MAFIA GRAFFITI

MAFIA GRAFFITI

 

Ricordate le bombe del 1993 ? quelle piazzate a roma che fecero saltare in aria san giorgio al velabro…quelle piazzate alla chiesa…quelle messe davanti allo stadio olimpico che dovevano esplodere dopo una partita – LAZIO UDINESE - …quelle bombe sancirono un’accordo clamoroso tra mafia e politica.

 

In quei tempi la mafia era potentissima…voi direte … oggi non piu’ perche’ e’ stata sconfitta ?…al contrario…negli anni novanta la politica era come dire abbastanza forte…oggi sono totalmente schiantati nelle decisioni… dai poteri economici. La mafia in poche parole e’ diventata IMPRESA – esattamente come prevedevano FALCONE E BORSELLINO…per questo furono fatti saltare in aria...anche perche' avevano compreso gli accordi e stavano per denunciarli.

 

Per non avere piu’ mafia in italia come nel mondo bisognerebbe eliminare il sistema…facciamo un esempio concreto…la juventus prima rappresentava il potere del calcio…tutti i rigori inesistenti gli venivano concessi…vinceva le partite senza mai sudare in campo…scoperta la pentola vengono fuori le telefonate di moggi…e la vergogna di quella squadra societa’ tridente eccetera eccetera. Oggi capita la stessa cosa all’inter…che ha 200 milioni di euro di debiti … che compra questo e quello e che sul campo vince senza mai sudare…accade in italia …quando gioca in europa si scontra con gli alri poteri e la questione diventa difficile da portare a casa.

 

e infatti perde facilmente…ma se si vuole rompere una parte della mafia che gira nel pallone…bisogna eliminare il calcio non l’inter o la juventus di ieri… la mafia si sposta non la elimini facilmente…con questo non vogliamo dire che l’inter sia mafiosa …era solo un esempio per far compredere il concetto dell’esistenza della mafia anzi della resistenza dei poteri forti.

C’era un certo PM che si chiamava GABRIELE CHELAZZI il quale aveva scoperto nei documenti della direzione amministrativa penitenziaria – DAP – la prova della trattativa tra stato e mafia agli inizi degli anni 90.

CHELAZZI e’ deceduto di crepacuore…attacco cardiaco…cosi’ come sono deceduti ARAFAT e successivamente l’ictus di SHARON ...come spiegarlo ? … ma e' ovvio...il caso e il destino toglie di mezzo le persone quando non servono piu’ o meglio quando rompono.

CHELAZZI aveva acquisito al DAP la copia dei fascicoli relativi a 140 detenuti del carcere palermitano dell’Ucciardone, ai quali tra il 4 e il 6 novembre del 1993 il ministro di grazia e giustizia revoco’ improvvisamente il regime del carcere duro il famoso 41 BIS.

Parliamo dei ministri del governo AMATO e quello del governo CIAMPI …cioe’ dei ministri CLAUDIO MARTELLI e GIOVANNI CONSO.

CHELAZZI cosa fa ? realizza una cronologia completa di tutti gli attentati…falliti e portati al termine da cosa nostra ma si concentra soprattutto sulla storia di un’autobomba mai esplosa piazzata a roma a poche centinaia di metri dallo stadio olimpico nella domenica del 31 ottobre del 1993.

Una lancia thema zeppa di tritolo e chiodi doveva esplodere al termine della partita…attivata con un radiocomando…ma non esplose …rimase li’ parcheggiata fino all’arrivo della sua scoperta per poi essere rimossa.

CHELAZZI insieme agli investigatori si chiede come mai quella macchina non esplode ? …e allora gli viene da ascoltare anche l’ex ministro della giustizia quel MARTELLI del governo AMATO ancora al governo … che si dimise proprio nel 1993 coinvolto e incastrato da un certo SILVANO LARINI e udite udite … LICIO GELLI … nello scandalo del conto protezione.

Il conto fu aperto verso la metà del 1979 per ragioni del tutto private da Silvano Larini. Il conto 633369 aveva sempre ospitato cifre modeste, con una punta massima di 200 milioni. Poi, secondo la testimonianza resa nel febbraio 1993 da Larini, nel corso di una passeggiata d'autunno 1980 tra corso di Porta romana e piazza Missori, Bettino Craxi, che era in compagnia di Claudio Martelli, chiese a Larini di prestargli un conto in Svizzera per un'operazione di finanziamento del partito all'estero. Larini acconsentì.

Il primo versamento di 3,5 milioni di dollari arriva a ottobre. Il secondo accredito è del febbraio dell'81; tra i due viene compiuto un prelievo di poco più di un milione di dollari che in contanti vengono portati in Italia.

Nel marzo 1981 c'è la scoperta degli elenchi della P2 e a Castiglion Fibocchi in casa di Licio Gelli viene trovato anche il famoso biglietto con l'indicazione del conto 633369 e la parola "Protezione". Subito dopo il conto Protezione viene estinto con prelievi in contanti e con un'operazione di giroconto su un altro conto di Larini, questa volta in una banca di Mendrisio.

L'altro versante del finanziamento era, per l'accusa, il prestito di 50 milioni di dollari dall'Eni al Banco Ambrosiano di Roberto Calvi (che, mercé Gelli, avrebbe "ripagato" con i versamenti sul conto Protezione il PSI, che aveva favorito quel prestito): di ciò, sempre nel 1993, parlò agli inquirenti l'ex direttore finanziario dell'Eni, Florio Fiorini, in carcere a Ginevra per il crack della Sasea. Fiorini narrò che, dopo l'ostilità verso Gelli di Craxi per il finanziamento alla sua opposizione interna nel PSI con la tangente dello scandalo Eni-Petromin, Gelli "guadagnò" il sostegno della segreteria PSI grazie al versamento di danaro dei risparmiatori del Banco ambrosiano sul conto Protezione.

