TERRA ALLEGRA - NO OGM -

 

Intervista ad Andreina de Tomassi

 

Nata a Milano, laureata ad Urbino in sociologia dell’Arte e della Letteratura, con il poeta Umberto Piersanti. Inizia a lavorare per il quotidiano La Repubblica, nel 1978, diventando giornalista professionista nei primi anni ottanta. Dal 2000 inviata esterna, sempre con il giornale La Repubblica.

 

di - massimo d'andrea.

 

Cosa vuol dire oggi agricoltura biologica ?

E’ prima di tutto una scelta di vita, ed e’ chiaro che se si decide di mangiare biologico, non solo rispetti l’ambiente, ma lo conservi e conservi le possibilita’ di vita futura migliore anche per gli altri, e salvi le biodiversita’, che io oramai considero l’ultima zattera per l’umanita. Perche’ le specie vegetali, animali, ma anche le lingue, i dialetti, le persone sono a rischio, sta avvenendo una erosione genetica oramai folle e incontrollata.

Vogliamo parlare del non biologico, cioe’ del transgenico ?

E’ in atto una guerra, meno evidente di quella militare, ed e’ una guerra chimica, le grandi industrie che detengono i brevetti, stanno decidendo che cosa noi dobbiamo mangiare, tanto e’ vero che c’e’ un movimento interessantissimo, che ha tutta la mia considerazione e che si chiama : “ Altra Agricoltura “ , che cerca di lottare proprio per la sovranita’ alimentare, cioe’ noi dovremmo essere almeno i padroni di cio’ che mangiamo.

Invece tutto questo non accade ?

Assolutamente, perche’ tutto quello che mangi e’ gia’ transgenico, dai biscotti alle farine,  non ti dicono sempre cosa c’e’ dentro i prodotti che compri, perche’ sotto l’uno per cento, puoi metterci tutto, pero’ ci sono anche altri prodotti come la soia e il mais, che entrano completamente transgenici nelle nostre case.

Comunque da ricercatori liberi ed autonomi, non sul libro paga delle varie industrie mondiali, dicono che questi ogm, al contrario di quanto affermano ufficialmente, in realta’, non sono affatto convenienti. Perche’ per le piantagioni transgeniche occorre ad esempio, molta piu’ acqua, e il problema di quest’ultima e’ ormai grave nel mondo. L’ogm tra l’altro lo puoi coltivare nelle grandi estensioni di terra, ma l’Italia che e’ al 60 per cento collinare e montuosa, dove lo produce il transgenico ? . Noi abbiamo solo due pianure, la Pianura Padana e quella Foggiana, puoi capire che disastro. Insomma in parte e’ un falso problema, perche’ l’ogm non e’ adatto allo sviluppo, ed inoltre loro la chimica nei prodotti che compriamo, da tempo oramai l’hanno messa, guarda solo i piatti pronti, cosa vuoi che ci sia li dentro ? , gli odori, i sapori, sono tutti chimici.

Quale sono le problematiche reali legate agli ogm ?

Guarda, da quello che fino ad ora ci dicono, prendono il dna di una cavalletta e lo mettono nel dna del mais, e di questa manipolazioni, noi non ne conosciamo la sicurezza e quindi i risultati futuri che possono esserci nelle popolazioni che si sfamano con questi cibi.

Spesso tentano di farla passare, questa manipolazione genetica, come l’innesto che compie il contadino sulle piante …

E’ un’altra storia. Il contadino compie una selezione naturale, cioe’ innesta la pianta con una pianta, gli incroci ci sono sempre stati, il cane con il cane, e vengono fuori migliaia di sperimentazioni naturali. Perche’ si chiama transgenico ? perche’ in questo caso salti i generi, non fai piu’ incroci come quelli del contadino, un limone con un arancio, in questo caso non si rispetta piu’ il regno, in questo caso puoi unire il vegetale con l’animale e non sai cosa puo’ accadere.

Ma ci ripetono che questo tipo di salto dei generi non viene piu’ applicato…

Continuano a farlo. Noi come consumatori abbiamo gia’ comprato tutto e mangiato tutto. Non potendoci piu’ dare altro, si sono industriati in questi tipi di ricerche folli, tutta la genetica oramai e’ una ricerca commerciale. C’e’ anche una biogenetica, definiamola buona e che serve, e poi c’e’ tutta quella commerciale, attraverso la quale si appropriano ad esempio del famoso riso indiano, prendendone un pezzetto, lo mischiano con altri pezzetti di geni, e poi dicono che e’ loro, e gli indiani che lo fanno da migliaia di anni non possono piu’ usarlo e sono costretti a comprarlo dagli americani, ecco siamo a questi livelli. 

