“Per la Scuola della Repubblica”

e-mail scuolarep@tin.it

sito www.comune.bologna.it/iperbole/coscost

La laicità della scuola: non soltanto parola, ma azioni concrete e comportamenti coerenti.

A fronte delle continue ed indebite interferenze della gerarchia cattolica, molte forze laiche e democratiche hanno giustamente protestato e rivendicato il principio supremo della laicità dello Stato, sancito nella nostra Costituzione.

Era da attendersi che alle dichiarazioni seguissero iniziative concrete e comportamenti coerenti; invece nessuna concreta iniziativa è stata finora adottata; anzi quando al recente Congresso radicale si è accennato a rimettere in discussione il Concordato che riconosce alla Chiesa Cattolica anacronistici privilegi, esponenti qualificati dell’UNIONE e tra questi anche il Prof. Prodi si sono subito affrettati a precisare che la revisione del Concordato non è nel programma dell’UNIONE.

Nel contempo il Ministro Moratti ha immesso nei ruoli dello Stato gli insegnanti di religione cattolica reclutati dalla gerarchia cattolica, continua ad erogare in palese violazione della Costituzione (“senza oneri per lo Stato” art. 33 Cost.) alle scuole private oggi paritarie (in gran parte confessionali) risorse finanziarie, ovviamente sottratte alla scuola statale; nelle scuole statali, inoltre, sempre più frequentate da giovani di altre religioni o non appartenenti a nessuna religione, è affisso il crocifisso.

A fronte di tali palesi forme di violazione del principio della laicità dello Stato (che non ha una propria religione e che deve rispettare tutte le religioni, ma anche chi non appartiene a nessuna confessione religiosa), il Comitato per la Scuola della Repubblica che ha contestato la legge di parità, perché contrastante con i principi costituzionali, ha ripetutamente presentato ricorsi al TAR sia contro i contributi pubblici alle scuole private sia contro la presenza del crocifisso nelle aule delle scuole statali.

Abbiamo più volte sollecitato l’adesione di altre organizzazioni ed associazioni, ma con  scarso successo,  ci risulta, invece,  che la FLC CGIL ha impugnato il contributo alle scuole private, ed auspichiamo che altre organizzazioni ne seguano l’esempio.

Per quanto ci riguarda, siamo impegnati a proporre al TAR del  Lazio un ulteriore ricorso per contestare l’ennesimo decreto ministeriale con cui si erogano risorse finanziarie alle scuole private; a tale iniziativa ha già aderito il Coordinamento dei Genitori Democratici (CGD); per le altre organizzazioni che intendano associarsi nell’adesione fino al giorno 11 è ancora possibile sottoscrivere il ricorso mettendosi in contatto con lo

Studio Legale Mauceri (Tel. 055/577840 – Fax 055/588820 )

e-mail: studiomauceri@inwind.it )

Per sostenere il ricorso è pure importante rafforzare la rappresentatività del Comitato “Per la Scuola della Repubblica” sia aderendo al Comitato, sia inviando un contributo volontario al c/c/p n 23452543 intestato a Ass. naz. Per la Scuola della Repubblica con la causale: “adesione al Comitato e/o sostegno al ricorso contro il finanziamento pubblico alle scuole private”.

Ovviamente a coloro che ne fanno richiesta sarà inviato lo Statuto dell’associazione; il documento costitutivo è reperibile nel sito del Comitato di Scuola e Costituzione di Bologna ( www.comune.bologna.it/iperbole/coscost/ ) nelle pagine riservate all’Associazione Nazionale “Per la Scuola della Repubblica”.

p. l’Associazione

Antonia Sani

 

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