Se vincerà Bersani, sarà la cosa 3. Riassunto delle puntate precedenti: gennaio 1991, cosa 1, dal Pci al Pds. Febbraio 1998, cosa 2, dal Pds ai Ds. E adesso, ottobre 2009, res tres, dal Pd al Psd (partito socialdemocratico). Forse esagero, accetto di mettere la s tra parentesi ma non di toglierla: le premesse ci sono tutte  per avere un partito organizzato  intorno al vecchio ceppo comunista e strettamente unito al sindacato (più Cgil che Cisl)  e alle cooperative (più rosse che bianche). D'Alema sarà "il grande vecchio",  Penati avrà il compito di tenere i rapporti con Gavio e la Compagna delle Opere, Bassolino e Loiero saranno sempre lì, Rosy Bindi e i suoi faranno, con dieci anni di ritardo, i cristiano-sociali  e Enrico Letta,  con la sua corrente campano - pugliese  (e dire che doveva diventare il leader del Nord!), diventerà il pontiere verso l'Udc. Si torna infatti al pranzo di Gallipoli 8 agosto 1994 tra D'Alema e Buttiglione: da una parte il partito "laico" e "di sinistra",  dall'altro il partito centrista, neo-democristiano, obiettivo l' alleanza di governo.

Io non mi ritrovo in una prospettiva del genere, avverto un insostenibile
dejà vu (partecipai stancamente alla cosa 2),  e quindi ho deciso di votare Dario Franceschini. E' lui,  più che Marino, che può dare fastidio a Bersani. Un Franceschini che aumenti il suo consenso alle primarie, rispetto al 37 per cento di partenza, potrà chiedere di rivedere l'impianto del P(s)d in una linea di maggiore fedeltà all'intuizione originaria ("storie e identità diverse per un progetto comune").

Non mi faccio però illusioni. Non mi pare che quello che è stato finora in messo in circolo dai tre candidati sia sufficiente per affrontare il tempo che stiamo vivendo, che è tempo apocalittico. Uso il termine nel suo significato letterale: svelamento, rivelazione. Nel tempo apocalittico ciò che si sussurra nelle stanze da letto viene gridato sui tetti. Nel tempo apocalittico volano via i fogli dei discorsi e restano le parole scritte sui corpi.
Tutto, moralmente e politicamente parlando, s'è fatto chiaro, cosa resta da aggiungere?  A che servono altre trasmissioni di Santoro, altri libri di Travaglio, altri processi (che finiranno con l'immancabile prescrizione)?  Chi guarda Zeus capisce immediatamente che il suo corpo sta precipitando: il
glamour è scomparso, le leggi ad personam sono penetrate all'interno e il cerone è diventato il volto definitivo.
Da quel corpo non uscirà futuro, lo sanno anche i bondi e i cicchitto.
Zeus è agonizzante ma l'agonia continuerà a lungo se non arriverà un'alternativa altrettanto apocalittica, cioè scritta direttamente sui corpi.
La
res di cui c'è impellente bisogno è il Pd sensibile al cuore (
www.cuoredilombardia.it) , il Pd dei corpi interessanti, cioè dei corpi che inverano i principi e irradiano la fiducia.

"Eppure c'è qualcosa in te
che spinge al viaggio, alla partenza
che scuote questi giorni senza grazia.
Di te ci si può fidare. "

Saluti belli come gli occhioni della commessa della Feltrinelli
Giovanni

------------------------

Giovanni Colombo
libero (pensatore)
consigliere comunale di Milano - PD