Franco Ragusa

 

domanda 1 - Perche' secondo il tuo parere la destra vince in italia,
soprattutto al nord e la sinistra perde sempre piu' voti ?


Destra, sinistra, in che senso si può dire che ha vinto la destra?
Se accettiamo la logica che le elezioni servono per eleggere dei
ragionieri in grado soltanto di fare i conti della spesa, la differenza
destra-sinistra non esiste più.
Quando la sinistra tornerà protagonista di un progetto di trasformazione
della società, quando la sinistra tornerà ad occuparsi dei meccanismi
economici non per dirci come l'uomo si deve adeguare a questi, ma per
dirci che si debbono trovare le strade per mutare i meccanismi economici
al fine di porli al servizio dell'uomo, allora potremo parlare di nuovo
di destra e sinistra.
Oggi non ha perso la sinistra, ma una variante del pensiero liberista di
destra.

domanda 2 - Perche' non si va a votare ?

Qui è più semplice rispondere.
Tutta colpa del "voto utile".
Non si vota più per qualcosa, ma contro qualcuno. E' la logica
maggioritaria che impone condizionamenti al libero esercizio della
sovranità da parte degli elettori.
Un voto che non è indirizzato verso una coalizione che ha concrete
possibilità di vittoria finale è un voto gettato nell'immondizia. Tanto
vale rimanere a casa... o subire il ricatto di votare qualcuno per non
far vincere altri.

-------------------------------

Pier Luigi Poldi Allaj

 

domanda 1 - Perche' secondo il tuo parere la destra vince in italia,
soprattutto al nord e la sinistra perde sempre piu' voti ?.

domanda 2 - Perche' non si va a votare ?.

Risposte

1 - Tendenzialmente siamo contro chi ci governa e quando votiamo ci
vendichiamo semplicemente votando contro. Quando andra' al governo la destra,
tanta gente per reazione votea' a sinistra. Purtroppo e' finito il tempo
degli "ideali", soprattutto quando ci toccano nel portafoglio! E' il caso di
non aggiungere altro.

2 - Perche' la gente era stufa di essere presa per il naso e di sentire
sempre le solite "balle", provengano esse da destra o da sinistra". E - da
qualche anno a questa parte - pure la farsa dei referendum ha un suo peso
determinante.

Buon lavoro e cordiali saluti

----------------------------

Roderigo

 

domanda 1 - Perche' secondo il tuo parere la destra vince in italia,
soprattutto al nord e la sinistra perde sempre piu' voti ?.

domanda 2 - Perche' non si va a votare ?.

Il 16 aprile, il centrosinistra ha perso due milioni e mezzo di voti rispetto alle
regionali del 1995 e tre milioni e 400 mila rispetto alle politiche del 1996. La sua
sconfitta è annunciata da circa due anni. Il primo sintomo di crisi elettorale si è
avuto nella tornata amministrativa della primavera 1998, ancor prima della caduta di
Prodi; nel giugno del 1999 uno storico campanello d'allarme è suonato con la perdita di
Bologna, ma nell'autunno è bastato vincere le suppletive in cinque collegi sicuri, dove
pure si è perso circa l'11%, per rimuovere la tendenza al tracollo.

L'inizio della crisi nel 1998, si deve all'esaurimento del ruolo di governo dell'Ulivo.
L'Italia è ormai nell'Euro ed è subito evidente che il governo, dopo il cosiddetto
risanamento finanziario, non riesce a tradurre in politica i nuovi obiettivi
legittimanti: sviluppo e occupazione. Da un lato, rinuncia ad esercitare un ruolo nella
creazione di lavoro e nella redistribuzione del reddito, deludendo così le attese
riformatrici del 21 aprile 1996 e rompendo con Rifondazione Comunista. Dall'altro,
persegue una politica fondata sulla centralità dell'impresa, ma senza mettere in
discussione il gradualismo concertativo.

A qualificare il governo di centrosinistra dopo l'euro è soprattutto la partecipazione
all'aggressione atlantica contro le popolazioni civili della Jugoslavia, con l'esplicito
proposito di accrescere il "prestigio internazionale del paese", vale a dire essere
reputati a Washington un vassallo sempre più affidabile.

Nel frattempo si deteriora la situazione sociale del paese - più poveri, più
disoccupati, più precari - a fronte dello sbandieramento di indicatori economici
positivi. Una parte della base sociale ed elettorale della sinistra rifluisce nella
delusione e nell'astensionismo; i settori emergenti della Confindustria dal canto loro
non tollerano più il gradualismo concertativo, eleggono presidente il falco D'Amato,
appoggiano i referendum radicali e, a differenza di Agnelli, rivolgono le loro
preferenze al centrodestra.

Quì i leader del centrosinistra individuano la principale causa della sconfitta. "Non
siamo stati abbastanza coraggiosi nel nostro sforzo di innovazione" cioè non abbiamo
ridotto abbastanza le tasse, la spesa sociale ed i diritti sindacali. Per colpa di
Cofferati. Fatta la diagnosi, trovata la soluzione: il governo Amato. Per i consensi
persi a sinistra, la proposta non cambia: scegliete il "meno peggio".

Se nei prossimi mesi, il governo di centrosinistra potrà procedere nella sua correzione
ulteriormente liberista, dipenderà anche dall'esito dei referendum. Se i Sì apriranno la
strada alla libertà di licenziamento ed alla liquidazione di Rifondazione Comunista,
Amato potrà pensare di avere via libera.

Tra gli antiliberisti c'è ormai da aprire una discussione. L'astensionismo elettorale
(referendum a parte) non ha il potere di determinare alcun cambiamento; il Prc è
insufficiente e pare costretto tra subalternità ed isolamento. Senza riuscire a
modificare i rapporti di forza nello schieramento democratico a favore di una
consistente formazione di sinistra e di un programma di politica economica fondato sui
bisogni delle persone, la critica agli imperanti indirizzi liberisti rischia di scadere
in un mero esercizio predicatorio.



P.s. intanto il nuovo governo appena costituito ha pensato bene di finanziare il decreto
antinflazione attingendo pure al fondo sociale per gli inquilini poveri.

--------------------------------

ZorkMaster

domanda 1 - Perche' secondo il tuo parere la destra vince in italia,
soprattutto al nord e la sinistra perde sempre piu' voti ?.


secondo me e' un problema non tanto di destre e sinistre (penso che queste
distinzioni non abbiano piu' molto valore); si tratta di confusione.
confusione generata dai media dal fatto che tutti promettono e poi non
mantengono, questo fa si che la destra e la sinistra si alternino senza
sosta. certo se si facessero furbi e creassero due schieramenti anziche due
collage di pagliacci, forse la gente potrebbe identificarsi in uno di
questi... e non come ora (fascisti a destra e comunisti a sinistra).

domanda 2 - Perche' non si va a votare ?.

perche' la confusione di cui parlo sopra porta alla sfiducia nel voto, al
"tanto non cambia nulla e io domenica ho di meglio da fare". non e' bello
ma, allo stato attuale, e' una protesta assolutamente accettabile. votare e'
un dovere ma deve esserci qualcosa da votare...

