abbiamo voluto affermare, nuovamente, che si è sconfitti solo quando si
cede, si vive la politica del giorno per giorno, si rinuncia a fare la
propria parte.


L'unica battaglia persa è sempre quella che non si fa.


Grazie compagni e compagne per i manifesti affissi in decine di città
(cinquantamila), per i volantini distribuiti (centomila) e anche per i voti
(migliaia) ma, soprattutto, grazie per il vostro sostegno che dà senso alla
nostra "(R)esistenza". Grazie compagni e compagne che ci avete scritto da
Cuba e dal Chiapas, grazie compagna Silvia Baraldini per essere stati una
mattina insieme e averci riempito di gioia con la tua grande onestà
intellettuale e morale e grazie a tutti i lavoratori, i disoccupati, le
compagne che andavano ad attaccare manifesti a piedi o in bicicletta, agli
artisti che ci hanno sostenuto, ai lavoratori delle tipografie che ci hanno
chiesto solo un contributo per carta ed inchiostro, agli anziani che hanno
girato per Roma con le bandiere rosse che sventolavano confondendo un pugno
fiero intrecciato ai simboli del lavoro.

.....................ED INTANTO AVANZA UNA NUOVA
BARBARIE........................

-----------------------------

Da: Drago d'Appiano


>
>CARA LUANA,
>SCUSA SE INTERVENGO PER DIRTI TRE COSE:
>1) DI LUOGHI COMUNI SE NE SONO SENTITI TANTI....ORA BASTA (e non sono
>assolutamernte berlusconiano), ma credo che le ragioni di una perdita o di
>una vincita siano ben più profonde e direi INGUARIBILI.
>2) rispetto il pensiero di tutti, purchè si pensi per davvero (e questa è la
>vera democrazia e non solo essere arrabbiati perchè uno sta antipatico o
>allegri perchè un altro è simpatico, magari è peggiore di quello
>antipatico!)
>3) ragione tecnica: non si possono intasare i PC (usati per lavoro e non per
>divertimento) con sermoni....ne abbiamo sentiti troppi...ora stiamo un po'
>zitti....il silenzio serve anche per riflettere, se no la storia si ripete !
>Cordiali saluti
>
---------------------------------

Da: Elisa andreozzi

Non sono pessimista, non vedo tutto nero, non credo che sia tutto perduto, non penso che siamo tutti corrotti dalla societa' del denaro...ma ho il fondato sospetto che smuovere le coscienze...sia quasi impossibile...chi ne ha una oggi? Anche te, te che dici che il nord e' occupato a fare soldi o ad andare in discoteca...anche te che cataloghi e classifichi l'uomo...quanto credi che tu possa essere diversa dagli altri "che maledici" e che combatti? Prima di cantare inni, sventolare bandiere sbiadite, prima di urlare pace e giustizia, prima di abbattere i muri del capitalismo e di sputare in faccia ai globalizzanti, ai nuovi coloni, prima di vomitare insulti ai grandi poteri del XXI secolo...prima di questo..per favore riappropriamoci del significato della parola UOMO.

Uomo e' colui che osserva, pensa, crede, odia, ama, gioca, parla, gioisce, balla, sorride, maledice, piange, urla, benedice, sogna, compera, vende, costruisce, lavora, mangia, dipinge, scrive, suona, uccide, fa l'amore,critica, vaglia, decide, saluta, insegna, impara,muore. L'uomo e' questo, e fa tutto cio' in miliardi di modi diversi....ma poi, in fondo...uguali. Non c'e' nord e sud che tenga...non ci sono destre e sinistre, non esistono guerre..siamo tutti fondamentalmente uguali, perche' proviamo, in maniera diversa, gli stessi sentimenti. Credi che se il sud avesse avuto una storia politica-economica come quella del nord e vicersa...sarebbe cambiato qualche cosa? No, il sud ora si ritroverebbe come il Nord, con le sue belle terre coltivate, con le imponenti impresette che (almeno loro) danno lavoro, con i piccoli figli di papa' che in questo benessere pensano alla rivoluzione e giocano a tirare bombe. il nord invece sarebbe una vasta terra incolta, (magari colonizzata dai crucchi!), in cui mafia e camorra impegnano le forze della polizia e i bravi e onesti cittadini..che non hanno poi tanto tempo per sognare e impegnarsi a rivoluzionare il piccolo mondo in cui vivono...la realta' e' crudele ( per loro), un errore SPESSO gli costa la vita..non sempre e' vero" MA BISOGNA STARE CON GLI OCCHI APERTI".

