Erba OGM del golf invade Oregon



Dal Corriere della Sera
una notizia preoccupante.
Andrea Atzori

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2006/08_Agosto
/16/erba.shtml


La variante vegetale era destinata ai campi da golf Erba transgenica
fuori controllo L'agenzia americana per la protezione dell'ambiente
ha scoperto un caso di contaminazione GM su suolo statunitense


WASHINGTON - L'erba del vicino, oltre che più verde, rischia di
essere sempre più resistente agli erbicidi. Specie se il vicino in
questione abita nel centro dell'Oregon, Stati Uniti. Qui infatti è
appena stato rilevato il primo caso statunitense di contaminazione
transgenica, inavvertitamente prodotta da alcuni campi sperimentali.
Si tratta di una varietà geneticamente modificata di Agrostis
stolonifera - una specie vegetale che forma un tappeto erboso di
qualità, spesso usato per i campi da golf - che si sarebbe propagata
in aree contigue a quelle dove venne testata, ben due anni fa. A
dichiararlo è una ricerca della stessa agenzia americana per
l'ambiente, l'Epa, secondo la quale tuttavia non ci sarebbero rischi
immediati: l'erba GM «fuggitiva» non sarebbe cioè una minaccia
ecologica.
ERBA PIU' RESISTENTE - Nondimeno, la notizia non mancherà di fornire
fiato agli ambientalisti che lamentano il rischio che le coltivazioni
biotecnologiche possano facilmente diffondersi sul territorio,
incrociandosi con varietà simili selvatiche e producendo delle super-
erbacce difficili da sradicare. L'erba transgenica testata in Oregon
è un progetto portato avanti da qualche anno dalla multinazionale
agrochimica Monsanto e dal colosso americano dei prodotti per
giardinaggio Scotts. L'idea è di utilizzare questa varietà,
geneticamente modificata per resistere all'erbicida Roundup
(glifosato), sui campi da golf, in modo da sradicare facilmente le
piante infestanti attraverso il suddetto diserbante, senza intaccare
il tappeto erboso.
INCROCI PERICOLOSI - Ora però la ricerca evidenzia due ordini di
problemi: che le piante GM appena scoperte sono state prodotte dal
polline trasportato dal vento lontano dai campi sperimentali; e che
alcune di queste sono già il frutto di un incrocio con varietà d'erba
selvatica. La Monsanto fa però presente che, nella peggiore delle
ipotesi, una eventuale supererbaccia sarebbe facilmente debellabile
con un diserbante diverso dal Roundup. Ma certo il dipartimento
americano dell'Agricoltura, che ancora deve approvare l'erbetta GM,
dovrà prendere in considerazione la segnalazione dell'Epa.
Carola Frediani
16 agosto 2006

IL GIOCO DELLE SOGLIE DI RISPETTO SERVE PER METTERE IN REGOLA QUELLO CHE SI SA' CHE DANNEGGIA LA SALUTE

ELETTROSMOG - qualcuno dice, valori di inquinamento consentiti più bassi in raffronto a quelli europei, ma sempre comunque troppo alti rispetto a quelli indicati dalla ricerca indipendente che consentirebbero una reale minimizzazione delle esposizioni della popolazione;
OGM - prevista una soglia di contaminazione accidentale ammessa dello 0,9% solo dopo la quale si etichetta. In discussione in Europa analoga soglia per il biologico (dallo 0,1% proposto dall'associazione agricoltori CIA allo 0,9%). Comunque minimali a detta di alcuni pseudo-ambientalisti che non vogliono spiegarci che la contaminazione naturale ha un effetto moltiplicativo tale che inquinerebbe tutto in pochi anni, INEVITABILE ED IRREVERSIBILE. Quindi è sufficiente anche una minima soglia per permettere l'avvio automatico del processo di contaminazione che diventerebbe impossibile fermare;
AMIANTO - vengono ancora trovate tracce di amianto nelle tubature dell'acqua (Bologna) e si ripete il solito gioco che permette ad Hera di non essere obbligata a fare una bonifica di 250 milioni di euro. Per chi si ammala c'è il dolore delle persone ed i costi vanno alla collettività. <<Dati non allarmanti>> per l'Usl, sicuramente rientrano in qualche soglia permessa;
LATTE "ALL'INCHIOSTRO" (contaminato dal fissatore per inchiostro Itx), NON E' TOSSICO - dopo le giuste preoccupazioni ed allarmi lanciati dall'Ausl delle Marche, adesso <<la Procura di Milano chiede l'archiviazione per il caso che coinvolge Nestlè e Milupa>> (La Repubblica del 18 luglio 2006) anche qui la soglia di rispetto ha la meglio.
<<...........La consulenza di parte del Professor Silvio Garattini, direttore dell'Istituto farmacologico"Mario Negri", ha dimostrato che la concentrazione di Isopropylthioxantone nel latte era blanda e quindi non tossica. L'indagine è partita nel novembre 2005 dalla Procura di Ascoli Piceno, con il sequestro di oltre un milione e mezzo di confezioni di latte in tutt'Italia. .......>>.
Ciao Angela

TROVATE TRACCE DI AMIANTO NELLE TUBATURE
L'Usl: dati non allarmanti
La Repubblica del 5 agosto 2006 - Cronache di Bologna

<<L'acqua che beviamo non è sicura>>. Lo afferma l'Associazione Esposti Amianto dopo la periodica campionatura dell'acqua potabile effettuata dal dipartimento di Sanità pubblica della Usl. <<Dalle rilevazioni fatte nell'ultimo semestre - spiega il presidente Vito Totire - risulta che in tre siti su quindici sono state rinvenute fibre d'amianto>>. I siti in questione si trovano in Via Gerusalemme e Via Schiavonia, entrambe nel centro storico, e in Via Domokos in zona San Ruffillo.
Sebbene lo stesso Totire ammetta che la positività dell'acqua alla presenza d'amianto non rappresenti una novità e la Usl precisi come le quantità riscontrate non siano allarmanti, l'associazione ritiene che il pericolo non debba essere sottovalutato e ha inviato un esposto in Procura.
Per Totire <<il ritrovamento periodico di fibre d'amianto nell'acqua (in Via Gerusalemme e in Via Schiavonia la sostanza era stata rinvenuta altre volte in passato, ndr) dimostra come sia necessaria e urgente una bonofica di tutte le tubature in cemento amianto, bonifica che costa 250 milioni di euro e di cui Hera ha il dovere di farsi carico>>. E la Usl <<deve estendere le sue campionature anche alle zone periferiche>>. Fausto Francia, direttore del dipartimento di Sanità pubblica, precisa che <<i punti in cui vengono fatti i prelievi sono considerati dai tecnici i più significativi della rete idrica cittadina>>.