 

---------------------------

Oscar De Pauli

Una delle ragioni del regresso elettorale della sinistra è, a mio parere, l'incapacità di tanti militanti nel prendere atto dei cambiamenti avvenuti nella società anche grazie all'azione della sinistra stessa. Quindi l'arrocamento più o meno spocchioso su schemi e formule valide nel passato hanno generato scarso rispetto per se stessi e poco amor proprio. Se a ciò si aggiunge la scarsa attitudine di servirsi di tutti i moderni mezzi di comunicazione si completa la risposta. Specialmente in questa "era" di strapotere, in quel campo, della destra.
Cordiali saluti


-------------------------

Antonio Pagano

domanda 1 - Perche' secondo il tuo parere la destra vince in italia,
soprattutto al nord e la sinistra perde sempre piu' voti ?.


tutti gli schieramenti politici "promettono" le stesse cose, ma considerando
che la società italiana è in prevalenza una società dinamica, soprattutto al
nord, si ha che le preferenze elettorali, più che per motivazioni politiche,
sono istintivamente proiettate verso quei movimenti che suscitano questa
immagine di "dinamicità".

domanda 2 - Perche' non si va a votare ?.

a mio sommesso parere per il fatto che i politici danno più importanza ai
meccanismi elettorali, agli scontri con gli avversari, e altre cose simili,
che ai veri problemi del popolo, che fanno sembrare addirittura irrilevanti.
Questo modo di fare politica ovviamente non interessa alla gente.

--------------------------------

Cuccuracchi Francesco.

domanda 1 - Perche' secondo il tuo parere la destra vince in italia.

perchè promette meno tasse, maggiore ordine publico, inasprimento pene e per
molti disullusi, voglia di cambiare.
> soprattutto al nord e la sinistra perde sempre piu' voti ?.
perchè fa una politica di destra (guerra compresa).......
perchè ha disatteso le promesse in tema di riforme sociali, la scuola, la
sanità.....
perchè non ha saputo avviare una politica di effettivo risanamento morale...
perchè ha disatteso le aspettive dei giovani in tema del lavoro e
occupazione......
>
domanda 2 - Perche' non si va a votare ?.

cresce il disorientamento e la sfiducia nelle istituzioni.

 

------------------------

Damiano Bortolato

domanda 1 - Perche' secondo il tuo parere la destra vince in italia,
soprattutto al nord e la sinistra perde sempre piu' voti ?.

Secondo me è la risposta è ovvia...
La sinistra non fa altro che demagogia, e non è assolutamente in grado di
risolvere il problemi economici (e a quanto pare neanche quelli sociali),
semplicemente perché non ha la più pallida idea di come farlo. D'alta parte
una classe politica che ha passato gli ultimi 45-50 anni all'opposizione si
è praticamente specializzata nel ruolo, e ora che ha provato a stare
dall'altra parte FORSE inizia a rendersi conto che non è solo questione di
ideologia, e che arraffando i voti appellandosi alle tematiche sociali può
rivelarsi in boomerang, specialmente se poi le promesse non vengono
mantenute.
Poi c'è anche l'odiosa questione del ribaltone che ha permesso, grazie a
voti di parlamentari non eletti nello schieramento di centro-sinistra, la
"venuta" del governo Dalema.
Evidentemente i signori coinvolti in tutto ciò hanno sottovalutato il
disgusto provocato tra gli elettori (a quanto pare di entrambi gli
schieramenti)!
Tengo comunque a chiarire che neanche questo centro-destra brilla per
coerenza, infatti a quanto pare la bandiera al vento di Bossi ha deciso di
tentare la seconda volta l'alleanza con il Polo.
Ciononostante spero vivamente che riescano a realizzare, nel caso conservino
i favori dell'elettorato per le prossime elezioni, anche la minima parte di
ciò che hanno detto, specialmente in materia di federalismo che, come voi
immaginate, a noi settentrionali sta tanto a cuore.

domanda 2 - Perche' non si va a votare ?.

Forse dovreste girare la domanda ai politici che molto spesso sconsigliano
l'uso di tale pratica democratica!
O forse perché il voto non conta più di tanto, dato che i "ribaltoni", e la
scarsa considerazione dei risultati referendari, sembrano fare del voto una
cosa astratta e aleatoria...
Sia ben chiaro: se si tratta di elezioni politiche il voto è un "dovere",
mentre se si tratta di referendum (probabilmente l'ultimo mezzo che il
cittadino ha per correggere il comportamento inopportuno della classe
politica italiana e per dare chiare indicazioni di carattere legislativo),
il voto diventa un "hobby" da evitare, se la giornata di sole consente una
capatina al mare..



------------------------------

De Biasio Giovanna

domanda 1 - Perche' secondo il tuo parere la destra vince in italia,
soprattutto al nord e la sinistra perde sempre piu' voti ?.


Non possiamo nascondere che non siamo di sinistra. Siamo una coppia di
cattolici che non fa
mistero de propriol "integralismo". Oltre a cio', reputiamo che espressioni
come
"destra", sinistra" e "centro", se MAI hanno avuto qualche significato, oggi
non significano piu' nulla. Fatta questa premessa, basta vedere come hanno
governato.

domanda 2 - Perche' non si va a votare ?.

Anche noi non ci si e' recato alle urne. Scusate, ma se un partito di
sinistra, fa una politica di destra, perche' votare?

 

---------------------

Carlo De Gregorio


Gli argomenti che offro sono terra terra, riportano semplicemente
un'esperienza personale.
1 - Sono troppi anni che mi si dice che bisogna andare a votare perchè sennò
vince il nano di Arcore o il capo dei nazisti dell'Illinois. E' un pezzo che
non si vota per. Per esempio, per una sinistra che difenda le pensioni, che
combatta il precariato, che individui nella solidarietà i principi veri
della modernità, che riduca l'orario di lavoro, che faccia funzionare meglio
i servizi pubblici, ecc.
2 - I bombardamenti Nato su Serbia e Kossovo e il servilismo agli interessi
Usa me li sono legati al dito.
3 - Lo smantellamento delle garanzie è avvenuto in Italia con i governi di
centro-sinistra.
4 - I programmi della destra e della sinistra sono identici al di là di
qualsiasi schermaglia di facciata.
5 - Non ho fiducia nel sistema maggioritario.
6 - Non mi fido di una classe politica che è troppo distante dalla vita
della gente.
7 - Credo che lo schiaffone era meglio prenderlo adesso che fra un anno.
8 - Secondo me sono in molti a pensarla così.

Un abbraccio a tutta la redazione di Namir. Siete molto bravi.

--------------------------

Olivier Turquet

domanda 1 - Perche' secondo il tuo parere la destra vince in italia,
soprattutto al nord e la sinistra perde sempre piu' voti ?.


Perche' la sinistra ha perso i suoi ideali e porta avanti un programma di
destra; allora perche' votare la sinistra ? tanto vale - pensa certa gente -
votare la destra che, almeno, promette, sorride e assomiglia ad una
tranquillizzante pubblicita'.

> domanda 2 - Perche' non si va a votare ?.

Perche' manca un'alternativa; per lo stesso motivo la trasmissione elettorale
piu' seguita era quella del Partito Umanista che si poneva come unica
alternativa al partito della Banca. La gente, se non cresce questa alternativa
"umanista", cioe' se non cresce il fare politica per le persone e non per gli
interessi economici, andra' sempre meno a votare. D'altra parte e'
esattamente quello che vogliono i politici attuali (di destra e di falsa sinistra)
ai quali della gente non gliene importa nulla.

Cordiali saluti

-----------------------

Torlin Dvorak

 

domanda 1 - Perche' secondo il tuo parere la destra vince in italia,
soprattutto al nord e la sinistra perde sempre piu' voti ?.


Perchè la gente si è rotta le scatole di tante cose..della retorica della
sinistra in primis e poi di difendere a spada tratta personaggi o immigrati
venuti solo per delinquere e trattati con tutto il rispetto possibile in
quanto prossimo (speriamo mai)serbatoio di voti.
Adesso gli vogliono dare anche la pensione...

domanda 2 - Perche' non si va a votare ?.

