==============PAGE 137 =======

Rybėn in realtā non fu mai colpito per davvero. Ma tracce della pallottola che ne trapassarono la giacca vennero reperite dal Tenente Capo Barųch Gladsten, tecnico al Laboratorio Anticrėmine d’ Isračl. Gladstein ha trovato ottone, un metallo non trovato nelle pallottole che ferirono Rabėn. Gefen espone tre punti, sfuggiti al mio libro.

1)La Procura spiegō e chiuse il capitolo della pallottola differente, affermando che nel suo nastro Yigāl Amėr aveva caricati due tipi di pallottole. Gefen smentisce ciō riferendo il rapporto balistico della Polizia.La pallottola con la composizione chimica di quella che perforō il vestito di RUBI’N, venne rinvenuta nel nastro di Amėr, o nell’ arsenale asseritamene posseduto da suo fratello Hagai, e dal suo "complice" Edni.

2)Gefen poi nota che le pallottole Dum-Dom, rigate, o incavate, vengono usate di rado negli omicidii in Isračl, e che sarebbe stata follėa e scemenza, per un asssassino politico, usarne, poiché sono molto meno efficaci nel penetrare un giubbotto antipallottola, che Rabėn avrebbe dovuto portare ma non portava. E come faceva Amėr a sapere che non lo aveva? Tuttavia la pallottola rigata va in frantumi all’ impatto, e non pjuō ricondurre a nessuna arma specėfica.

3) Infine, rivelazione suprema, da nessun verbale di Tribunale o di Polizia risulta che siano state cercate impronte digitali sull’ arma o sul nastro di Amėr, o sulle pallottole rimanenti. Nessuna impronta digitale dimostra che Amėr mai abbia impgnata l’ arma assassina, o ne abbia caricato il nastro. Gefen sottolinea: questa non puō essere stata una svista, e indica che le prove sulle impronte digitali sono state deliberatamente tenute nascoste.

TAROCCATO PURE IL FILM

Tante persone han trovato vari modi per dimostrare:il "Film amatoriale" sull’ assassinio, erroneamente atgtribuėto a un giannizzero della Shabāk di nome Ronnie Kempler, era stato vistosamente manipolato. Nel fotogramma tratto dal film, lo sparatore ha volto e taglio di capelli differenti da quelli di Yigāl Amėr. Indossa una camicia a maniche lunghe, spara con la mano sinistra, mentre Amėr sparō con la destra. NON PUO’ ESSERE AMI’R . Ne ho concluso che qualcun altro fu sovrfaimposto nell’ inquadratura, per portare Amėr pių vicino a quel bruciapelo, che la Polizia scoprė. Rabėn fu colpito a bruciapelo. Al centro della causa contro Amėr c’ č il fotogramma che, si asserisce, immortala il lampo della pistola mentre Amėr spara. Bernard

============ 138 =======

Shechter, al tempo dell’ assassinio capo del Laboratorio Forense della Polizia, mi ha detto di non aver mai visto un lampo come quello in nessun altro sparo da lui visto, o esaminato. E di sospettare che fosse stato aggiunto a mano nel fotogramma. Arthur Vered, esperto di computer, ha tratto dal Kempler film l’ inquadratura del lampo, la ha sovrapposta al fotogramma del lampo che per primo era stato pubblicato da Yediōt Achronōt. Non quadrano, sono altre robe. Eppure c’ č gente che continua a credere che il lampo fosse vero.

Ora mica tanta gente. Gefen ha consultato un Fsisico, il quale quanto mai razionalmente gli ha spiegato: la luce generata dal lampo della cartuccia accesa d’ una pallottola, č brillante e luminoso. Se il lampo fosse stato vero, avrebbe illuminata la schiena di Rabėn, e nel film si vede che non la illumina. THE FATAL STING dimostra che la foto di Amėr mentre "spara" a Rabėn č stata drasticamente alterata.

