SFIDE TELEVISIVE E REALTA’

di raffaele bernardini

Era scontato che dopo la “sfida” Berlusconi-Prodi il circolo mediatico si scatenasse per individuare chi dei due avesse vinto o perso, come se fossimo in un evento sportivo, anzi di pugilato.Ma a me pare che questo dato non abbia alcuna rilevanza, in quanto penso che i risultati di tali “sfide” saranno valutati e giudicati dagli italiani con il loro voto, non sapendo neppure quale influenza abbiano sui milioni di cittadini elettori ( colti ed incolti )tali “sfide” televisive.

Mi pare quindi di poter affermare che il voto di una grande massa di elettori sarà determinato dalla cosiddetta REALTA’ PERCEPITA. Non dunque dalle cifre e percentuali snocciolate ossessivamente da Berlusconi, non dalle contrapposizioni di Prodi, non da chiacchiere e polemiche in libertà dei cosiddetti politologi ed opinionisti ( anche quelli “da strapazzo”…)

La gente “normale” percepisce concretamente qual è la realtà attuale del nostro Paese dopo i lunghi cinque anni di “era berlusconiana”. Innanzitutto l’ Italia si è notevolmente impoverita, anche i ceti medi hanno subito questa situazione di impoverimento. I bilanci familiari non quadrano e si “tira male”…Molta gente va avanti andando a credito negli esercizi commerciali e facendo debiti…Non c’ è Berlusconi che tenga a smentire questa situazione. Il governo se ne è stato zitto e quieto, forse per non inimicarsi le potenti lobbies dei commercianti.Non ha avuto fantasia e non ha individuato soluzioni ed ha lasciato che proprio i commercianti considerassero un euro pari alle vecchie mille lire...

Sul fronte fiscale l’ evasione è aumentata e si è consolidata, grazie ai condoni ed alle “strizzatine d’ occhio” del premier, come fossero una specie di “tolleranza” a tale situazione..

In economia l’ Italia è messa proprio male, si trova in una grave fase di stallo, con una carenza paurosa di iniziative per l’ innovazione e la competitività. Dov’ è e che cosa ha fatto il governo ? Lo critica perfino la Confindustria, che certamente non è “nemica” di Berlusconi.

Sul fronte sanitario, l’ Italia ormai è frammentata in 20 diversi sistemi sanitari regionali più i due delle Province autonome di Trento e di Bolzano e la “devolution” bossiana e leghista aggraverebbe di molto questa situazione, che provoca ineguaglanze e disparità notevoli di fronte al diritto alla tutela della salute.E non mancano sprechi e burocrazie sanitarie, programmazioni che restano sulla carta, defatiganti “liste di attesa”.

La burocrazia è ancora il “punctum dolens” del Paese, a livello centrale e territoriale. Malgrado le semplificazioni tecnologiche, dovute al progresso dei tempi, e non certo a Berlusconi, la burocrazia asfissia ancora i cittadini e questo rende più complicata la loro vita..

Della giustizia è meglio non parlarne…I processi, le cause civili, durano anni ed anni e quindi nulla è stato fatto per una riforma della giustizia che servisse a risolvere questa situazione. Anzi sono state fatte leggi ad personam, come è stato detto.

Per la sicurezza, le percentuali in più od in meno dei reati non sono tali da poterci far dormire sonni tranquilli. E non ha risolto il problema della sicurezza il “poliziotto di quartiere”, una specie di “araba fenice” dispersa qua e là per le vie delle città…Ma chi lo ha visto ?…

Per il lavoro, impazzano il precariato, il lavoro nero, il caporalato, la globalizzazione selvaggia…Per trovare un lavoro occorrono sempre le raccomandazioni e gli amici degli amici…mentre aumenta in materia la depressione dei giovani in cerca di lavoro.

Infine le pensioni…E’ vero che Berlusconi ha aumentato quelle minime ad una certa fascia di pensionati, che “morivano di fame”, ma che pure col modesto aumento erogato continuano a…”morire di fame…” Forse sarebbe stato meglio aumentare i servizi sociali, perfezionare determinate iniziative di supporto economico. Mentre tutte le altre pensioni continuano a rimanere al palo…senza speranza di alcun aumento, salvo i pochi euro della perequazione annuale…E le pensioni d’ oro che fine hanno fatto ? Chiaramente continuano ad essere erogate e percepite.

Vi sarebbero altre cose da dire…ma,come dicevano i latini, “de hoc satis…”