Per la stessa cosa:molti si sono davvero rotti di determinate persone,
..escono dalla porta e rientrano dalla finestra.
Cosa si va a votare a fare se ancora girano mummie e squallidoni come
Cossutta o Mastella?

 

--------------------------

Salvatore Mica

Perché' secondo il tuo parere la destra vince in Italia,
soprattutto al nord e la sinistra perde sempre più' voti ?

Le cause principali sono due.

Innanzitutto bisogna dire che da sempre , la sinistra e la destra si sono rivolte a classi sociali differenti , differenti ceti sociali , con differenti mire , mete e programmi. Dobbiamo tornare indietro di parecchi decenni per trovare una sinistra la cui base elettorale fu l’alta borghesia : De pretis e la cosiddetta "sinistra storica".

Poi le cose sono cambiate , la sinistra si rivolse alle classi meno abbienti , al proletariato alla piccola borghesia , ai lavoratori , agli sfruttati. Dopo la caduta del muro di Berlino anche questo sistema crollò. C’e’ una tendenza chiara , netta ed evidente in tutta Europa : la sinistra non si comporta più da sinistra si avvicina nei fatti e nei programmi alla destra e al centro . Capo cantiere di questa nuova fabbrica di profitti donati al capitale , il nostro benamato Blair , a cui segue in ordine D’alema-Prodi-D’amato. La sinistra quindi si vende. In Italia anche le persona più disattente hanno potuto notare nell’azione del governo diessino delle strambate a destra. Le privatizzazioni : ENEL e autostrade , le prime che mi vengono in mente la riforma dei servizi segreti , la riforma dell’arma dei carabinieri , i lager per gli immigrati eccetera... E’ un fenomeno vecchio quanto il marxismo. Se le masse di lavoratori e di proletari non sono organizzate , istruite , avvertite e guidate da un partito di sinistra, le stesse masse diverranno reazionarie. E’ avvenuto in Austria e avverrà anche da altre parti. Ecco il perché dello spostamento a destra del paese. Per quanto riguarda la tematica nord-destra , i conti sono presto fatti. Sommiamo le masse non istruite che come ho detto prima a causa dell’assenza di un vero partito di sinistra che le tuteli , vanno a formare la deriva di destra , e sommiamo anche i militanti di sinistra che credono alla ideologia della sinistra e che quindi si rendono perfettamente conto di quanto la politica governativa sia lontana dai loro progetti , che inevitabilmente si asterranno dal voto. Lampante il caso della Liguria regione rossa da sempre che adesso non lo è più , almeno a sentire il coro dei nostri mass media a reti unificate. In realtà non è così , la Liguria è rossa non ha cambiato colore è il partito che ha cambiato colore, è diventato rosa pallido-Bianco ( notare il maiuscolo) . La seconda causa della vittoria del centro-destra al nord sta tutto nei libri e nelle teorie del grande hosea Haffe , la sua teoria si basa sull’asserzione parecchio destabilizzante per me e per altri militanti , che nei paesi occidentali non c’e’ e mai ci sarà un vero e proprio soggetto rivoluzionario. Tutti , lavoratori compresi , vivono del surplus dei lavoratori sfruttati dei paesi del terzo mondo . E quindi anche i nostri lavoratori sono da considerarsi borghesi controrivoluzionari . Io non sono così manicheo e determinista , hosea Haffe può permetterselo , grazie alla sua statura di studioso , io invece cerco di attenermi all’immanente ; in parte è vero i lavoratori soprattutto del nord godono di una relativa opulenza , che alimenta la pace sociale e distrugge il desiderio di cambiare le cose. Qualsiasi Marxista mi maledirebbe a questo punto dicendomi che anche se i lavoratori vivono nell’opulenza questo stato è pagato con dipendenza precarietà e potrà in seguito essere pagato con molto altro ancora se non si spezza la catena del lavoro dipendente e quindi il giogo capitalista. E’ vero , il marxista ha pienamente ragione, e aggiungo io , la relativa opulenza dei lavoratori occidentali è causata dal surplus dei lavoratori sfruttati al sud dell’Italia come al sud del mondo. E questo è inaccettabile. Ma faccio notare al mio amico marxista che nessun lavoratore di questo mondo può venire a conoscenza di queste cose senza alcun ente ,organismo, partito ,movimento che gli e le comunichi.

Riassumendo i problemi sono due :

Mancanza di un vero partito di sinistra

Imborghesimento delle masse e quindi inevitabile immedesimazione delle stesse nelle teorie xenofobe e antiproletarie.


Perché' non si va a votare ?

 

Ci riallacciamo alla prima causa soprascritta. Se le destre e le sinistre hanno programmi simili , questo non vuol dire che per magia tutti i comunisti si trasformino in piccoli d’alemini neoliberisti. Sarebbe troppo comodo per i signorotti di nero vestiti. Il vertice può far quel che vuole ma la base resta , magari disorientata , magari allo sbando ma comunque resta. Ed è ovvio che questa massa non riconoscendosi nella destra ne nella sinistra non andrà a votare. Tutti i nostri mass media hanno dato l’allarmi alla cellula imperiale italiana e ai suoi servi ( i parlamentari ) dichiarando che l’astensionismo ha toccato cifre record , che una gran parte dei cittadini non è andata a votare ecc.. Ma in realtà questo era già nei conti . Se lo aspettavano , andranno avanti così , con il riavvicinamento della sinistra al centro , con il bipolarismo e magari alla fine riusciranno a imporre anche il maggioritario per mettere finalmente un limite a questo allucinante pericolo che fino ad adesso gli amministratori della cellula imperiale italiana , hanno corso : il pronunciamento delle masse. Sappiamo per certo che le masse sono instabili , facilmente suscettibili e quindi avremo diverse variazioni in pochi anni tutto ciò porterà ad instabilità politica e questo , lo sappiamo bene tutti oramai , non sta bene ne all’economia ne all’EURO ne all’UE ne ai superiori del FMI . Del resto gli altri paesi hanno introdotto la flessibilità e noi ci stiamo adeguando , gli altri paesi (meglio dette cellule imperiali) hanno eliminato questo pericolo e noi dovremo adeguarci altrimenti rischieremo di non essere adeguati agli standard europei.

----------------------------------

 

Sara Bucciarelli

 

 

 

I RINNEGATI

 

In questa mia breve analisi, vorrei invertire l’ordine delle domande proposto. Credo infatti che almeno in parte il problema del calo elettorale della sinistra sia considerabile come un caso particolare del calo di affluenza.

Dunque: perché non si va a votare? Direi essenzialmente per un motivo: la disaffezione alla politica è perversa e polimorfa ed una delle forme che assume è proprio quella del rifiuto di partecipare nella forma che in fondo è una delle più dirette. Il problema sta quindi nell’individuare il nucleo problematico più radicale, cioè il generale disinteresse verso la politica. Questo compito non si presenta certamente come facile, appunto per la complessità del fenomeno e non solo richiederebbe un’analisi accurata dei dati relativi all’affluenza alle urne, ma anche un’analisi più complessiva dello "stato d’animo del paese". Il che sarebbe veramente troppo. Credo però che qualche valutazione globale.

