Nuova pagina LA SATIRA POLITICA IN ITALIA  sito    www.baglioni.sito-web.net  

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                           Ieri sera dalla trasmissione di Santoro 'Il Raggio Verde' ho visionato meticolosamente il famoso nastro con l'intervista di Borsellino (che non è 'l'ultima prima di morire' perchè successivamente ne rilasciò un'altra a Mentana di Canale5).  Allora? Cosa c'è di significativo in quella cassetta? Che i giornalisti incalzano Borsellino per farlo sbilanciare sui nomi di Dell'Utri e di Berlusconi senza riuscirvi ottenendo sempre la medima risposta: "Non so' nulla, sono in corso indagini da parte di altro magistrato che non conosco...". Ho capito il Mangano era uno stalliere palermitano assunto da Berlusconi tramite Dell'Utri che lo aveva conosciuto quando dirigeva una squadra di calcio giovanile nella sua città di origine. Ho capito che due telefonate, accorciando il tempo dell'intervista, sono divenute una. Taglia e cuci tra la telefonata Mangano Cangemi che tratta partite di droga chiamata 'cavallo' ('un cavallo e mezzo da recapitare in albergo') e la telefonata Mangano Dell'Utri (in cui lo stalliere già licenziato, dalla Sicilia vuol vendere un suo cavallo rimasto ad Arcore, a Berlusconi ottenendo il rifiuto di Dell'Utri); viene fuori un apparente dialogo unico tra Mangano e Dell'Utri con la droga associata al nome di Berlusconi.   Tutte cose chiaramente emerse dalle indagini della magistratura siciliana che ha archiviato il caso e condannato Cangemi per diffamazione. 
Di tutto questo io ne vengo a conoscenza adesso, ma Freccero e gli altri che hanno dato l'imput alla trasmissione lo sapevano. Se hanno mandato lo stesso in onda l'intervista gli è solo per smerdare Berlusconi secondo il detto leninista: 'calunnia, calunnia... qualcosa resterà'. Questo ho chiaramente evinto da tutto il dibattito de 'il raggio verde' di Santoro venerdì16 marzo 2001.   
Post Scriptum = Nella trasmissione intervenuti e conduttore si sdilinguavano nel definirsi 'giornalisti' ben distinti dai 'politici'. In realtà quella separazione non è affatto così netta. Molti giornalisti non sono altro che politici traenti sussistenza economica da altra professione. Nel nostro paese come ci sono pochi editori 'puri' , esistono pochi giornalisti 'puri'. Due nomi x tutti: Giulietti e Fede.     

pier luigi  baglioni, web writer in genova

bapilu@tin.it

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