L’ IMPORTANTE E’ CAPIRE IL DOTTOR BARABASH

Uno dei grattacapi peggiori che ho quando tengo una conferenza, sta nello spiegare il significato dell’ intervista in TV data la sera dell’ assassinio dal Direttore dell’ Ospedale Ichilov Dottor Gabi Barabash. La versione ufficiale sull’ assassinio di Rabėn racconta che egli č stato colpito due volte alla schiena, mentre Gefen e io concordiamo. Tutte le prove dimostrano che Rabėn fu colpito tre volte. L’ ultimo colpo, quello fatale, fu sparato dal davanti. Frantumō la spina dorsale, ferita che mai si verificō, afferma il Governo.

Io presento al mio pubblico due interviste TV dall’ Ichilov. Prima, mostro il Ministro della Sanitā, Eprāim Sneh. Annuncia che Rabėn č stato colpito TRE VOLTE. Al torace, allo stomaco, e alla spina dorsale. Poi arriva il Dott: Barabash, il quale conferma la ferita dal torace alla spina dorsale, ma proclama che Rabėn fu colpito due sole volte.

THE FATAL STING va ben oltre a "suggerire" che Barabash mentiva. Due ore dopo, Barabash viene intervistato da Canale Due, e č molto meno sicuro sul numero dei colpi. Gefen fornisce il testo di questa sbalorditiva intervista, e nel suo archivio tiene il nastro originale.

Telereporter di CANALE DUE: "Di quante pallottole stiamo parlando?"

Dott. Gabi Barabash: "Scusa?"

Telereporter: "Di quantew pallottole stiamo parlando?"

Dott. Barabash: "Io credo due, no, tre, io credo due. Una di esse ha ferita l’ area attorno al cuore, e ha ferita la spina dorsale, tagliandola".

===================== PAGE 139 ===========

Barabash non riesce a tirar fuori una storia liscia, sta giā mescolando il cover-up con la veritā.

QUANDO RABI’N FU COLPITO ?

THE FATAL STING include un documento sconvolgente, che io mai avevo visto prima. E, francamente, non kmi riesce di digerirlo. Avevo concluso, basandomi su testimonianze in Tribunale, e su registri di Ospedale, che Rabėn era stato colpito alle 21.40 , messo sulla sua limousine pochi minuti dopo, e che era giunto all’ Ichilov alle 21.52 . Poiché la corsa sarebbe dovuta durare soltanto un minuto, ne avevo concluso che l’ autista, Menachčm Damti, si era smarrito inspiegabilmente per otto minuti.

Due mesi fa, uno dei chirurghi di Rabėn, il Dott. Kluger, ha dichiarato a Ha’aretz che, in realtā, Rabėn tardō minuti DODICI. Come potevo io aver persi quattro minuti?

( Ora cambio discorso. Uno dei pių stretti suoi collaboratori la settimana scorsa mi ha detto che il Dott: Kluger č stato colpito da una misteriosa malattia, e sembra un cadavere vivente". E’ il secondo medico di recente colpito in modo cosė misterioso. Nello scorso Settembre, il capo del team chirurgico di Rabėn, Dott. Mordechāi Gutman, ha patėto dolori neurologici che lo hanno lasciato incapace di agire per sei settimane. La causa della malattia del medico non č mai stata identificata, ma il mio informatore mi ha detto: "Egli ha ricevuto il messaggio, ha colta la sfumatura". )

A rendere la vicenda ancora pių confusa, Gefen presenta le conclusioni cui l’ Ospedale giunse in base alla coagulazione del sangue: RABI’N FU COLPITO QUATTRO, O CINQUE MINUTI PRIMA DI RAGGIUNGERE L’ ICHILOV . Ciō significherebbe, secondo i calcoli da me giā pubblicati, che Rabėn fu COLPITO CIRCA TRE MINUTI DOPO ESSERE ENTRATO IN AUTO. Se Kluger ha ragione, a Rabėn fu sparato circa sette minuti dopo l’ inizio del suo ultimo viaggio. Come discrepanza č eccessiva, e non puō esser lasciata passare senza spiegazioni.