L'uomo e' uno solo. Se la ribellione matura al nord e poi scoppia al sud...prendiamocela con la dea storia, prendimocela con Garibaldi e la sua millantata rivoluzione agricola..prendimocela con i Borboni e i Savoia...con i vecchi DC E PCI...ma non con questi giovani, con i figli di papa' o quelli della strada, loro non hanno nessuna colpa. se ancor prima di emettere il primo gemito qualcuno ha voluto infilargli un casco virtuale...bhe..non e' colpa loro!

inneggiamo all'uomo partiamo da lui, per far capire che prima di libri e ideologie e religioni..ci siamo noi, noi che abbiamo ancora forza, noi..l'uomo che ancora potenzialmente e' coraggioso, impavido, "guerriero"...partiamo a decantare le imprese fatte da noi che oggi, confrontati con l'uomo di ieri, sembriamo poveri corpi nudi e scheletrici...Ecco cosa propongo!

-----------------------------------

Da: ELISABETTA CAPECCHI


>
>Rispondo alla tua domanda, premettendo, per dovere di
>onestà, che
>non sono di sinistra e precisando comunque che non sono
>nemmeno
>di destra. Non credo nella buona fede dei politici, di
>nessuno di loro.
>Se non ci fossero altri motivi non crederei in loro per il
>semplice
>fatto che tutti loro, dall'estremista di destra fino al più
>comunista dei comunisti
>godono di privilegi che non si confanno a persone che
>dovrebbero lavorare
>per degli ideali.
>In questi giorni si parla molto di conflitto di interessi.
>Non è già un conflitto di interessi fare il politico ed
>essere ricompensato
>ai livelli che tutti noi sappiamo vengono ricompensati i
>nostri politici?
>Ogni volta che qualcuno perde le elezioni invece di
>domandarsi dove ha fallito
>e dove non ha quindi fatto quello per cui il popolo lo aveva
>eletto, si domanda si,
>dove ha fallito, ma solo perchè è dispiaciuto di non avere
>più il potere.
>In sostanza quello che importa a tutti è di "esserci" e non
>di "fare".
>E di questo gli italiani cominciano ad accorgersene e
>cominciano, anche se con molta
>calma perchè comunque in Italia la maggior parte delle
>persone non hanno gravi
>problemi, e cominciano, dicevo, ad essere stufi.
>Purtroppo abbiamo i politici che ci meritiamo e loro lo
>sanno bene.
>L'unica cosa per la quale lavorano davvero con molta
>dedizione è per rimanere
>dove sono, facendo o non facendo quello che dovrebbero,
>quello del dovere
>è un dettaglio. Ciò che conta è continuare a stare lì.
>L'unica cosa che si meriterebbero davvero, ma purtroppo è
>una cosa che non
>succederà mai, è che alle prossime elezioni tutti gli
>italiani, nessuno escluso,
>invece di andare a votare andassero a fare una bella gita.
>Sarei curiosa di vedere cosa succederebbe. A quale
>avversario darebbero la colpa
>dei loro fallimenti?
>Questo è quello che penso.
>E penso anche che sarebbe l'ora di smetterla di etichettare
>le idee imbrigliandole
>in confini: destra, sinistra, centro, alto, basso.
>Il comunismo ha fatto solo cose buone o solo tremende?
>Il fascismo ha fatto solo cose buone o solo tremende?
>La chiesa cattolica ha fatto solo cose buone o solo
>tremende?
>Qui in toscana le persone di sinistra si comportano
>esattamente nello stesso modo
>di quelle di destra.
>Ognuno è molto attaccato al suo benessere, alla sua
>proprietà, alla sua auto,
>alla sua casa in città, a quella in montagna, a quella al
>mare.
>E non ho ancora visto nessun extracomunitario ospitato a
>titolo amichevole
>a casa di nessuno. Non a casa di persone di destra ma
>nemmeno a casa di quelle
>di sinistra.
>Molto spesso sono ospitati a casa di persone che non hanno
>idee politiche ma
>semplicemente sono capaci di mettersi nei panni degli altri.
>Scusa per il mio sfogo.
>Mi farebbe molto piacere se mi rispondessi.
>Un abbaccio.

----------------------------------

Da: enzo meschiari

Luana,se guardi la lista dei digiunatori o di quelli che si son sospesi le medicine, per sostenere l'azione della Bonino, troverai il mio nome. Perche' la Bonino mi ha convinto e tu no?

1) Sindacati.

Non sono piu' Sindacati.

Sono baracconi parastatali.

Non si sono sentiti con i governi della Sinistra.