E il transgenico deve essere ricomprato di anno in anno perche’ e’ privo di seme … sbaglio ?

Si, diciamo che quel seme che si pianta non e’ poi fertile, quindi fai solo quell’annata. Ad esempio ti prendi il grano transgenico e per farlo devi comprare il loro fertilizzante, le loro apparecchiature eccetera, ma l’anno successivo devi ricomprare tutto.

Un’altra difesa che spesso viene utilizzata, e’ che la pianta transgenica non assorbe i pesticidi.

I terreni lavorati in modo intenso sono quasi tutti inariditi, c’e’ un processo in atto folle, in Italia e’ alta la percentuale dei terreni oramai secchi, senza piu humus, cioe’ senza quei venti centimetri di terra che servono alla pianta. L’humus non e’ piu’ fertile proprio a causa dei pesticidi, ma quando metti la coltivazione transgenica, non e’ che ne usi di meno, inoltre non e’ che devi tanto preoccuparti di quello che va nella pianta, perche’ la pianta e’ gia’ stata modificata geneticamente ed e’ potenzialmente pericolosa quanto basta. Inoltre ci sono degli studiosi che affermano che l’aumento di allergie, soprattutto nei bambini, allergie dermatologiche, respiratorie e cosi’ via, potrebbero essere legate al fatto che da almeno una decina di anni ci stiamo nutrendo con cibi falsi e inventati in laboratorio, come il mais americano. Ecco che cosa e’ la guerra di cui all’inizio accennavo, e’ una guerra commerciale, loro vogliono entrare prepotentemente nelle nostre case, sui nostri mercati.

Vogliamo parlare di alcuni prodotti ?

Voglio dire di piu’, il pane fatto con il mais transgenico, non ti nutre come il pane fatto biologicamente. Il seme antico, il seme vero che madre terra ci ha dato, e’ pieno di elementi salutari per il nostro organismo, mentre questo pane, questa farina, ne sono totalmente privi. Quindi non puoi neanche avere piu’ delle difese immunitarie che prima potevi aiutare anche con cio’ che mangiavi.

Ad esempio il pomodoro sembra aver perso tutte le sue qualita’ ed inoltre la sua vitamina c che tanto fa bene al nostro organismo non la contiene piu’…

Hanno inventato questo pomodoro che non marcisce mai, gli hanno messo un gene di animale e non marcisce piu’, non ha vita e quindi neanche vitamina c.

Certo dovranno mettere un’etichetta se superano lo 0,9 per cento, ma se si tengono sotto questa soglia, di transgenico potranno rifilarcene quanto vogliono.

L’europa come si sta muovendo politicamente rispetto al transgenico ?

Non certo bene. Tra l’altro in Italia abbiamo fatto questo decreto Alemanno, ma siccome ci vogliono dai sessanta ai novanta giorni per applicarlo, vedrai che forse non ce la passera’.

Cosa prevede questo decreto Alemanno ?

Prevede che si possono fare delle prove di agricoltura transgenica in campi controllati e tutelati ed impedisce ai contadini di intraprendere qualsiasi iniziativa singola e quindi non controllata. Afferma che ‘ vietata la coltivazione transgenica, ma non e’ vietata la ricerca.

Diventeremo cioe’ degli esportatori di trangenico…ma mi chiedevo anche come faranno a delimitare i campi in cui questa coltivazione transgenica verra’ sperimentata ?

il problema c’e’ ed esiste, perche’ ancora non si sono inventati nulla contro le farfalle, le api e il vento, non some faranno, non possono neanche metterle sotto vetro perche’ si brucerebbero le piante con il sole, non so proprio cosa rispondere ad una domanda che ci poniamo in tanti.

Insomma dobbiamo stare attenti e sempre in allerta.