Gefen fa questo in modo sė drāstico, che devo restare senza parole finchč non avrō capito che cosa significhi. THE FATAL STING ristampa i verbali dell’ arresto di Amėr. In base ad essi risulta: Amėr fu arrestato alle 21.30, come dire DIECI BUONI MINUTI PRIMA CHE RABI’N FOSSE STATO UFFICIALMENTE COLPITO DA LUI.

Ho continuato a sbattermi la testa contro il muro, finchč non ho telefonato a Natan Gefen. Gli ho domandato: "E’ sbagliato questo rapporto sull’ arresto? ". "La gente non ha controllato l’ orologio, per vedere QUANDO Rabėn č stato colpito? Perché č accettata la versione secondo la quale Rabėn fu colpito alle 21.40, se allora Yigāl Amėr era giā sotto custodia? "

============= PAGE 140 ==========

Natan Gefen ha risposto: "Questo č il primo rapporto di Polizia, e č il pių autentico. Dopo, il tempo dell’ arresto č stato ritoccato di cinque minuti. Sistemato su un’ orfa che calzi bene per le conclusioni e di Shamgār, e dell’ accusa contro Amėr".

In THE FATAL STING , Gefen cita un esperto della Polizia, il quale spiega che il momento dell’ arresto in tale forma č l’ informazione pių vitale di tutte, e raramente anzi mai capitō che venisse sbagliato cosė tanto. Gefen conclude: "Se Amėr avesse cercato di perseguire la propria innocenza, ebbene ha ancora il migliore di tutti gli alibi. Era giā agli arresti, quando Rabėn fu colpito".

Nel suo libro c’ č ancora molto di pių, ma i verbali dell’ arresto mi sconvolgono pių di tutto. Gefen osa affermare ciō che io appena ipotizzai: fa proprio il nome di Shimon Peres quale organizzatore dell’ assassinio, e ha solidi argomenti a sostegno di tanta accusa. Oggio ne ho di persino ancor pių sōlidi. Tguttavia la forza vera di THE FATAL STING sta nella documentazione, la quale, combinata con l’ ampia documentazione del libro mio, prova al di lā di ogni possibile dubbio che Yigāl Amėr non ebbe la possib ilitā di uccidere Rabėn.

Nell’ Ottobre scorso il figlio di Rabėn, Yuvāl, č apparso in TV, e ha chiesto che si riaprano le indagini sulla morte di suo padre, perché "Altrimenti presto usciranno tanti altri libri come quelli di Barry Chamish". Le sue previsioni, grazie a D-o, si stanno avverando.

==================== PAGE 141 =================

ORA CE NE SONO QUATTRO DI LIBRI SULL’ ASSASSINIO DI RABI’ N

Soltanto un anno fa, il mio libro CHI E’ L’ ASSASSINO DI YITZHA’K RABI’N era l’ unico che dicesse la veritā sull’ assassinio di Yitzhāk Rabėn. Ora ce ne sono quattro.

Uscė poi il libro di Natan Gefen, d’ importanza vitale, THE FATAL STING . Nelle scorse due settimane hanno raggiunto il mercato altri due libri SRA’K (A SALVE) di Ori Barkan, e:

"LIES: THE RABI’N ASSASSINATION AND THE ISRAELI SECRET SERVICE", "Bugėe, l’ assassinio di Rabėn e il Servizio Segreto d’ Isračl", di Davėd Morrison. Vado ora a recensirli entrambi, il secondo lungamente.