Essere contro questi sindacati NON e' essere contro i lavoratori, caso mai riportare il Sindacata ai lavoratori e NON viceversa.

La logica impone che le azioni di destra le faccia la sinistra ma non accadra' mai che aziono di sinistra le faccia la destra.

Intendo azioni di governo.

2) Non si era favorevoli al licenziamento ma alla modifica dello Statuto dei Lavoratori. In ogni caso nessuno oggi si oppone, da sinistra, a questa modifica nei fatti.

3) Si, a tuo giudizio ci siamo venduti, povera Luana, ma non siamo traditori come Bertinotti megalomane di se stesso e solo di se stesso.

La sinistra ha perso perche' son mancati voti: quelli di Bertinotti.

Tu a chi ti sei venduta?

Ne a destra ne a sinistra, Bertinotti lo puo' fare e noi no.

Capisci ancora la parole IDEALISMO?

Ora e' in pericolo l'aborto, lo Statuto dei lavoratori, il salario, le informazioni, la conoscenza scientifica, le droghe leggere..

----------------------------------

Da: Francesca Gori

>Cara Luana,
>resistenza puttana sempre!Ma attenzione....sono d'accordo con quello che
>scrivi, ma sono anche giovane e a volte confondo la politica con ideologia,
>e mi sembra che i cari Ds siano stati un pò troppo intransigenti....
>Un bacio, a presto.
>ma una curiosità...da dove scrivi e chi sei?
>Francesca

---------------------------------

Da: Francesco

>Ti scrivo dalla terra che ha donato a Silvio Re 61 seggi su 61.
>
>Indovina qual'e' la terra in questione.
>
>Ti posso ancora dire che il mio paese ha portato i voti ai candidati di
>silvio Re in processione, infatti quei candidati nel mio paese hanno
>sfiorato il 75% dei consensi
>
>Inoltre, poiche' vox populi est vox dei, da quasto momento mi sono imposto
>il silenzio assoluto con tutti i conoscenti, perche' a maggioranza
>democratica io dal 13 maggio sono in torto..
>
>cordiali saluti
>

---------------------------

Da: giorgio bramati


> > BERLUSCONI E PUTIN

> > > > William Pfaff, sull'"Herald Tribune" (ripubblicato da "Repubblica") > > ha espresso un livello alto di panico per la situazione in Italia. E' > > stupito che gli italiani vogliano votare in massa Berlusconi e > > consegnargli insieme al governo, il controllo delle altre 3 grandi > > reti tv italiane. Sbigottito, egli paragona la situazione che si > > andrebbe a creare a quella della Russia dove Putin ha appena > > preso il controllo dell'unica televisione dell'opposizione. > > Ma Pfaff sottolinea anche che Berlusconi possiede un impero > > edile, finanziario e editoriale ed e' molto piu' ricco di Putin, > > essendo al 14° posto nella classifica mondiale. > > Forse e' il caso che ce ne rendiamo conto e accettiamo di > > guardare in faccia la situazione. L'Italia e' roba sua di fatto e fra > > breve lo sara' anche di diritto. L'enormita' delle sue fortune e' > > come un vortice in grado di attirare simpatie enormi. > > Tutti quelli che sono ricchi lo amano. > > Tutti quelli che vorrebbero essere ricchi pure. > > Lo ama chi ha un processo. Lo ama chi non ha pagato le tasse. > > Lo amano i detenuti condannati perche' quando era al governo > > ne libero' 2500. > > Lo ama chi vorrebbe vincere il premio di un telequiz. > > Lo ama chi ha fatto abusi edilizi (ne perdono' migliaia col > > condono) e lo ama chi ha fatto falsi in bilancio (cancellera' la > > pena).

> > E' l'Italia di quelli che hanno qualche cosa da dimenticare. > > Vogliono cacciare gli stranieri ma desiderano la cameriera di > > colore. > > Vogliono tutti i criminali in galera a pane e acqua. Tutti eccetto > > quelli distinti con l'accento settentrionale. > > Vogliono la moralita' e i film porno sulla pay tv. > > Vogliono abbassare il colesterolo mangiando da McDonald, > > dimagrire stando fermi. > > Vogliono mettere i loro soldi in mano di uno che e' gia' ricco > > cosi' li fa fruttare. > > E' l'Italia dei furbi. > > Ogni tanto, nella storia delle nazioni, come in quella degli > > uomini, si scatenano quei 5 minuti di stupidita'. Poi, agli altri, a > > noi, tocca di spalare le macerie per anni.