Un dato che quotidianamente è sotto gli occhi di tutti credo che sia la onnicomprensività della sfera politica. Dalle discussioni parlamentari alle cene di rappresentanza, dai programmi di governo alla lite tra parlamentari al talk-show in prima serata, tutto è politica, cioè niente è più politica. E’ progressivamente scomparsa la sfera della politica propriamente detta, se pure mai c’è stata. In particolare, lungo questo processo, ciò che è venuto a ricoprire un ruolo sempre minore è proprio uno degli aspetti che reputo più rilevanti della sfera politica: l’aspetto ideale. So bene che questa è un’affermazione tanto generica quanto criticabile da più punti di vista, ma chiarisco subito cosa intendo, collegandomi alla prima domanda, relativa al calo elettorale della sinistra. Mi viene infatti da dire che una buona responsabilità in ciò che ho descritto deve ricollegarsi ad un certo atteggiamento proprio della sinistra italiana nel suo complesso, in seguito al 1989. Ciò che si è buttato alle ortiche insieme all’Est non è stato tanto un reale modello politico, un modo di fare politica totalitaria e non è neppure qui questione di rimanere più o meno legati ad un analisi economica vetero-marxista. Sia sotto il rinnegamento del socialismo reale sia sotto il tentativo di salvare qualcosa dal punto di vista economico sta una grande colpa: l’aver rinnegato lo spazio delle idee, delle utopie. Si è affermato che le idee sono buone solo quando diventano reali, ma a dire il vero non credo che ci siano idee che, in quanto tali, possano diventare reali. L’utopia per definizione non può essere concretizzata. Il punto è però riconoscere che proprio in quanto non mai realizzata assume il suo ruolo nella sfera politica; è un’aspetto del tutto particolare, quello del possibile che non è mai ancora reale, è la concreta possibilità di pensare qualcosa di diverso rispetto alla realtà presente. Ecco la grande potenzialità che la politica ha abbandonato in particolare a sinistra.

 

------------------------------

 

Walter Barcella

 

 

 

Si potrebbe aggiungere, viste le percentuali al ballottaggio delle comunali
che per la mentalità italiana il maggioritario non calza. Agli italiani la
logica del aristotelica non piace, nel senso che, gli italiani, in politica,
piuttosto che scegliere il meno peggio fra due corni, preferiscono non
scegliere.
In questo modo pensano di avere anche una scusante se l'eletto fa male
(dicendo "io quello non l'ho votato"). Ma non si rendono conto che così
facendo veramente lasciano il potere in mano a chi ha tutte le intenzioni di
gestirlo in modo corporativo.
Per quanto riguarda la prima domanda il tempo purtroppo non mi consente di
dire molto, ma qualcosa avevo scritto (Allegato 2) e qualcosa di seguito
riporto
Per me è questione di mentalità. Della mentalità estremamente individualista
che prevale nel nord (con la apparente contraddizione contraddizione della
alta percentuale di persone che fanno volontariato. sol apparente in quanto
il volontariato è il posto in cui ci si lava la coscienza dalle "malefatte"
poste in essere durante la giornata).
Berlusconi e con lui la sua compagine per noi "nordisti" è un poco il
simbolo dell'uomo fattosi dal nulla (il vecchio mito americano). Ci si
dimentica per questo degli appoggi politici Craxiani avuti in passato. E'
l'uomo che sfrontatamente mette in mostra la ricchezza che tutti vorremmo
avere e si pensa che votando lui anche non qualche cosa avremo. C'è un
detto, nel mio dialetto che più o meno recita così "Se cen'è nella conca ne
vanno anche nella conchettina". Ecco Berlusconi e con lui il centro Destra è
la conca ricca, gonfia, che esibisce la ricchezza e dice "Ecco vedi io ho
raggiunto questo. Se mi voti anche tu in qualche modo potrai fruirne.

Mi rendo conto che questa non è una analisi politica, è solo una sensazione
che io da settentrionale ho di quanto accade qui nel profondo nord (zona
Sebino-Camuna) terra leghista.
La destra tocca tasti emotivi che ormai la sinistra non riesce più neppure a
solleticare. Non dico per sole colpe sue.
Le aspettative di vita migliore nella sinistra erano molte, ma quello che
si attendeva, date le condizioni in cui ci si trovava, nessuno poteva darlo.
Non erano gli ottenuti risultati di risanamento che la gente attendeva.
Questi risultati non interessavano a nessuno. Non ai vecchi che dopo le
traversie della guerra, avevano assaporato con la ricostruzione ed il boom
un benessere che mai più intendevano perdere. Non la generazione di mezzo
che, essendo cresciuta nel boom e negli ani della Milano da bere non
intendeva rinunciare alle posizioni acquisite. Non le nuove generazioni che
si chiedono come mai devono rinunciare a tanto per dare a chi ha già avuto
molto (vedi baby pensioni, ed altre forme di assistenzialismo parassitario),
e che non intendono vivere men bene che i loro padri.
Verrebbe da dire che il centro destra è stato scaltro. Ha lasciato il lavoro
duro, oscuro e assolutamente impopolare alla sinistra ed ore è pronta a
raccoglierne i frutti.
Se a questo si aggiunge la incapacità della sinistra a comunicare, la sua
incapacità, venuti meno gli ideali del passato, a trovare nuove "parole
d'ordine", nuovi stimoli, l'aver accettato molte parole d'ordine che erano
proprie della destra quali liberalizzazione, liberismo, l'aver accettato la
logica del profitto, ecco allora la vittoria delle destre, o meglio la
sconfitta delle sinistre diventa logica conseguenza

-----------------------------------------

Gianni Mascia

Credo che la sinistra stia perdendo sempre più consensi per il semplice
fatto che di sinistra è rimasto ben poco.
Dove sono finiti quegli ideali che infiammavano il cuore e portavano in
piazza folle oceaniche?
Dove è finito lo spirito,il sentire collettivo che ci univa e faceva lottare
per un domani migliore?
Questi sentimenti,oggi,sono sepre più messi in ombra da molteplici fattori.
Da una parte c'è sicuramente lo smarrimento provocato da questo modo di
vivere,da questa "spotizzazione"selvaggia,che è lo specchio fedele di questa
società dell'apparenza,di questa globalizzazione becera,di questo
"transgenismo"imperante,di questa pochezza culturale.
La gente,purtroppo,si nutre sempre più di spazzatura,di quella spazzatura
culturale che le televisioni propinano quotidianamente,
e dalla quale chi non ha un filtro capace(cultura,ma quella vera)
non può difendersi.
Un'altro fattore determinante di questo rovescio elettorale è sicuramente
l'omologazione del progetto politico delle due parti in causa.
Infatti in questi ultimi anni,molto spesso,abbiamo sentito esponenti del
centro sinistra esporre delle teorie e dei programmi che ben poco si
differenziavano da ciò che veniva proposto dall'avversario.
Tutto ciò ha ingenerato una grande crisi di identità nell'elettorato e
causato la disaffezione che ha portato alla grande astensione.
Di tutto questo ha approfittato l'opposizione che,naturalmente,
ha cavalcato da par suo il malcontento popolare soffiando su argomenti come
immigrazione,delinquenza e continua erosione di posti di lavoro.
Una campagna elettorale condotta proponendo l'equazione immigrazione
= delinquenza (con neanche tanto velate ventate di xenofobia)ha permesso al
grande "comunicatore"dall'alto dei suoi possedimenti televisivi di
convincere l'opulento nord a regalargli quasi plebiscitariamente il timone
dei governi locali.

----------------------

blacksheep

domanda 1 - Perche' secondo il tuo parere la destra vince in italia,
soprattutto al nord e la sinistra perde sempre piu' voti ?.