Venerdė scorso Tsur Ehrlich ha scritta una bella recensione di SHRAK, su MAKO’R RISHO’N. Io sono d’ accordo con tutto ciō che egli scrive. Egli sottolinea che questa versione romanzata del complotto per uccidere Rabėn fu scritta nel 1997, e si basa sui fatti come allora erano noti. Poiché nel frattempo sono emerse tante informazioni nuove, il libro soffre di pōvera comprensione, di come la morte fu organizzata. Tuttavia il volume č ricco di fatterelli prima sfuggiti. Tanto Ehrlich, quanto io, siamo rimasti impressionati perché Barkān ha scoperto che il "dilettante" cineasta Ronnie Kempler abitava nello stesso caseggiato di Danny Yatōm, allora consigliere di Rabėn per la sicurezza, e poi capo del Mossād. Ovvia sfumatura: Kempler fu invitato a far parte del complotto da un interno.

Eppure, malgrado i dati obsoleti, Barkān crea una attendibile cospirazione di alto livello, della quale il capo č Shėmon Peres. Lo ammetto, egli infilō la strada giusta, ben prima che Natan Gefen e io giungessimo alla stessa conclusione basata su ricerchč di aratura molto pių terra a terra. Con tanto fiuto, e forse con un po’ di chiaroveggenza, Ehrilch scrive: Barkān deve avere legami con la Intelligence. E conclude : come giallo politico, "SRA’K č di piacevole lettura".

Jeri ho ricevuto una delle prime copie di BUGI’E di Davėd Morrison, grazie all’ editore suo, e mio, GEFEN BOOKS di Gerusalemme. Sia in Ivrėth, sia in Inglese, il libro sarā disponibile al pubblico per la prima settimana di Giugno. Per fargli pubblicitā, sono giā stati affissi molti manifesti. Mia chiaroveggenza: il libro di Morrison sarā la bomba che romperā il cover-up del Governo d’ Isračl sull’ assassinio di Rabėn.

Il Dott. Dasvėd Morrison č psichiatra, con laurea in Storia. Il suo stile č analizzare i crėmini come un paziente sul sofā. Funziona. Scopo del libro č denunciare le menzogne che le GSS o Shabāk hanno sparse dal momento della morte di Rabėn, e farne capire i motivi al lettore.

Morrison comincia con lo scandalo dell’ Autobus 300, e coll’ immorale grazia concessa nel 1986 dal Presidente Haėm Herzog a assassini e complici all’ interno

===============PAGE 142 ==========

della Shabāk. Uomini di grande integritā furono costretti a lasciare il Servizio. Mentre assassini e bugiardi han conservati i posti, con la lezione: sono immuni da indagini comunque colpevoli sėano, perché la loro visione della Sicurezza Nazionale tiene bordone ai massimi livelli del sistema politico di Isračl.

Ancora, Morrison mette in chiaro il frutto marcio della grazia di Herzog, che poi ha comportato l’ assassinio di Rfabėn. Comincia con Carmi Gillōn, capo della Shabāk, col suo morboso odio contro la "Destra Israeliana", coi modi nei quali ciō comportō arresti senza accuse e torture a Ebrei del tutto innocenti. Mette a fuoco soprattutto la violenza di Avishāi Ravėv, i falsi arresti di diciassette soldati, in servizio e della riserva, accusati d’ aver trasferiti armamenti dell’ Esercito a quelle che poi risultarono essere non esistenti milizie contrarie all’ Accordo di Oslo. In un capitolo che fa torcere le budella, intervista il Tenente Oren Edri a lungo. E descrive come la Shabāk lo affamō, lo privō del sonno, lo sbattč in una cella piena di merda. Quando finalmente crollō nel sonno, i suoi tormentatori sguinzagliarono nove ratti affamati nella cella. Gli morsicarono la faccia.

I tormentatori erano Carmi Gillōn, e Eli Barāk, due dei massimi congiurati nell’ assassinio di Rabėn. Di gran lunga pių sconvolgente č il ruolo che un altro Barāk deve aver avuto nella tortura, a lui e a altri sedici di questa falsa milizia clandestina. Le Forze Armate, IDF, Isračl Defence Forces, permėsero che la Shabāk si portasse via il loro Ufficiale Edri. Le IDF avevan dovuto fornire alla Shabāk false prove di armi mancanti, per giustificare l’ arresto di cosė tanti soldati. Le IDF dovevano averlo saputo che i soldati erano innocenti; eppure, per considerazioni politiche (salvaguardare il "Processo di Pace" demonizzandone i detrattori), si resero disponibili per promuovere il brutto complotto di Carmi Gillōn. Allora il capo delle IDF era Ehųd Barāk.

