D'Antoni e la lunga marcia

di - Carlo Barni

 

E cosi' Sergio D'Antoni, senza stupire nessuno, ha fatto il primo passo, lasciando il sindacato (gia' abbandonato da tempo di fatto) per proclamarsi soggetto politico sul panorama italiano che sentiva veramente il bisogno della nascita di un nuovo partito o movimento. Un ''bravo'' a D'Antoni che ha colto questo spirto anelo ed ha colmato il vuoto. La sua scesa in campo e' caratterizzata dalla massima chiarezza: non sa se andra' col centro-sinistra o se finira' per essere un nuovo inquilino dell'ospizio delle liberta' : per ora sta nel centro, nel limbo, nel cyberspazio in attesa di eventi, o meglio di venti, propizi. In altre parole, di buone offerte di mercato. D'Antoni, che non e' uno sprovveduto, si rende realisticamente conto che per lui non sara' facile andare dove non ha la piu' pallida idea di andare, ma ha annunciato trionfalisticamente che almeno e' iniziata la sua ''lunga marcia'' solitaria verso mete sconosciute. Ma nemmeno qui e' originale, mi dispiace per lui: c'e' un altro signore del ricchissimo cast politico italiano che sta facendo la sua lunga marcia ormai da anni (o decenni?) e che e' ancora in alto mare in una precaria navigazione a vista lungo costa dopo aver tentato anche l'avventura dell'elefante indiano con un lord italiano con le cravatte animaliste. Dice un detto straniero: ''Le grandi navi hanno lunghe rotte''. Ma.. le piccole imbarcazioni da diporto ?

 

risposta - Enza entrare nel merito specifico, cio' che veramente ci preoccupa, non e' tanto la scesa in campo politico di D'Antoni, ma quanto quella di un qualsiasi altro sindacalista. Chi prima ha difeso i diritti di una certa classe sociale, poi non puo' pensare di ricoprirla tutta politicamente. E' preoccupante che un personaggio sindacale, di qualsiasi sindacato, puo' costituire un partito politico. Sindacato e politica-Stato, non devono mai essere in linea, altrimenti non possono essere difesi gli interessi sociali. Se questo accade, accade perche' questa frontiera e' persa di vista cosi' come quei voti che spingeranno D'Antoni nella sua nuova impresa.

Redazione Namir.