La sinistra perde voti perchè si trova di fronte ad una profonda crisi
culturale che *sembra* costringere tutti ad assumere gli stessi toni
della destra di Berlusconi (ho detto destra e non centro-destra
consapevolmente).
La sinistra perde voti perchè, di fronte allo strapotere mediatico del
polo non ha il coraggio o, peggio la consapevolezza di non essere
"politica" in senso machiavellico, di operare scelte che siano
alternative in senso pragmatico a quelle portate avanti dal Polo. I toni
nei confronti del problema fondamentale dell'informazione e della
cultura politica si sono smorzati, e hanno assunto piuttosto l'aspetto
di una invidia diffusa e meramente demagogica per il successo
del fanatismo estetico e stereotipato della destra televisiva. Cosa che
si ripercuote in campagne elettorali pressochè basate sugli stessi
medio-valori da parte della destra e della sinistra che si conforma e
che conserva.
La sinistra italiana, o sedicente tale, sta tradendo i suoi valori
storici a vantaggio di una maggiore capacità di attrarre gente che
non ha mai avuto opinioni politiche spiccate, ovvero un interesse
verace nei suoi riguardi.
Una sinistra che sia *vera* non svenderebbe la propria identità
chiedendo ad autorità ecclesiastiche di partecipare alla Festa del 1°
Maggio, non per questo affermando necessariamente che la Chiesa sbagli
nelle sue tematiche sociali. Ma una sinistra che non sa affermare il
valore fondamentale del laicismo non merita di essere chiamata tale.
Non lo merita se si lava le mani dei conflitti internazionali dicendo
"Io fornisco le basi, non sono io a bombardare."
E poi... non è "di sinistra" preferire il maggioritario, una minoranza
sempre più ristretta che decida per tutti.
La sinistra, storicamente, è sempre stata contraddistinta dalla lotta
per l'estensione dei diritti, non per la loro restrizione.
Non merita il nome che porta se preferisce il consenso alla
coerenza.

domanda 2 - Perche' non si va a votare ?.

Le ragioni addotte sopra mi paiono sufficientemente valide perchè un
elettore che si sia sempre ritenuto un uomo di sinistra non si senta
rappresentato, e di conseguenza decida di non dare il voto a uomini che
sarebbero comunque "il male minore".
E' comunque assai difficile appassionarsi ad una politica fatta solo di
interessi personali, di propagande incentrate sulla vita privata dei
candidati con toni accesissimi solo per ribadire, da ambo le parti, che
chi vuole andare al potere lo fa per prestigio personale nella migliore
delle ipotesi, ed eufemisticamente non si cura di proporre dei
principi ai quali uniformare il proprio operato, perchè non sono ciò
che gli interessa.

------------------------------

Giancarlo Passarella

domanda 1 - Perche' secondo il tuo parere la destra vince in italia,
soprattutto al nord e la sinistra perde sempre piu' voti ?

1) Perche' la sinistra non possiede obiettivamente figure cosi' carismatiche
e popolari come la controparte;
2) Perche' l'evoluzione dell'ex PCI ha portato ad un disorientamento nel
proprio elottorato, mentre la controparte ha proposto un passaggio da
Destra Nazionale ad Alleanza Nazionale meno cruento, sfruttando poi
la scesa in campo di un personaggio come Berlusconi;
3) Le recenti regionali hanno dimsotrato che il popolo non e' cosi' becero
come si crede ed ha premiato la sinistra solo nei luoghi dove ha proposto
delle idee concrete, come in Toscana ed in Campagnia.

domanda 2 - Perche' non si va a votare ?.


Premettiamo che in Italia eravamo abituati troppo bene, con percentuali di
voto
quasi plebiscitarie se paragonate a quelle di altri paesi: come esempio si
prendano gli Stati Uniti, dove quasi mai si reca il 505 degli aventi diritto.
Per una serie di fattori contingenti e caratteriali, l'italiano medio e'
scocciato da questo continuo essere chiamato ad esprimere un giudizio
politico:
non maturo a questo tipo di democrazia popolare, forse avremo qualche
percentuale
in piu' se ci affidassimo anche al voto elettronico e telematico.
-------------------------

- Renato -

domanda 1 - Perche' secondo il tuo parere la destra vince in italia,
soprattutto al nord e la sinistra perde sempre piu' voti ?.

Perchè la sinistra tende ad essere troppo morbida con la questione della
delinquenza (in particolare quella degli extracomunitari clandestini)
Perchè la destra (la Lega Nord) ha visto più lontano di altri, quando anni
fa cercava di arginare il fenomeno e la sinistra la tacciava di razzismo, se
non di nazismo (i risulltati sono davanti agli occhi di tutti, anche di
coloro che non vogliono vedere)

Al nordo fiorisce l'imprenditoria, al Sud l'assistenzialismo, ecco perchè le
"promesse" della destra allettano il Nord e quelle della Sinistra il Sud

domanda 2 - Perche' non si va a votare ?.

Io vado a votare, ma annullo la scheda perchè la pagliacciata delle
coalizioni non mi piace affatto: se uno di voi va al supermercato e non
trova un prodotto che soddisfa le aspettative compra per forza qualcosa? o
esce piuttosto a mani vuote?
Perchè devo votare Berlusconi con la formula del 3x1
(Bossi+Fini+Berlusconi al prezzo di un voto solo)

Dall'altra parte dello schieramento si vedono acrobazie da circo per restare
nel "gruppone" (leggi: per non perdere la poltrona).
Certametne un "lavoro" che frutta centinaia di milioni l'anno, agganci
importanti, agevolazioni di ogni tipo, per non parlare delle mazzette varie,
non lo vuole abbandonare proprio nessuno.

E' sempre più evidente che la Politica è fine a se stessa e l'unico contatto
con il popolo italiano avviene in occasione delle elezioni, quando si
sfruttano e si strumentalizzano le aspettative della gente comune per
acquisire voti... SOLO per acquisire voti.
Questo stile mi ricorda tanto tanto la battaglia pubblicitaria per la
telefonia cellulare ...

Un'altra riflessione è che i personaggi delegati a far funzionare gli
scomparti della macchina italica sono in larga parte degli emeriti
incompetenti e la dimostrazione è che si cambiano di posto ad ogni
legislatura: mi domando come può una persona essere in grado di gestire
altrettanto bene un ministero della sanità e poi, un anno dopo, un ministero
del lavoro o degli esteri ?
Qualcuno mi spiega inoltre perchè dovrei accettare il fatto che un partito
dà i suoi voti ad una coalizione a patto che gli venga assegnato un
ministero piuttosto che un altro?
Io penso che il tutto deriva da interessi personali e non certo dalla
necessità di fare l'interesse degli elettori.
Io mi sento preso in giro da questo modo di fare politica, per cui non ho
intenzione di dare il mio voto a nessuno di loro, fino a che non comincerò a
vedere risultati concreti a favore della gente comune, intendo quella che
produce e contribuisce al finanziamento dello Stato, che una volta eravamo
noi .

Ringrazio Namir per l'opportunità di esprimere le mie opinioni...
e saluto cordialmente tutti i lavoratori della redazione.

--------------------------------------

Roberto

domanda 1 - Perche' secondo il tuo parere la destra vince in italia,
soprattutto al nord e la sinistra perde sempre piu' voti ?.


Perchè la gente pensa che cambiando "il potere" le cose migliorino. Se ci
fosse stata la destra al Governo avrebbe vinto la sinistra. La gente è
sfiduciata con le istituzioni ma fondamentalmente non capisce molto di
politica e pretende di cambiare le cose cambiando i Governi e facendosi
infinocchiare dai faccioni in Tv che promettono la luna. E' facile
promettere l'impossibile quando hai solo da guadagnare e nulla da perdere.

domanda 2 - Perche' non si va a votare ?.