Ma se ci vuole molta piu’ acqua per il transgenico, viene a cadere l’altra scusa utilizzata per coltivarlo e cioe’ che sfamera’ il mondo, o quella parte di mondo che oggi muore realmente di fame, perche’ mi sembra che il problema dell’acqua esista soprattutto in quelle aree geografiche che intendiamo sfamare con il transgenico.

La fame nel mondo non e’ un problema di cibo, bisogna sfatare del tutto questa bugia. Di cibo c’e’ ne e’ in abbondanza per tutti, basta pensare che un americano medio, consuma dieci volte di piu’ di un africano. Il cibo c’e’ ed e’ mal distribuito, mandiamo al macero ogni anno migliaia di tonnellate di cibo che non consumiamo o non compriamo. Tutte le grandi industrie vanno in Africa a saccheggiare la grande biodiversita’, delle piante e degli animali esistenti, inaridendola. E questa biodiversita’ viene utilizzata per fare le cremine, cioe’ per queste idiozie devastiamo il resto del mondo. Per poter risolvere il problema della fame nel mondo, bisogna che coloro che sfruttiamo si riapproprino della loro terra che gli togliamo da sotto i piedi.

C’e’ una bellissima frase di Vandana Shiva che dice:

“ quello che gli americani considerano erbacce sono le erbe con cui noi abbiamo curato i nostri padri e i nostri figli e sono le arbe con cui noi cuciniamo, con le quali ci facciamo belle, le erbe intorno al nostro campo erano tutto per noi che le hanno distrutte “.

Il capitale nasce da un furto, e il furto e’ questo, un furto di vita, furto genetico, furto delle materie prime, furto di oro diamanti petrolio, il capitale e’ arrivato anche a fare il furto dei bambini, che magari servono ai ricchi per cambiarsi il rene o un’altra parte del corpo.

Ma come mai l’Europa, per liberarsi anche dalle varie crisi economiche, non punta sulle nuove fonti pulite di energia ?

Non tutta l’Europa non sta facendo niente in merito. Ad esempio la Germania, che certo non ha tanto sole come l’ Italia, ha un milione di pannelli solari, noi se riusciamo ad arrivare a diecimila impianti e’ gia’ una fortuna. Qui sul carbone e sul petrolio inquinante. Nel nord Europa ci sono isole intere che ricavano energia o da impianti ad eliche o da impianti solari. Noi solo, ripeto, siamo fermi nella ricerca, come tutti i paesi che si collocano a destra e sono conservatori, i quali si sa gli conviene essere sudditi che autonomi. Dobbiamo cercare di diventare autonomi sia con le fonti energetiche alternative che con i cibi non transgenici, e’ il futuro di qualita’ che ogni paese deve costruire, altrimenti sulle nostre tavole arriveranno i polli cinesi, che non sappiamo neanche se sono sanissimi, cosi’ come dipenderemo sempre dalle scelte petrolifiche Usa.

Ci sono ad esempio le chiatte dell’Eni, abbandonate in mezzo al mare, che potrebbero diventare delle risorse per l’energia eolica, cominciando cosi’ ad essere meno dipendenti dall’enerigia francese che ci costa caro.

Quanto ha fatto in merito, Prodi, in Europa ?

Molto poco prima, ma ultimamente sia lui che D’Alema, sul biologico si stanno ricredendo. Io ricordo un dibattito che ebbi proprio con D’Alema, qualche hanno fa a Foggia, perche’era caduto nella trappola del transgenico che serve a sfamare il resto del mondo, pero’ posso dire che oggi hanno cambiato idea, aprendo un’area tematica sull’agricoltura, condotta da Francesco Baldarelli che e’ una persona intelligente e sta lottando per il biologico.

Per finire vogliamo parlare del libro ?

Il mio libro ha per titolo : “ Terra Allegra “, ed e’ un viaggio nell’Italia contadina, tra i capolavori del gusto e i pionieri della bellezza e della biodiversita’, edito da Biobank di Forli’,che e’ una casa editrice che si occupa solo di biodiversita’.

Compreso la carta ?

Certo, e’ la prima cosa, io cerco di essere coerente, tanto e’ vero che ho lasciato la mia sede di Piazza Indipendenza, nella quale svolgevo la mia attivita’ di giornalista de La Repubblica, e mi sono trasferita nelle Marche, proprio per uscire da Roma, dal casino, dalla puzza d’inquinamento, per stare in campagna e cercare di seguire fino in fondo la mia idea di vita futura.