----------------------------------

Da: Giorgio Guaitoli

>perchè la sinistra è fatta di gente così
>che senso ha tessere dei poemi sulla sconfitta di un'idea (che ormai ha solo
>il criticato Bertinotti, e per questo gli andrebbe dato un premio per la
>coerenza) quando siamo in italia e al governo sono andati degli italiani?
>Certo non la penseranno come te su tante cose, ma ti pare logico quello che
>dici???
>Viva l'alternanza!!!
>1)La sinistra (o il centro) ci aveva fatto entrare in europa, ma non
>dimenticare che i primi ingrati siete stati voi, facendo cadere il vostro
>premier Prodi.
>
>2) Non avete capito una cosa: Rutelli è di sinistra, Bertinotti è comunista.
>Il programma del piacione è molto più simile a quello del berlusca che non a
>quello di Fausto
>
>3) Basta, non se ne può più. La sinistra tanto brava ha tenuto in sospeso il
>conflitto d'interessi di Berlusconi (ma ha legiferato in questo ultimi
>anni?) per usarlo come arma in campagna elettorale, e ben gli sta se noi (io
>voto fini, così sai come vedo le cose..) abbiamo vinto le elezioni. Poi ti
>dirò che il centro sinistra ha anche fatto cose interessanti e valide, ma in
>più berlusconi è stato capace di dare una prospettiva alle aspettative della
>gente, che la sx non ha dato.
>
>Ci sarebbero altre cose da discutere, ma io credo che sia giusto mettere
>alla prova il centro dx, poi fra 5 anni vedremo..
>
>
>Ciao

---------------------------------

Da: Gorelli Frabrizio

>Cara Luana,
>non so come hai trovato la mia e-mail. Non so come hai votato anche se lo
>presumo.
>Sul fatto che "l'Italia s'è destra" non conta stabilire adesso le
>responsabilità; queste erano già stabilite da come è stata gestita la
>politica italiana negli ultimi due/tre anni da parte del centro-centro-
>centro sinistra e dalla sinistra.
>La destra ha vinto perchè la sinistra non è stata capace di parlare con la
>gente, perchè ha dimenticato i suoi valori e le sue prerogative di fondo.
>Non conta leggere Marx, Hegel o altri. Conta avere un'idea, una speranza, da
>trasmette nella collettività perchè possa affermarsi una cultura diversa da
>quella basata sulla sopraffazione e sullo sfruttamento (basta vedere cosa fa
>Bush in questi giorni sulle politiche ambientali e, di conseguenza, operare
>diversamente).
>La destra ha vinto perchè molti hanno voluto fare uno spregio a chi in
>questi anni ha tradito una speranza non sapendo (o forse sapendolo ma
>sperando che non succeda) che così facendo rischiano per cinque anni di
>rimettere in discussione molti valori sociali importantissimi.
>La destra ha vinto perchè unita e non divisa come la sinistra e frastagliata
>come tutti coloro che, magari d'accordo sull'obbiettivo da raggiungere
>(anche se non si capisce quale in molti casi) ma divisi dai modi di
>raggiungerlo; divisioni che poi ingessano l'iniziativa e sfociano
>nell'inerzia.
>La destra ha vinto.
>Penso che sia l'ora di finirla con le divisioni e che bisognerà ripartire da
>zero smettendo di fare le avulse autocritiche che non servono più a nessuno
>perchè tutti sappiamo il perchè.
>Bisogna ricominciare a parlare con la gente ed a creare nella società una
>seria alternativa culturale che imbrigli le eventuali controriforme della
>destra e prepari il terreno per la vittoria di domani.
>Quando si casca ci si fa male; ma bisogna rialzarsi subito e, leccandosi le
>ferite, continuare a camminare. Se staremo fermi verremo semplicemente
>travolti.
>Ciao