MA FACCIAMO UN passino dietro… nel 1992 furono assassinati dalla mafia prima FALCONE  e poi BORSELLINO…i quali appunto seguivono piste di MAFIA divenuta imprenditoriale…collaborazioni ma anche poteri…MARTELLI dopo queste stragi volle il 41 bis per i detenuti mafiosi…la questione non piaceva e piazzarono le bombe a roma per revocarlo.

C’e’ un certo PAOLO BELLINI del nucleo tutela patrimonio artistico dei CARABINIERI…informatore dei mafiosi spiegandogli dettagliatamente che lo STATO quando deve recuperare opere d’arte rubate e’ disposto a trattare con la malavita.

QUESTO miracolo come altrimenti definirlo ?…abbiamo le stragi DI FALCONE E BORSELLINO e uomini dei CARABINIERI che se da una parte indagano dall’altra informano…ne usciremo o non ne usciremo mai dalla mafia ?

Non dimentichiamo che sempre tra il 1992 – 1993 – viene arrestato RIINA … costretto al carcere duro…e allora un certo SALVATORE FACELLA… mafioso… piazza un proiettile di artiglieria nel giardino di BOBOLI  a FIRENZE…poi la mafia chiama l’ansa e avverte che se non tolgono il 41 bis faranno una strage… ma l’ansa non pubblica la rivendicazione...le solite cose italiane.

L’8 maggio 1993 papa wojtyla arriva in sicilia e sferra la sua accusa contro la mafia…naturalmente i mafiosi non accettano questa accusa dalla chiesa per tanti motivi che non vi stiamo ad elencare altrimenti si deve tornare ai governi andreotti.

Poi c’e’ l’attentato a maurizio costanzo che aveva osato in tv nella sua trasmissione allora seguitissima… augurare il cancro a coloro che avevano ucciso falcone e borsellino. Non dimentichiamo inoltre che lo stesso costanzo invito’ in una trasmissione storica falcone a parlare di mafia…e in quella un certo cuffaro si scateno’ contro lo stesso falcone...quel cuffaro con l’aggravante di avere favorito singoli personaggi associati alla mafia oggi condannato a 5 anni ma tutt'ora al suo posto di presidente.

La mafia quindi si incazza come una bestia e il 27 maggio fa esplodere un’autobomba a firenze – cinque deceduti – in via dei gergofili. Un bel segnale per i detenuti mafiosi del carcere di pianosa…i quali chiedono ai cappellani di sostituire il direttore del DAP – NICOLO’ AMATO…anche se questi aveva chiesto al ministro della giustizi GIOVANNI CONSO di sostituire il 41 bis con delle registrazioni dei colloqui tra mafiosi e famigliari.

Alla mafia non basta DI MAGGIO DIVENTA IL NUOVO DIRETTORE.

Il 41 bis viene prorogato e CHELAZZI scoprira’ successivamente che il SISDE annuncia un nuovo allarme bombe che non ci sara’ mai come per far intendere qualche collaborazione. Infatti si consegna SALVATORE CANGEMI capofamiglia di PORTA NUOVA collabora con i carabinieri come pentito e racconta che non ci saranno nuove stragi, solo che PROVENZANO progettava di rapire ULTIMO l’ufficiale che il 15 gennaio arresto’ RIINA… sul quale poi ci furono una serie di accuse e processi che non spiegheremo in questo momento.

CHELAZZI intanto trova un’agendina sulla quale c’e’ un’appuntamento scritto – 27 - 5 - incontro tra DI MAGGIO… l’uomo dal pugno di ferro e il vicecapo dei ROS – e MARIO MORI…per discutere del 41 bis.

La sera di quel giorno del 1993 esplodono a MILANO e ROMA auto imbottite di tritolo…cinque deceduti nella prima citta’ e due a roma dove vengono distrutte anche le basiliche di SAN GIORGIO AL VELABRO e SAN GIOVANNI IN LATERANO.

E adesso viene il bello…il 12 settembre 1993 un parlamentare della DEMOCRAZIA CRISTIANA…ALBERTO ALESSI entra nel CARCERE DELL’UCCIARDONE e minaccia di non uscirne piu’ se non verra’ eliminato il 41 BIS…ma che amore di parlamentare…lo avra’ fatto per la mafia o per la nostra sicurezza o meglio ancora per il potere cattolico ? …la risposta e’ semplice…lo stesso ALBERTO ALESSI tre mesi dopo sara’ un fondatore della nascita di FORZA ITALIA creando una delle prime cellule del partito di SILVIO BERLUSCONI.

Dopo cinque ore esce dall’UCCIARDONE… lo STATO gli promette che valutera’ la questione del 41 bis…immediatamente dopo la mafia uccide PADRE PINO PUGLISI …ma non esplode quella bomba davanti allo stadio che doveva fare una strage soprattutto di due autobus pieni di CARABINIERI…

Il 41 bis era stato ritirato …e tutti vissero felici e contenti al potere...cosa volete quindi che siano quei giudici come ILDA BOCCASSINI…CASSON…COLOMBO…per arrivare oggi a FORLEO e DE MAGISTRIS – quando gli accordi sono stati fatti queste persone che vogliono romperli indagando RISULTANO SOLTANTO EROI perche’ piu’ di noi credono e vogliono un mondo migliore per le nuove generazioni … le prime come tanti altri a lavarsene le mani.

L’inchiesta e’ apparsa nel lontano 2003 su due paginette dell’espresso. Noi ne abbiamo solo esplicato in altro modo i fatti ampliando la storia e sperando di essere stati chiari.