Perchè fondamentalmente la gente se ne frega!

---------------------------

GABRIELLA GRASSELLI

ECCO LA NOSTRA RISPOSTA


1. Perché la destra vince in Italia, soprattutto al nord, e la sinistra perde
sempre più voti?

Risposta: perché la gente ha cominciato ad accorgersi che anche la sinistra,
come le destre di una volta, bada solo ai propri interessi di parte e usa il
sistema della menzogna per vincere e dominare, mentre a destra c'è maggiore
serietà, coerenza e impegno politico.

2. Perché non si va a votare?


Risposta: Perché tutti sono stufi dei politici, dopo che anche i comunisti &
C.i si sono dimostrati peggiori dei dc; ma non tutti hanno ancora imparato che
il voto è un impegno civile e che non votare è favorire il teatrino dei
politici.

SALUTI. CISCS
---------------------------------------------------

Maddalena De Seda

gentili redattori di artenamir,
vengo or ora a rispondere alle vostre domande.

domanda 1 - Perche' secondo il tuo parere la destra vince in italia,
soprattutto al nord e la sinistra perde sempre piu' voti ?.

a mio avviso, l'argomento richiede spazio e
tempo per dare una risposta articolata, cosa
che ne' il mezzo ne' il tempo mi consentono.

intanto ci sarebbe da fare un distinguo sulla
natura delle ultime elezioni, a carattere
amministrativo e regionale, e non politico.
quindi, la vittoria della destra ha un significato
diverso rispetto a quella del '94.
comunque, al di la' di considerazioni specifiche,
ritengo che abbia ragione la rappresentante
dei verdi, g. fortunato, a lamentare il progressivo
avanzare dell'ignoranza e dell'incivilta', incivilta'
intesa come mancanza di rispetto (per gli altri,
per le idee altrui, per la differenza, per il lavoro)
e ristrettezza di idee. in un periodo di crisi e di
cambiamenti (anche profondi) si aprono dei
varchi nella coscienza collettiva dove la facile
demagogia della destra puo' avere buon gioco.

ormai le campagne elettorali si combattono
a colpi di "soundbites" (letteralmente: morsi
di suono), di slogan e di battute di facile
digestione, appunto. non c'e' nulla da capire
(se non tra le righe) e nulla viene capito (se non
nel senso di incamerato). ovvero il messaggio
e' talmente generico e vago che la massa
puo' facilmente comprenderlo e vederci
dentro quello che gli rode (perche' e' una
retorica basata sul rancore--se ci facciamo caso
sono tutti messaggi sostanzialmente negativi).
questo lo rende demagogico e pericoloso.
per disfare la menzogna che si puo' racchiudere
in uno slogan o soundbite ci vorrebbero ore di
argomentazioni, cosa che nell'era della televisione
non ti puoi permettere.
la gente ha un raggio di attenzione molto limitato.
e' cosi' che ti sconfiggono. non e' democrazia,
per assurdo...

domanda 2 - Perche' non si va a votare ?.

bella domanda. secondo me gli elettori sono
sfiduciati perche' nonostante gli scandali,
le mani pulite e la seconda repubblica, non
e' cambiato sostanzialmente nulla nel modo
di fare politica in italia. perche' i partiti, anche
quelli di sinistra, continuano a fare i giochi di
partito anziche' guardare agli interessi degli
elettori. perche' si sta verificando un progressivo
distanziamento tra i cittadini e la classe politica.
in ultima analisi perche' gli elettori "di sinistra"
si sentono alienati dai partiti che li hanno
rappresentati fino ad oggi.


saluti

------------------------------------------

Alfonso Russi

domanda 1 - Perche' secondo il tuo parere la destra vince in italia,
soprattutto al nord e la sinistra perde sempre piu' voti ?.


Ritengo più opportuno definire quella della destra una "vittoria
momentanea", definizione non certo dettata per le mie convinzioni o
simpatie politiche. Infatti, a mio parere è il bipolarismo di fatto che
condiziona le scelte elettorali degli italiani e rende altalenante il
successo dei due schieramenti. Inoltre, al sud siamo affetti
maggiormente da quella che chiamo sindome del "piove: governo ladro!",
esercitando con il voto lo scontento e il malumore verso governi che, al
di là degli sforzi, non rispondono appieno alle esigenze (lavoro,
sicurezza, benessere), condizioni di disagio che proprio a sud sono
maggiormente sentite e, purtroppo, patite.


domanda 2 - Perche' non si va a votare ?.

Per un accresciuto senso di disaffezione verso la res pubblica,
condizionato dal non sentire più propria la partecipazione politica per
cause riconducibili soprattutto a difficoltà di identificazione
partitica, camaleontismo di partiti e movimenti, convinzione della
scarsa incisività politica e della sua limitata volontà rispetto a lobby
e inerzia programmatico-legislativa.


Saluti a tutta la redazione.

----------------------------------------

Anastasio

domanda 1 - Perche' secondo il tuo parere la destra vince in
italia, soprattutto al nord e la sinistra perde sempre piu' voti ?


Premesso che: tutte le volte che si parla di politica mi viene
un preciso senso di repulsione e preferisco evitare ...
non riesco a comprendere (davvero non ci riesco) come
si possa parlar di politica in Italia, dove albergano -sotto qualsiasi
bandiera-
il menefreghismo e il pressapochismo più totali ... infine vorrei chiedere
....
che cos'è la politica, a parte la venale spartizione di numerosissime
poltrone?

domanda 2 - Perche' non si va a votare ?.


Penso che sia più che evidente, la sfiducia totale dei cittadini ...
Io però, partirei dall'interrogativo inverso: ...
perchè "bisognerebbe" andare a votare ?

Personalmente, sono dell'opinione, che i partiti non abbiano più nessuna
ragione d'esistere, anche perchè non riescono più a svolgere le funzioni
"istituzionali" per le quali si erano andati a costituire.
Oggigiorno, (a mio modesto avviso) diventa sempre più impellente
il bisogno di sostituire i partiti con un "comitato di salute pubblica"
COMMISSARIARE per intero, tutte quelle strutture, che sono adibite
alla funzione amministrativa e di governo ... e dimostrare nei fatti
che il CITTADINO E' SOVRANO.
Qui invece avviene (e da troppi anni avviene) che il cittadino è sempre
più vessato e che quelli che sono, tutti i suoi più elementari diritti,
vengono
quotidianamente derisi e calpestati; mentre i nostri "deputati" -che spesso,
troppo generosamente, chiamiamo Onorevoli e Ministri- possono permettersi
il lusso di stipendi e di "provvigioni varie" (comprese quelle di
pensionamento
e di pre-pensionamento) che sono -solo per difetto- classificabili fra
quelli che
occorrono per vivere da nababbi!
Che altro dire ?...

A ben risentirci e molto cordialmente

-------------------------------------

Alessio

 

 

domanda 1 - Perche' secondo il tuo parere la destra vince in italia,
soprattutto al nord e la sinistra perde sempre piu' voti ?.


Ne parlavo giorni fa con un amico (che mi citava la differenza fra destra e
sinistra secondo Bobbio). A me pare che il problema sia forse dovuto al
fatto che..
forse è che Nietzsche "dice" mentre Rosseau "russa" ossia le teste che
s'inclinano a sinistra sono spesso troppo noiose e ammuffite: finiscono per
appisolarsi ed annoiare. Peccato!

domanda 2 - Perche' non si va a votare ?.

Sono finiti - anzi non sono mai iniziati - i tempi di Up Patriots To Arm:
votare spesso è oramai un votare contro e... siccome non fa male a nessuno
(ossia non colpisce, meno che mai ferisce) non è affatto divertente.