-----------------------------

Da: Grazia Camesasca

Vuole davvero sapere perchè la sinistra ha perso ?!
avete perso perchè siete sempre stati all'opposizione e questo è sempre
stato il vostro posto "giusto".....dico giusto perchè non vi aspettavate
nemmeno di poter andare al potere nelle elezioni precenenti e vi siete
trovati ad affrontare quello che tu chiami POPOLO....è difficile dimostare a
fatti tutto quello che si dice....è sicuramente + facile e "redditizio" andare
contro a chi governa e promettere utopie su utopie....voi lo avete fatto per
40 anni...quando vi siete trovati dall'altra parte della barricata non avete fatto
altro che prenderci per il culo ridandoci le famigerate 350.000 che per il
POPOLINO bastavano per dimenticare l'aumento delle sigarette, della
benzina, delle figure di merda per entrare in Europa (xchè sì ci siamo in
Europa, ma come ?!)....piantiamola di nasconderci dietro a queste cazzate
del "dare quanto ricevi" ...proprio voi andate in giro a proferire ste cose
quando il vostro caro DALEMA vive in un appartamento di circa 200 MQ
pagando al massimo 500.000 Lit. e i vostri operai che tanto vi amano vivono
in case popolari di 60 MQ pagando almeno il doppio.....lasciamo perdere
poi il vs. SINDACATO che non fa altro che stare dalla parte del padrone
prendendo per il culo da 40 anni a questa parte la pover gente ignorante
che si affida alle vostre belle parole...e anche qui ci guadagnate non poco !!!
Ci risentiamo fra 5 anni...sempre che questa volta ci lasciate lavorare
senza inventarvi altre particolari manovre....OK ?!

-----------------------------

Da: icaro

Sto leggendo Sartre, la morte dell'anima.
Brunet, il comunista, mi dà tanto di comunista. In classe avevo una figlia di
comunisti, somigliava a Brunet. Non mi piace Brunet. Sono contento che i giovani
abbiano detto "sinistra" e non "comunisti" è un grido con meno identità ma anche
con meno dogmatismo.
La puntualizzazione centrosinistra l'ho fatta perché in Italia non si riesce
a fare una politica di sinistra perché abbiamo il centro fra i coglioni. Preferirei
perdere questa volta per vincere solo con la sinistra (vedi Francia e Germania).

Ciao bellezza, sei una mito.

Lorenzo

---------------------------

Da: Italtecnogas

>La destra ha fatto la destra, la sinistra non ha fatto la sinistra ed è per
>questo che ha perso!..semplice no?...la cosa che mi preoccupa che nessuno
>dei DS lo abbia capito!

---------------------------

Da: IVO

>MA NON DICIAMO CAZZATE, CERTO LA SINISTRA A PERSO E' VERO MA E' SUCCESSO
>PERCHE' NON ERA PIU' SINISTRA. NON SI PUO' FARE UNA GUERRA ASSIEME ALLA NATO
>E POI DEFINIRSI DI SINISTRA, NON SI PUO' AVVALLARE LE GABBIE SALARIALI O LA
>FLESSIBILITA' E POI DEFINIRSI DI SINISTRA, NON SI PUO' CONSEGNARE NELLE MANI
>DI UN PAESE IN CUI VIGE LA PENA DI MORTE UN RIFUGIATO POLITICO COME OCALAN E
>POI DEFINIRSI DI SINISTRA, NON SI PUO' AVVALLARE LE AGENZIE DI LAVORO
>INTERINALE E DEFINIRSI DI SINISTRA, NON SI PUO' FARE UNA LEGGE ANTIMMIGRATI
>E DEFINIRSI DI SINISTRA, NON SI PUO' FAR MANGANELLARE A NAPOLI 50000
>DIMOSTRANTI CONTRO IL GLOBAL FORUM E POI DEFINIRSI DI SINISTRA, ECC.
>
>CARA LUANA IO NON MI POTRO' MAI UNIRE A CHI PROMETTEVA IN CAMPAGNA
>ELETTORALE (FASSINO) NESSUNA TOLLERANZA AL G8 DI GENOVA PER CHI
>MANIFESTERA'. MI SPIACE MA IO NON CI STO' A QUESTO GIOCO DI POTERE MI TIRO
>FUORI E SE QUALCUNO A GENOVA MI IMPEDIRA' DI MANIFESTARE CONTRO IL G8 PER ME
>RESTERA' SEMPRE UN AUTORITA' DI DESTRA SIA CHE SIA TARGATA FORZA ITALIA CHE
>DEMOCRATICI (UN CAZZO) DI SINISTRA (MA QUANDO MAI!!).
>
>------------------------------------

Da: L. Floris

>la sinistra non ha perso perchè non ha i soldi, ma perchè il popolo ha
>deciso così.. sai ragazzina, questa si chiama democrazia, che ti piaccia o
>no . E i vari luttazzi, celentano e company, non sono stati ascoltati perchè
>grazie a dio, ognuno ha la sua testa. E anche tu, che rappresenti la
>sinistra, con le tue e-mail farneticanti hai contribuito alla vittoria del
>CENTRO DESTRA. La campagna elettorale è finita, perchè non la smetti? Non
>c'è niente di costruttivo nelle tue e-mail, prenditi un pò di vacanza, mi sa
>che ne hai bisogno. E impara a far valere le tue idee promuovendole e non
>infangando quelle degli altri.

