LA CRITICA :

Negli ultimi film, Albertone si era smarrito, oscillava tra alti e bassi, battute sciocche, sceneggiature pessime e attrici, come la Marini Valeria, non certo di elevata storia cinematografica, per poter essere la - spalla - giusta del Re del Colosseo.

Cosi' questa mattina sono andato a farmi un giro, nei luoghi che Albertone, di tanto in tanto frequentava ed ho chiesto :

" lo sa che e' morto Alberto Sordi ? "

- Si certo che lo so, ma e' un decesso apparente, lui sta dentro de noi, o meglio guarda, lo abbiamo imitato tutti, e per certi versi anche incarnato, che non po fini' solo perche' il suo corpo non ce sara' piu'.... d'altronde noi lo conoscevamo per i film che ha fatto e per tutto quello che ha detto, e siccome i film non muoiono... lui c'e' e continua ad esserci, anzi se vai a quer baretto, ne trovi mille di copie viventi, cosi' come da Gianni er macellaio, piu' giu' dove c'e' la piazzetta, provace a parla' e vedi se non te sembra Albertone.

Ed e' vero, così come totò ci ha lasciato infinite frasi che ogni tanto, tutti i giorni, qualcuno di noi ripete, anche alcune scene, idee, dei film di Alberto Sordi, sono indimenticabili e quindi eterne, perche' le riproniamo a noi stessi e alle altre generazioni continuamente.

Dentone, il vigile urbano, il sorpasso, quel borghese piccolo piccolo, come farli svanire dalla nostra realta' ?

e le battute ?

- A ME M'HA BLOCCATO A MALATTIA VERO -

- A CICALO'... STATTE ZITTO STATTE...-

- LAVORATORI... LAVORATORI DELLA MALTA ....PRRRRRR -

- CRETINETTI !! -

- IO SO CHE TU SAI CHE IO SO -

- MA CHI SEI ? CHE VOI ? CHI TE CONOSCE ? -

- AHO... MMAZZA CHE FUSTO ! -

- BONI ... STATE BONI ....-

Ricordo infatti, che mio nipote Alessandro, quando era piccolo, mi chiedeva sempre per quale motivo, ogni volta che vedevo un bel piatto di spaghetti, dicevo ad alta voce :

" Maccaro' m'hai provocato ....e io me te magno ".

Cosi' una sera, avra' avuto sette, otto anni di eta', dopo che avevamo fatto tardi con i videogiochi, gli ho fatto vedere il mitico Americano A Roma, e la battuta che sempre dicevo, come tante altre, gli ho fatto conoscere cioe', un pezzo della storia del cinema italiano, e l'autore che affermava con tonalita' geniali della voce, quello che io ripetevo miseramente.

Mi guardò, lo guardo', ma non rise, ed io gli chiesi come mai non si divertiva, e lui mi rispose che albertone era noioso, non gli piaceva.

Solo alcuni mesi dopo mi confessò, che gli americani per lui e anche per l'intera classe della sua scuola, erano un mito e che si era risentito per aver visto quell'attore che li prendeva in giro, che lui voleva fare il poliziotto e poi il soldato americano.

Oggi, Alessandro, che ha oramai 21 anni, mi ha telefonato prestissimo, e' stato il primo a dirmi, con voce dispiaciuta :

" Zio, vai a scrivere qualcosa, Albertone Sordi ci ha lasciato "

Ecco perche' quest'uomo e' ancora vivo e rimarra' cosi', come i muri di Roma antica, a raccontarci quello che mai piu' il cinema e la storia contemporanea e futura, sara' in grado di replicare e che colora per sempre la nostra quotidianita', grazie a lui, non piu' mediocre.

MAX MAX