Ehųd Barāk era Capo di Stato Maggiore durante i giorni delle massime provocazioni di Avishāi Ravėv, mentre i fratelli Kahalani venivano deliberatamente attirati in un’ imboscata, e sbattuti in galera, per un massacro di Arabi che non avevano mai avuta l’ intenzione di perpetrare. Mentre Shmųel Cytrin veniva tenuto mesi in carcere in cella d’ isolamento, per aver avuto il fegato di rivelare che Avishāi Ravėv era un fantoccio infiltrato dalla Shabāk. Ehųd Barāk era Capo di Stato Maggiore nel 1994 durante il massacro di Hebrōn, e ora parecchi investigatori Israeliani ne stanno esponendo i legami con le IDF. La pių recente ricerca trascinerā svariati Ufficiali delle IDF nel pantano di Hebrōn. Compreso il Capo di Stato Maggiore attuale, Shaul Mofaz, che secondo fonti attendibili fu visto incontrare Barųch Goldstein il giorno prima che questi fosse intrappolato quale zimbello per il massacro.

================== PAGE 143 ==========

Morrison poi dedica molte pagine all’ esame delle forze fisiche emerse dopo l’ assassinio di Rabėn, ma deliberatamente ignorate dalla Commissione Shamgār d’ Inchiesta, e dai Giudici al Processo verso Yigāl Amėr. Morrison, non soltanto conferma la veritā delle scoperte di Natan Gefen e mie. Egli aggiunge pure nuove informazioni essenziali. Rivelatrice quanto mai č la sua intervista a Bernard Shechter, allora capo del Laboratorio Balistico della Polizia di Isračl. Shechter spiega in modo convincente perché Amėr non potč aver sparato alla guardia del corpo di Rfabėn, Yoram Rubėn, perché sia la trajettoria, sia la pallottola, erano completamente sbagliate.

Scelgo uno dei tanti aspetti importanti di BUGI’E, per dare ai lettori un saggio dello stile di Morrison. Egli esamina in lunghi dettagli "La congiura del silenzio", generata dalla Sabāk fra i principali mass media e fra i massimi personaggi politici d’ Isračl. E cosė facendo, finalmente Morrison spiega perchč la famiglia Rabėn, la quale chiaramente capisce che le si sta mentendo, e

Che in preecedenza aveva chieste nuove indagini sull’ assassinio, abbia scelto di aderire alla congiura del silenzio. E Morrison spiega perché io sia stato la vittima di tali e tante immeritate umiliazioni dall’ establishment Israeliano.

Spiega Morrison: la stampa d’ Isračl č in mano alla Shabāk. Lo spiega risalendo allo scandalo dell’ Autobus 300. Per nascondere il suo ruolo nell’ assassinio di due terroristi ammanettati, la Shabāk persuase l’ allora Primo Ministro, Shėmon Peres, a convocare un’ adunata del MEDIA FORUM, una misteriosa quanto non registrata organizzazione di proprietari di giornali. Egli comandō loro di proibire ogni informazione sullo scandalo. Tutti obbedirono immediatamente. Ma un giornale nuovo, CHADASHO’T (Notizie, o Novitā), non aderiva a quella cosca, e pubblicō un po’ di dettagli sull’ Autobus 300 . Il Governo ordinō la chiusura di CHADASHO’T sino a che non mutasse politica. Pari tattiche, e pari personaggi, tengono sotto chiave le prove sull’ assassinio di Rabėn, ma ormai vanno ancora molto pių in lā. Attaccano morbosamente i fautori della "teorėa del complotto", e deliberatamente promulgano uno scenario alternativo, il quale dā alla Comunitā dei Religiosi e ai suoi leader la colpa dell’ assassinio. Morrison delinea in chiaro e dimostra questa sub-cospirazione di certa stampa. Era ora che qualcuno lo facesse.

