Sono una donna musulmana e dico a Amato... di di SOUAD SBAI

Sono una donna musulmana e dico a Amato... di di SOUAD SBAI

Cordiali saluti a tutti gli spiriti liberi e laici
        Marcus  Prometheus.

Signor ministro degli Interni, Giuliano Amato, Le chiedo di voler
dare priorità nell'ordine del giorno della riunione della Consulta
islamica, prevista per ottobre, al problema della condizione della
donna immigrata musulmana in Italia. Quante Hania, Kadija, Kawtar,
Samira, e forse domani anche Paola, Francesca, Daniela, moriranno in
nome della estremismo islamico? Abbiamo visto dalla vicenda della
ragazza di origini pakistane uccisa a Brescia come la religione
diventi una seconda legge, diversa da quella dello Stato italiano,
inculcata nelle menti di molti genitori musulmani che vivono nel
nostro Paese da imam "fai da te" senza cultura. Estremisti religiosi
secondo i quali le donne non hanno alcun diritto. Per quanto tempo,
signor ministro, dovremo ancora far finta di niente, a discapito
delle nostre donne che subiscono questo tipo di violenze? Aspettare
altre violenze, segregazioni, avere altre donne umiliate se non
addirittura sgozzate? Vedere donne obbligate alla poligamia, anche se
la legge italiana lo vieta? Vedere donne musulmane schiave del giogo
maschilista o paternalista degli estremisti? Le donne musulmane,
arrivando in Italia, diventano schiave, sepolte vive nelle loro case,
spesso soggiogate dall'ignoranza in cui sono tenute. Le donne
musulmane oggi vivono nel terrore, sì nel terrore! I documenti
vengono loro sottratti dai mariti o padri all'arrivo in Italia, o
peggio ancora non viene richiesto per loro il rinnovo del permesso di
soggiorno, per ridurle alla clandestinità ed impedire qualsiasi
denuncia da parte loro per maltrattamenti o violenze subite. Ed
inoltre quante donne minori musulmane devono ancora subire la
malvagità del rimpatrio forzato appena raggiunta l'età del matrimonio
(14-15 anni) marocchine, pakistane ecc..? Esse sono obbligate dai
genitori, contro la loro volontà, al ritorno nel Paese d'origine e
divengono vittime di matrimoni combinati. La motivazione è sempre
quella di impedire che diventino occidentali. Italiane non solo sui
documenti ma soprattutto nella cultura e nella condivisione dei
nostri valori. Queste bambine, signor ministro, non hanno nessuna
patria che le difenda: immigrate in Italia e straniere nel Paese
d'origine. Noi donne musulmane non vogliamo tribunali paralleli alla
giustizia italiana. Noi donne musulmane non vogliamo la pena di morte
comminata da giustizieri strumentalizzati da religiosi estremisti ed
imam "fai da te", che da garage o macellerie trasformati in centri
islamici non adeguati da anni hanno alimentato, ed ancor oggi
alimentano, l'odio contro le donne, che terrorizzano le nostre
comunità islamiche e che hanno rallentato il processo d'integrazione
degli immigrati. Signor ministro, ci appelliamo alla sua sensibilità
ed al richiamo universale dei diritti umani affinché tale situazione,
inaccettabile in un Paese come l'Italia, venga immediatamente
affrontata dalla Consulta islamica.
PRESIDENTE DEI MAROCCHINI IN ITALIA DA 25 ANNI IN ITALIA Souad Sbai
vive in Italia da 25 anni. È nata in Marocco ed è arrivata in Europa
a vent'anni sposandosi. Dapprima ha vissuto tre anni e mezzo in
Francia poi si è definitivamente stabilita in Italia. DIRIGE DI AL
MAGHREBIYA È presidente della Confederazione dei Marocchini in Italia
e dell'Associazione delle donne marocchine nonché direttrice di Al
Maghrebiya, mensile in lingua araba che vende 22 mila copie in tutta
Italia. La Sbai è anche membro della Consulta islamica presso il
Viminale.

Penso che tutte le grandi religioni ...
Cristianesimo, Islam e Comunismo
siano insieme false e dannose. (B.Russell)

Ed il Quarto Cavaliere dell'Apocalisse
e' l' esplosione della popolazione mondiale
quadruplicata in 100anni. (M.Prometheus)