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DAMMI LA MIA CASA. La casa e’ un
bene prezioso… non e’ solo un investimento
e’ la nostra storia il nostro mondo tutto quello che
ci appartiene…se e’ in affitto e’ la
capanna del viaggiatore…non la si vive in
profondita’ fino all’ultimo angolo ma rimane
indelebile nel nostro percorso futuro … anche se
devi andare… devi smontarla e il tutto entrare
rapidamente nel sacco. soprattutto la casa torna ad essere un luogo della falsita’… continua…LASCIAMO
PERDE A POLITICA… QUELLA E’ NARTRA COSA…IO
NON SONO FASCISTA Per fortuna non e’ razzista… altrimenti sai cosa avrebbe detto …la casa ? Perche’ nelle case si cresce e si educano persone a vendersi e a farsi comprare. C’e’ anche un partito che ha inserito la parola CASA nel suo simbolo…poi’ c’era la casa cantoniera …le guardie dei treni e dei confini…forse le avra’ la lega ora ?…Poi ci sono le case dei pecorai … sempre aperte a tutti anche nel tetto…ma almeno se piove e fai quel mestiere ti ripari…come le case degli alpini e dei montanari…aperte aperte…ci puoi entrare e dormire… ti ospitano anche se non c’e’ nessuno. insomma la casa dove arrivi la sera tiri le scarpe e fai quello che vuoi mentre fuori piove. E se c’e’ il gas fai da mangiare e ti riscaldi…ma lo sostituirono un tempo anche con l’elettricita’ e per averla devi fare centrali atomiche che inquinano il mondo… questo la casa non lo vuole cosi’ come non vuole lo spreco d’acqua… tutto per la casa puo’ tornare ad essere civile …perche’ questa rappresenta…non pareti dove uno puo’ fare quello che sporca il resto del fuori…ma dove si riposa in pace con la terra. E ricordi… la casa di mia nonna era un bella casa – a due piani…ci si andava d’estate…tutto un mese di fila… in quella casa c’era cresciuta anche mia madre…da grande mi sono sempre detta…la compro e la custodisco…e infatti i fratelli di mia madre l’hanno venduta … ad un gruppo di inglesi per 50 mila euro…quando e’ stata ceduta ero povera in canna…ora anche…e quindi i ricordi hanno trovato un prezzo…e gli inglesi la occupano dicendo…GUADDA GUADDA NEPPOLO. il nespolo era
l’albero di mio nonno… ci salivamo sopra per
mangiare appunto nespole. Ricordo la SCALA …ci salivamo sopra piano … tutta di legno…faceva un gran casino…per spiare cio’ che accadeva in alto e in quelle stanze…ma non si sentiva nulla…la scala era di legno come le porte…un legno spesso… tanto che non passava un fiato…solo vento profumato. Queste erano le case…oggi sono un investimento… ne compri una ne vendi un’altra … fai mercato… non ci vivi non assapori la puzza dei broccoli della cucina…broccoli per una settimana intera…perche’ mamma perdeva a lotto…quella dove abito ora. mia madre… pentolini di ferro che mi tirava contro…perche’ troppo ribelle…ogni tanto mi prendeva…e mi chiedeva soltanto… TI HO FATTO MALE ? … stavo meglio prima…rispondevo piangendo ma senza fargli sentire il rumore delle lacrime e dei singhiozzi repressi. La casa delle prime feste… mi siedo cosi’ mi trucco cosa’… e arrivava lui con la sua fidanzata… ciao… ti presento eleonora…la mia nuova ragazza…e anche in quel caso pianti cercando di arginare il trucco che inevitabilmente inondava tutte le guance fino a dietro le orecchie…via ..ti lavavi la faccia… e uscivi piu’ brutta di un verme al sole. ti senti bene ? …e tornavi a piangere di nascosto. I primi balli…
le prime uscite…e poi a casa… il letto
profumo… il papi imbronciato ma non diceva mai
nulla… la casa insomma…che vivevi che amavi che
odiavi d’estate quando tutti partivano… e noi
in bolletta il sole sul terrazzo…attenta quello ci
vede… ripeteva mia madre con il costume ad un pezzo
solo … color nero scafandro…mi sfina ? …e
io ridevo… si si mamma …ti sfina…le sue
curve erano montagne di panna per le prime torte di
compleanno…sempre in lotta con il La casa dai pavimenti consumati…un giorno li cambiamo vero ? e mio padre … si si… questo bianco e’ un casino come cade qualcosa si sporca tutta la cucina. MAMMA MONTAGNA cambio’ il pavimento…sara’ stata la malinconia…ne fece un altro bianco e la storia e i lamenti continuavano in serenita’. Queste case che
hanno cartolarizzato… svenduto alle banche… non
si preoccupi signora se non la compra rimarra’ in
affitto …basso basso…col
cavolo…l’affitto arrivo’ ad 800 euro al
mese…e tante nonne emigrarono nei quartieri dei
figli…che non sopportano perche’ sentono il
peso…la casa… quella che tieni chiusa
perche’ darla agli immigrati non La casa … dove mi rincorrevi e io mi nascondevo…la casa come un albero…pa faccio pipi’ qui che non mi vede nessuno nessuno…siiii … c’e’ la foto con il sedere che esce fuori dal tronco appesa come un trofeo in casa appunto. La casa ora e’ un investimento…non e’ piu’ un tetto una rampa di scale una porta d’aprire per fare l’amore…due spaghetti … puzza di calzini…coperte in aria …stirate al sole…non e’ un ricordo passione… la compri la smerci la getti via come tutto il resto. La mia casa era lo STATO… tutto era per me… tutto faceva per me e io per lei…ora segue le banche che chiedono mutui… affitti che neanche in quattro riesci a pagare…se la prendono con gli impiegati di mille euro al mese chiamandoli fannulloni e lascia che il 70 per cento dei ricchi del nord chiedano la seccessione…il federalismo fiscale l'italia dalla casa divisa. la mia casa…
quella di mia madre…della mia vita dei miei
sogni…non c’e’ piu’…L’avrei
voluta comprare…mi avrebbe detto anche se quel
tatuaggio era vero o finto… mi avrebbe detto se
l’italia era tornata ombra di se stessa… mi
avrebbe detto come e cosa fare…poco per uno e la
ricompriamo…era solidarieta’…cosi'
pensavo. Non c’e’
nulla di tutto questo…accendo la tv…il buio...
e’ anche tuo…e la casa oggi e’ un cumulo
di macerie un terremoto che non hanno voluto evitare come
il mercato chiedeva…una bomba tirata sul tetto solo
perche’ sei
irachena…palestinese…africana…serve la tua
terra non il tuo amore. Intanto il mercato
avanza come un cannone …dietro c’e’
l’esercito pronto a spararmi…non ho nulla per
difendermi e nulla da perdere c'e' solo la mia storia che
è nostra… solo negli occhi…guardarli negli
occhi ecco cosa faro'... |
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