-------------------------------------

Da: Luca Sambucci

>At 22.58 18/05/2001 +0200, aassociazioni.uno wrote:
> >2 - NEL SENATO calcolando il 39,2 dell'ULIVO piu' il vostro 5,0 per cento -
> >si era al 44,2 per cento - la casa delle liberta' e' al 42,5 ..... al SENATO
> >la destra avrebbe perso.
>
>no, stai sbagliando. non puoi sommare semplicemente i voti di ulivo e
>rifondazione: se l'ulivo si fosse alleato con rifondazione molti voti
>"centristi" che ha incamerato la sinistra sarebbero finiti nelle mani di
>berlusconi. il centro-sinistra avrebbe perso comunque.
>
>
> >INVECE DI PIANGERE O RIDERE - UNA DOMANDA ......PER VOI PERCHE' LA SINISTRA
> >HA PERSO E LA DESTRA HA VINTO.... AVETE UNA RISPOSTA ?
>
>non esiste UNA risposta. ne esistono tante.
>
>ecco una delle tante: il popolo-bue sotto la sinistra non era contento. ora ha
>riconsegnato lo scettro alla destra. se fra 5 anni non sara' contento lo
>riconsegnera' alla sinistra.
>
>non mi sembra il caso di farne un dramma.
>
>
> ciao,

----------------------------------

Da: Marcello Angelone

una cosa però la so: che quella che ha perso le elezioni NON ERA UNA SINISTRA.

La vera sinistra (quella finta dell'ulivo la chiamerò "sinistra", tra virgolette) non ha gareggiato per governare, ma solo per sopravvivere, e ce l'ha fatta, unica sopravvissuta in un processo di distruzione del pensiero "non omologato".

Parlo di Rifondazione che ha potuto contare anche sul mio voto.

Parlo dell'unico partito italiano che si batte contro un mondo in cui il 90% della popolazione soffre di fame, di guerre, di violazioni dei diritti umani, di sfruttamento, di povertà.

Hai scritto che cercavi un confronto.........avrai dunque la pazienza di leggere questa mia e-mail.

Innanzitutto facciamo chiarezza. La "sinistra" ha perso anche perchè non è in grado di capire perchè ha perso: e così trova un capro espiatorio in Bertinotti. Questa è la conferma di una sconfitta più che meritata! Anzichè interrogarsi seriamente sui motivi che hanno decimato le fila dei DS, che hanno rafforzato i partiti di centro dell'ulivo, che hanno fatto fuori dai collegi gli stessi ministri del governo (vedi Bianco, Bordon, ecc..), dà la colpa a chi questi motivi li ha sempre combattuti, nel nome della coerenza.

Ma facciamo subito due conti.

I tuoi sono del tutto sbagliati e fuorvianti:

> 2 - NEL SENATO calcolando il 39,2 dell'ULIVO piu' il vostro 5,0 per cento -
> si era al 44,2 per cento - la casa delle liberta' e' al 42,5 ..... al SENATO
> la destra avrebbe perso.
>
> NELLA CAMERA ULIVO 43,7 piu' il vostro 5,0 per cento avremmo totalizzato il
> 48 per cento ROSSO - contro il 45 per cento......

E' paradossale fare i conti come se il sistema elettorale fosse proporzionale!

Proporzionale lo vorrebbe rifondazione, ma ahimè la "sinistra" ha preferito indirizzarsi ferso un maggioritario bipolare che ci fa sempre più assomigliare agli USA e meno ad una democrazia responsabile.

NEL NOSTRO SISTEMA NON CONTANO LE PERCENTUALI TOTALI, è strano che tu scrivi una prosopopea politica e non hai ancora capito questo semplice concetto!

Contano i collegi uninominali, che sono quelli che danno i seggi in parlamento.

Dunque vediamo.... rifondazione alla camera non ha presentato suoi candidati nei collegi uninominali (PROPRIO PER NON BELLIGERANZA CON L'ULIVO, PER NON FAR VINCERE LE DESTRE), e infatti anch'io che ho votato rifondazione al proporzionale ho poi votato ulivo all'uninominale!

MA LA DESTRA LA MAGGIORANZA SIA DELLA CAMERA CHE DEL SENATO L'HA CONQUISTATA PROPRIO NEI COLLEGI, presentando candidati che hanno vinto quasi ovunque!

COME DIAVOLO SI FA A DIRE QUINDI CHE LA COLPA DELLA SCONFITTA E' DI BERTINOTTI? COME FA A CASCARCI ANCHE UN GRANDE COME MORETTI?