Morrison comincia col passare in rassegna gli unici tre libri sul complotto per uccidere Rabėn disponibili due settimane fa: il mio, quello di Gefen, e il libro di Karpin e Friedman, pagato dal finanziatore di Shalōm Akhshāv, (PACE ADESSO), Davėd Moshovitz: "NEL NOME DI DIO. IL COMPLOTTO PER UCCIDERE YITZHA’ K RABI’N".

Quanto a THE FATAL STING, Morrison deplora che non abbia ricevuta la pubblicitā che mčrita. Di me dice tante belle cose:

==================PAGE 144 ===========

"Quando l’ autore sottoscritto Morrison per la prima volta sentė parlare della tesi di Chamish, (non fu Amėr a assassinare Rabėn, ma fu ucciso dopo esser entrato in auto), l’ autore sottoscritto non ne tenne conto, tanto era ridėcola. Chi con mente sana avrebbe voluto credere a una roba del genere. Dopo aver esaminati i dati che Chamish cita, e verificato che salvo piccole eccezioni sono esatti, uno ancora non ci vuol crčdere, ma incontra "Difficoltā di pensiero".

"Karpin e Friedman citano le ‘teorie contorte’ di Chamish, su un angolo di trajettoria, e sulla composizione degli esplosivi, e tali cose suonano molto tecniche, e non molto interessanti. Uno puō presumere che Karpin e Friedman vogliano far passare la voglia di leggere il libro di Chamish. Non si cimentano con la ricchezza di daqti citati da Barry Chamish, dati che sollevano serii interrogativi sulla versione ufficiale dell’ assassinio di Rabėn"….

"Cosė dove sta il "Complotto per uccidere Yitzhāk Rabėn" ? Karpin e Friedman non menzionano gli agenti della Shabāk di Carmi Gillōn, che torturarono l’ Ufficiale dell’ Esercito Oren Edri, e numerosi altri religiosi "coloni", eppure non sono in grado di mostrare nessuna prova sull’ esistenza di una milizia clandestina religiosa di destra…."

"Se dobbiamo ottenere l’ intera veritā, potremmo trovar pure le prove che Karpin e Firedman e altri elementi di sinistra, lāici, parteciparono al cover-up, probabilmente ostacolando la Giustizia".

E Morrison č altrettanto efficace nell’ esporre le bugėe d’ una varietā di giornalisti Israeliani come Dan Margalit, Yočl Marcus, Hirsh Goodman, etc . Il JERUSALEM POST č degno di particolar menzione perché ha veramente pubblicato tutto un libro di intero cover-up . LIES o BUGI’E espone alcune delle pių blatanti falsitā, il corpo redazionale del JERUSALEM POST deve esserne stato al corrente, ma le ha pubblicate lo stesso. Morrison conclude: soltanto la qualitā dilettantesca del libro lo ha salvato dall’ essere accettato quale resoconto legittimo dell’ assassinio di Rabėn.

Il sentimento personale di Morrison sulla campagna di bugėe orchestrata dalla Shabāk nella stampa di Isračl č questo:

"I mass media d’ Isračl verranno scoperti, quali volontari agenti della struttura del potere, o come partecipanti alla struttura del potere che ha qualche cosa da nascondere. Quando ciō accadrā, ogni elemento della Societā, ciascuno a suo modo, avrā l’ opportunitā di purgarsi degli elementi corrotti nella propria dirigenza, e di scegliersi nuovi leader che li rappresenti… "

============= PAGE 145 =========

"Qualcuno potrā objettare soltanto: la piena rivelazione della veritā accrescerā lo scisma nella societā d’ Isračl. Altra opinione: potrā avere l’ effetto esattamente opposto. Invece di esacerbare le spaccature nella Societā di Isračl, potrā rendere amiche le molte componenti della cultura. E potrā unirle contro il comune nemico: l’ elite di tutti i gruppi, coloro i quali pių hanno da perdere se la piena veritā emerge".