Ciao e buon lavoro

----------------------

Enzo Capone

 

 


Ecco come la pensa il nostro amico Enzo Capone circa i referendum
Il prossimo 21 maggio NON CONVIENE ANDARE A VOTARE!
Tanto per incominciare, il voto nasce sotto l'ala di una solenne fregatura.
Referendum del 21 maggio e moduli per l'espianto degli organi
L'iniziativa del ministro Bindi di abbinare ai certificati referendari i
moduli per l'espianto ingannerà 41 milioni di cittadini. Questi moduli, su
cui barrare con una "X" la casella del "SI'" o del "NO" all'espianto di
organi a cuore battente (..) sono in totale violazione della vigente legge
N.91, votata, nel bene e male , dal Parlamento ed emanata il 1° Aprile 1999.
Tale iniziativa va giudicata una furbizia del ministro. Il modello che
arriverà, serve solo a fare da copertura ai medici dall'espianto facile.
Bisogna, secondo i consigli della dottoressa Nerina Negrello, presidente
della "Lega Nazionale contro la Predazione degli Organi e la morte a cuore
battente"(passaggio Canonici Lateranensi, 22 - 24100 Bergamo tel 035
219255) METTERE UN BEL "NO" GRANDE SU TUTTE E DUE LE CASELLE DEL MODULO CHE
SARA' CONSEGNATO ASSIEME AL CERTIFICATO ELETTORALE .
Considerazioni sul referendum elettorale

Premetto che condivido in pieno quanto dice il professor Franco Cardini
(però non ne condivido i gusti filo-islamici) che minaccia di querelare per
diffamazione, ingiuria e calunnia tutti coloro che lo dovessero chiamare
liberal-democratico. In effetti, sono contro la (pseudo)democrazia
(pseudo)rappresentativa, liberal-borghese. Al contrario sono un ammiratore
sfegatato ed un convinto assertore della democrazia classica: la democrazia
diretta che esisteva nell'antica Grecia ed in tutte le micro-comunità del
passato, dalle tribù delle giungle preistoriche ai villaggi di prima della
Rivoluzione francese. Un'epoca, quest'ultima, in cui, forse, mi si potrà
obbiettare, il semplice contadino non poteva incidere più di tanto sulle
principali scelte dell'alta politica. In primo luogo, però, vedremo fino a
che punto ci incidiamo noi. D'altro canto, le grandi scelte poco o punto
toccavano la sua vita. Basti dire, tanto per fare un esempio, che, mentre le
guerre erano combattute da professionisti, i famosi "mercenari", i civili,
continuavano ad occuparsi dei loro impegni. Gli stessi guerrieri, poi,
combattendo tra colleghi che oggi sono su campi opposti, ma domani potranno
essere assunti dallo stesso signorotto, per affrontare un nemico comune,
avevano tutto l'interesse a limitare le perdite ( la famosa "battaglia di
Anghiari", ritratta da Leonardo Da Vinci, ebbe un solo morto, causato da una
caduta da cavallo, dovuta ad imperizia). Ne conseguiva, tra l'altro, che, a
livello locale, l'uomo comune di allora aveva certamente più autonomia di
quanto noi ci sogniamo.
La situazione più simile che esiste oggi è il referendum per posta che, in
alcuni cantoni svizzeri, è organizzato quasi ogni mese e sugli argomenti più
disparati: dai limiti di velocità, all'entità delle multe per chi fuma nei
locali pubblici.
Fatte queste premesse, annuncio che il 18 aprile dello scorso anno 1999 sono
stato tra coloro che, standosene a casa, hanno contribuito all'affossamento
di tale referendum, ed in tal modo voglio comportarmi anche adesso.
La vittoria dei "SI" sembrava più che scontata. Basti ricordare che Fini, D'
Alema, Prodi e Berlusconi invitavano a votare in tal modo. La soddisfazione
nel vederli buggerati è stata immensa! Al mio "donchisciottesco" spirito da
"Bastian contrario" nato, proprio tanti e tali inviti mi sembravano un
motivo più che sufficiente per regolarmi come ho fatto. Qualcuno potrebbe
dire allora:-" Solo spirito di contraddizione?-" In effetti, a prescindere c
he anche quello ci vuole (io, poi, la penso come quel tizio che affermò:" Il
giorno che troverò chi mi darà ragione, mi sorgerà il dubbio di avere
torto") motivi ben più seri non ne mancano. Tanto per incominciare sono
sempre stato un proporzionalista convinto. Faccio parte di quella minoranza,
all'epoca c'erano anche Fini, Capanna e LeoLuca Orlando, che nel precedente
referendum elettorale votò "NO".
Il sistema elettorale maggioritario, che il fronte del "SI" voleva e vuole
realizzare (anzi, per meglio dire, DICE di voler realizzare, dato che la
tanto contestata quota proporzionale, stando alla lettera del quesito, NON è
ABOLITA, come vogliono far credere, ma suddivisa tra gli SCONFITTI!) è un
vecchio progetto della Massoneria. Si tratta, con alcune variazioni sul
tema, di ciò che è in vigore nei paesi anglosassoni. Il risultato di questo
modo di votare è che, per vincere le elezioni, non è importante prendere
molti voti. Per vincere conta prenderli concentrati in determinate zone. Da
ciò deriva che in Inghilterra, dove vige il maggioritario uninominale a
turno unico, i Verdi, pur raggranellando il 20% su base nazionale, non hanno
NESSUN DEPUTATO. Idem in Francia, dove il maggioritario è a doppio turno. Il
Fronte Nazionale di Le Pen, che totalizzava prima della recente scissione
complessivamente circa il 16% ( per capirci, quasi quanto il PDS in Italia,
prima delle ultime batoste), ha una rappresentanza parlamentare di UN SOLO
DEPUTATO! Per la cronaca, si tratta di una vecchietta eletta in un'elezione
suppletiva. Per attuare tali sistemi elettorali, basati su pochi
schieramenti importanti in lotta tra loro, più altri minori che fanno da ago
della bilancia, unendosi ora all'uno ora all'altro, sulla base del " chi
offre di più", bisogna che, in pratica, il pluralismo sia esplicitamente
interno al sistema. Nessuno deve mettere in discussione le cose
fondamentali. Alla base, per usare le terminologie degli antropologi e dei
sociologi, tutti devono riconoscersi in dei "miti fondanti " comuni. Tutto
ciò è ben riassunto nella seguente facezia che circola in Inghilterra:-
"Laburisti, Conservatori o Liberali, chiunque vincerà le elezioni, il prezzo
del pane di certo non scenderà!".
Ovvero: forse cambierà qualche suonatore, ma la musica resterà sempre,
esplicitamente e totalmente la stessa.
Del resto, oggi più che mai, tutto il mondo è governato, tramite quegli
attrezzi che chiamiamo "computer " (dimenticando che nella nostra bella
lingua italiana esiste il vocabolo "calcolatore") da quella mostruosa
divinità senza volto, senza cuore, senza cervello (se diamo credito ai
giornalisti Maurizio Blondet e Rino Cammilleri, di cui tutto si può dire
meno che siano dei fessi, un cervello satanico forse lo possiede) e senza
fegato, ma con un immenso stomaco che si chiama "MERCATO". Non ci
dimentichiamo che, uno dei "Sacerdoti", di tale divinità, il presidente
Ciampi, affermò che i mercati votano tutti i momenti.
Intendiamoci, il "mattarellum", l'attuale legge elettorale, tipica cosa all'
italiana, fatta dall'attuale vicepresidente del Consiglio Sergio Mattarella,
non è certo l'ideale. Si tratta di un ibrido, né carne, né pesce, che
volendo dare un contentino un po' a tutti, non accontenta nessuno. Non per
fare sempre l'incontentabile, ma la macchinosa legge elettorale di prima era
davvero bisognosa di riforma. Se stava davvero a cuore che la volontà
popolare si potesse esprimere, le riforme dovevano essere in senso più
proporzionalistico. La situazione ideale è il modello olandese. Tutta la
nazione è un unico collegio elettorale. Cosa si devono eleggere, cento
parlamentari? Il candidato che prende un centesimo dei voti validi espressi,
quello sale. Semplice , diretto e chiaro, senza recuperi e senza resti.