Aggiungi pure tutti i senatori conquistati da Rif. all'ulivo....quanti sono? 2?....ti sembra di raggiungere la maggioranza del senato?.....aggiungi i deputati di rif. all'ulivo....quanti sono? 11?.....ti sembra di raggiungere la maggioranza della camera?

E' LAMPANTE COME LA SCONFITTA SAREBBE STATA IDENTICA ANCHE SE BERTINOTTI FOSSE STATO ANCORA NELL'ULIVO.

Ecco perchè la "sinistra" ha perso.......perchè non sa perdere...........perchè non ha fatto una politica seria......perchè la cosa più di sinistra che ha fatto è stata la guerra! (pensa un po')....perchè aveva i numeri per fare leggi importanti (sulla sicurezza, sulla magistratura, sui diritti degli omosessuali, sulla ricerca scientifica, sull'adeguamento dei programmi scolastici, sull'ammodernamento del servizio pubblico, sui salari e i contratti dei lavoratori, sull'efficienza anche di quei sindacati che oggi proteggono soprattutto CHI NON LAVORA, sulla tutela dei diritti degli immigrati, sulla loro formazione, sulla prostituzione che vede migliaia di donne schiavizzate nelle nostre strade, sulla sanità che rimane inaccessibile e inefficace, e infine sul bene culturale più importante del nostro paese: i cervelli dei suoi abitanti, che sono stati lasciati VUOTI, DISINFORMATI, NON COLTIVATI, IMPREPARATI)

La "sinistra" ha perso perchè prima di tutto ha perso l'occasione per fare ciò che poteva fare ma che non ha fatto.

Io non sono contento che la destra ha vinto, ho paura di leggi anti-immigrati, proibizioniste, protocattoliche, pro-confindustria, anti-operaie, privatizzanti......

E non è contento di questo nemmeno Bertinotti, checchè ne dica quel mito caduto di Moretti.

Ma sia io, che Bertinotti, SIAMO CONTENTI, che non si sia riaffermata una FINTA SINISTRA CHE RUBANDO I VOTI A QUELLA VERA AVREBBE POI PERPETRATO UNA POLITICA NON PROGRESSISTA.

Siamo contenti perchè SPERIAMO che da queste macerie si possa costruire una sinistra MODERATA IN SENSO EUROPEO ma che perlomeno SIA una sinistra che fra cinque anni forse potrà vincere (senza foto, faccioni e cartelloni, ma con la forza delle sue idee) e fare delle leggi che diano un'impulso verso la civilizzazione del mondo.

cordialmente

---------------------------------

Da: Marco


>Carissima Luana, non so ove tu abbia reperito la mia email, ma ad ogni modo,
>anche se è stato un po' difficile seguire il tuo discorso un po' prolisso
>l'ho trovato interessante.
>Di certo hai la sinistra nel cuore e ti pulsa da ogni poro e sembri essere
>una che di politica ne ha masticata tanta negli anni.
>Io credo che la sinistra abbia perso perchè il ceto medio in questi ultimi
>anni ha visto aumentare le tasse, perchè non basta apparentemente non
>innalzarle, tagliando al tempo stesso i fondi ai comuni che hanno aumentato,
>per sostenersi, le imposte comunali.
>A ciò si aggiunge il fatto che dalla legge Martelli si sono susseguite una
>miriade di sanatorie per i clandestini, senza che esse fossero legate alle
>capacità reali che questi avessero nel mantenersi onestamente e la fame, la
>miseria, possono facilmente indurre un povero disgraziato a delinquere per
>sopravvivere.
>Se una donna o un uomo si prostituiscono di propria iniziativa il problema
>può essere etico, sanitario, ma se vi sono costretti la situazione diviene
>più grave.
>Se questi rubano o rapinano, i cittadini reagiscono comprensibilmente con un
>atto di rigetto e non è illogico contingentare le entrate nel nostro paese
>in funzione delle possibilità reali di lavoro regolare, con i contributi e
>l'assistenza sanitaria.
>La sinistra ha vissuto in un eramo, mentre Visco sostituiva la sua Lancia
>thema o K blindata con una BMW serie 7 blindata, mentre ristrutturavano i
>ministeri creando dei superdirigenti pagati miliardi l'anno, la gente comune
>ha perso sensibilmente il proprio potere d'acquisto, ha dovuto stringere i
>denti, la cinghia ed operare tante rinuncie.
>Le tasse universitarie sono quasi raddoppiate ed in questi ultimi anni è
>andata via via aumentando la % dei cittadini che le ferie non può più
>permettersele al mare od in montagna, visti i cali di presenze nelle
>località turistiche per quantità globale o giornate di presenze.
>Questi ed altri motivi hanno spinto i moderati, gli indecisi sino
>all'ultimo, a voler conferire un mandato ad una coalizione differente il cui
>leader di certo ha dimostrato di aver migliorato la qualità della
>televisione nazionale (circa 20-25 anni fa le trasmissioni Rai finivano alle
>24 ed al pomeriggio riprendevano verso le 17), costruendo un impero senza il
>quale molti lavoratori in Mediaset oggi sarebbero disoccupati.
>Potremmo stare delle ore a discutere sui motivi del perchè la sinistra abbia
>perso, ma data l'ora forse è meglio che si vada a riposare.
>Personalmente io spero che le tue preoccupazioni siano infondate, che
>Berlusconi ed il suo staff sappiano rilanciare l'economia nazionale
>aumentando l'occupazione reale, diminuendo i reati e che al termine del suo
>mandato ogni italiano di destra, sinistra, centro o non allineato possa dire
>il Governo ha migliorato sensibilmente le condizioni dei propri cittadini,
>questo è infatti il fine per cui si dovrebbe governare, prescindendo dal
>colore partitico.
>Buonanotte, ciao
>

-------------------------------

Da: Marco

Quando si perde, la via più facile è quella di cercare un caprio espiatoio
su cui concentrare le ire, più difficoltoso è cercare di capire quali sono i
motivi di una sconfitta, per alcuni, o la vittoria del nemico per altri.
Infatti per molti, da diverso tempo, viene difficile pensare all'Ulivo come
una realtà di sinistra o laica (guerra, centri di detenzione per immigrati,
la sicurezza, finanziamento alle scuole private, sottomissione per il
Giubileo). L'Ulivo per molti è stato solamente una possibile barriera contro
chi stravolgerà le regole democratiche e il rafforzamento dello scambio tra
potere politico e potere mafioso. Ma oggi le regole sono dettate da
organismi internazionali non eletti democraticamente, che hanno il potere
economico in mano e quindi il potere politico (OCSE, WTO, Fondo Monetario
Internazionale) e l'Ulivo in questi 5 anni non ha minimamente messo in
discussione questi organismi. A quest'elezioni, che non sono andate molto
diversamente da quelle del 96 dal punto di vista numerico, ha vinto
un'Italia che culturalmente è maggioritaria e Berlusconi forse ne è
l'interprete migliore.
Forse bisogna interrogarsi sul perché si diffondono a tutta la popolazione
indistintamente se essa sia di centrodestra o centrosinistra atteggiamenti
di egoismo e intolleranza verso i diversi, gli stranieri, gli altri. È
necessario riprendere a discutere e ipotizzare una diversa gestione
collettiva del mondo, partire dal basso, dalle proprie necessità e cercare
un raccordo tra le moltitudini e le singolarità, pensare alle prossime
iniziative internazionali come il 19 e 20 luglio a Genova contro il vertice
del G8.


Marco Ficarra


-------------------------------

Da: Marco Fabbri

>Cara Luana, non so se la mia risposta puo' essere esauriente o meno ma credo
>che fondamentalmente la destra ha vinto in Italia perche da 53 anni (e forse
>anche prima) il popolo italiano e' di destra. Non dimentichiamo che la
>democrazia cristiana ha governato dal 48 fino a tangentopoli, che Berlusconi
>aveva vinto nel 94 e avrebbe rivinto nel 96 se la Lega si fosse alleata con
>lui. Non capisco questo piangerci addosso visto che la sinistra, a mio
>avviso, a fatto il possibile per gestire al meglio questi 5 anni di governo.
>Certo sarebbe stato bellissimo che Prodi avesse proseguito per tutta le
>legislatura ma evidentemente l'anima sinistrorsa di Bertinotti e un certo
>autolesionismo della stessa maggioranza ha bruciato tutto.
>Dobbiamo anche capire che il nostro sistema economico sociale e' di stampo
>Occidentale, i nostri alleati si chiamano USA, Inghilterra, Francia,
>Germania etc. e quindi siamo costretti a seguirne le politiche che non sono
>certo socialiste.
>Cosa dire alla fine se non capire dove poter battere questa destra
>qualunquista, con un capo impresentabile e coinvolto in mille vicende
>giudiziarie e lavorare cinque lunghi anni per avere la possibilita' di
>governare.
>Distinti saluti.
-------------------------------