 

---------------------------------

*** Azula ***

 

domanda 1 - Perche' secondo il tuo parere la destra vince in italia,
soprattutto al nord e la sinistra perde sempre piu' voti ?.


I migliori esperti in tecniche pubblicitarie si occupano della propaganda di
destra. La maggior parte dello spazio televisivo (e non) è monopolizzato
dalla destra, e nessuna categoria è esclusa, almeno a parole, dalle promesse
di Berlusconi: "Io credo nella famiglia... io credo nei lavoratori" "Madri,
padri, figli, figlie, zii, zie, ..." ecc.
Gli ideali (che funzionano sempre) sono messi anch'essi al servizio della
pubblicità: "io credo nella libertà...".
I governi di sinistra sono presentati dalla propaganda di destra come regimi
dittatoriali, attribuendo loro le stesse caratteristiche che aveva il
fascismo di Mussolini. Berlusconi ci racconta che la sinistra ci toglierà
tutte le nostre libertà, come faceva il fascismo, (i Rossi, quelli che
mangino i bambini, abrogheranno la Costituzione?!). Ci racconta che le reti
FININVEST rischiano di essere oscurate (gli consiglierei di leggersi l’Art.
21 della Costituzione). Secondo il Cavaliere, la vera libertà di parola è
quella promossa dalla destra (vale a dire il POTERE di uno solo di esprimere
le sue idee su tutti i canali TV). In questi "spot" (proprio così, perché
questa è pubblicità) la destra ci fa credere che nascerà un regime comunista
sullo stampo della vecchia Russia, nel quale i lavoratori si piegheranno
come schiavi al servizio dello Stato (e non degli imprenditori!).
Il Polo promette maggiore libertà per gli imprenditori, per favorire la
crescita economica e lo sviluppo sociale: in parole povere, il benessere.
Gli operai non si accorgono che il benessere di cui si parla è solo per gli
imprenditori, non certo per loro.
Fra tante lusinghe e minacce (perché di questo si tratta: di minacce senza
alcun fondamento) la gente rimane come ipnotizzata di fronte allo schermo, e
vota non con il cervello, ma seguendo d'istinto la personalità più
carismatica. E' solo questo che conta oggi: l'immagine. Noi non votiamo la
politica nella quale crediamo: votiamo il più visto in TV, votiamo il più
fotogenico, colui che sa pronunciare tante belle paroline ammalianti. Solo
dopo ci accorgiamo dell'errore, quando manca poco alla pensione ed essa ci
sfugge dalle mani. Ci pentiamo solo quando i più potenti, aiutati dallo
Stato, come se non bastasse la loro stessa forza, ci schiacciano come tanti
granelli di sabbia, ma solo dopo averci sfruttato al massimo.
Lavorare e morire. Questo è ciò che ci promettono.


domanda 2 - Perche' non si va a votare ?.


Io credo che la gente si sia stancata di votare a causa dell’instabilità: a
cosa serve votare, se non è poi chi abbiamo votato a guidare il Paese? Ci si
passa il testimone, come ad una staffetta, e le elezioni sembrano quasi una
presa in giro.
Peggio ancora per i referendum: non ci sono garanzie che la volontà dei
cittadini sia rispettata.
Come se non bastasse, i quesiti referendari sono sempre troppi: il Governo
non può pretendere che tutti i cittadini, trattati di politica, economia e
sociologia alla mano, ripassando lo Statuto dei lavoratori ecc., decidano di
diventare esperti in ogni materia toccata dal referendum. La maggior parte
delle persone non è abbastanza preparata, ed è normale che sia così. Siamo
nell’epoca delle specializzazioni. Non viviamo in una sorta di preistoria in
cui ognuno pensa per sé: ogni cittadino è specializzato in qualcosa.
Ciascuno di noi conosce bene solo le cose di cui si occupa. Se le domande
poste nei referendum fossero poche, o, meglio ancora, una, le trasmissioni e
le riviste non rimbalzerebbero continuamente da un argomento all’altro. Così
come stanno le cose ora, sono in pochi ad avere un’idea chiara su tutti i
quesiti. Questi pochi sono, naturalmente, addetti ai lavori. Tutti gli altri
devono scegliere fra andare alle urne ed uscirne confusi e con l’impressione
di aver sbagliato qualcosa, votare secondo ciò che suggerisce il più
fotogenico, o starsene in casa.
La poltrona di casa è meno problematica, e forse anche più gratificante.

---------------------------------------------------

MARIA CRISTINA DE GREGORIO.

 

Caro Namir,

che la destra potesse vincere non era così difficile da prevedere; che poi vincesse in maniera così decisa era stato peraltro ampiamente previsto dai sondaggi segreti a disposizione dei grandi partiti….

….ma quello che mi fa più incazzare è che non c’era mica bisogno di rompere le scatole ulteriormente alla gente per chiedere cosa sarebbe andata a votare alle regionali….era ovvio che dopo aver assistito al triste spettacolo di un governo di centrosinistra che ha scimmiottato il peggior governo di destra, facendo tutte le cose che forse la destra non avrebbe potuto fare o avrebbe potuto fare solo con una grossa opposizione delle forze di sinistra, cosa c’era di più coerente se non scegliere direttamente un governo di destra.

Sarà pur vero che quando un partito va al potere, sia anche il partito migliore e meno incline a deviazioni di qualsiasi tipo, "deve" scendere a compromessi….., però appartengo alla categoria di persone che vivono la politica con il cuore, oltre che con la testa, e di certi compromessi non vorrei neanche sentirne parlare.

E’ il governo di centrosinistra

che ha dato il suo assenso partecipe e attivo a una guerra assurda, mettendo a disposizione basi militari sul proprio territorio,

che si è lavato le mani, come ponzio pilato, con gli aiuti della missione arcobaleno alla popolazione civile,

che ha poi rubato con la missione arcobaleno,

che ha condannato a morte Apo Ocalan, regalandolo alla Turchia,

che ha barattato il giustissimo rientro di Silvia Baraldini per seppellire definitivamente in maniera infame le vittime del Cermis,

che ha pesantemente avviato la svendita delle principali industrie pubbliche dello Stato,

che ha cantato le lodi della flessibilità del lavoro,

che ha archiviato il problema degli immigrati con una legge farsa,

che ha iscritto i suoi figli alla scuola privata,

che ha ridotto i centri sociali a meri punti di incontro e di svago,

che ha svuotato le teste di tanti militanti,

che ha svuotato le piazze da manifestazioni e cortei variopinti,

che ha ceduto una piazza storica per il 1° maggio al giubileo….

Che non ha nulla di sinistra e tutto di centro.

Con affetto, Cristina

 

 

-------------------------------------


Se qualcuno vuole mettersi in contatto con gli autori delle - riflessioni - pubblicate puo' richiederlo all'email - artenamir@tiscalinet.it -

Grazie a tutti. NAMIR.