Il momento č arrivato perché tutti gl’ Israeliani Onorevoli per davvero dicano:"Amčn" davanti alla saggezza di Morrison.

=========================== 146 ============

IL SANGUE DI TUO FRATELLO

IL QUINTO LIBRO ONESTO SULL’ ASSASSINIO DI RABI’ N

Soltanto un anno fa, esisteva un solo libro credibile sull’ assassinio di Rabėn, il mio, chiamato: "Who murdered Yitzhāk Rabėn " ? Ora ne esistono cinque, elencati alla fine di questa rassegna. Michael Raz Steinkrycer, meglio noto (per sua fortuna) come Michael Raz e basta, č un ex investigatore di Polizia. Il suo libro YOUR BROTHER’ S BLOOD trova le radici dell’ assassinio di Rabėn nell’ anno 1924, quando un leader religioso, Dahān, fu assassinato dalla Socialista Haganāh per aver impostato un binario della Pace con vari leader religiosi Arabi. Da allora, chiunque sfidasse l’ autoritā dei Bolscčvici fondatori divenne un candidato all’ ammazzamento, tramite il braccio esecutore dei Sionisti Laburisti, la Shabāk.

Il libro di Raz ha precisamente lo stesso tema del "BUGI’E " di Davėd Morrison. E studia in parte lo stesso terreno: l’ Autobus 300, i falsi arresti di 17 soldati che l’ asserėto furto di armi dell’ Esercito per farle usare da un esistente milizia clandestina di destra. Tuttavia, IL SANGUE DI TUO FRATELLO si avventura in campi dove Morrison ha avuto paura di addentrarsi. Come per esempio:

A) La falsa incarcerazione di Amos Baranes, per insabbiare l’ assassinio della soldatessa Rachčl Heller, da parte d’ un ufficiale della Shabāk.

B) La corruzione che portō a ottenere qualsiasi cosa da Yossi Ginosar, come l’ aver lui giurato il falso, il che causō la lunga incarcerazione di Izat Nafso, ufficiale Druso dell’ Esercito.

C) L’ infame eliminazione del Rabbino Uzi Meshulum, e della sua Comunitā di Fedeli, per aver osato denunciare il rapimento di migliaja di bebč (per lo pių Yemeniti) nei primi giorni dello Stato.

Tale approccio č impagabile, per comprendere come funzioni il meccanismo dell’ insabbiatura, anzi del cover-up sull’ assassinio di Rabėn. Prendiamo il caso Baranes: Era lampante, l’ assassino di Rachel Heller era il suo fidanzato, un agente della Shabāk di cognome Bichovsky. Ma fu creato uno zimbello perché ne prendesse la colpa. Nulla di ciō sarebbe potuto accadere, senza l’ approvazione e l’ autorizzazione di Meir Shamgār, Attorney General dello Stato, che fu poi chiamato dalla Shabāk affinché facesse sparire la veritā sul massacro di Hebrōn, a trasformasse Barųch Goldstein

Nel capro espiatorioi; e poi sull’ assassinio di Rabėn, stavolta rendendo Yigāl Amėr vittima d’ un altro omicidio perpetrato dalla Shabāk.

===================== PAGE 147 =========

Come Morrison, anche Raz si basa molto sulla documentazione fornitagli da me, e da Natan Gefen; ma tira fuori altre poderose prove nuove. Ecco alcuni esempi su come ciascun libro nuovo inietti nuove informazioni vitali sulle investigazioni.

Uno: Raz fa luce finalmente sul misterioso uomo dell’ operazione assassinio, Yekhezkičl "Chezi" Kalo. Mentre č universalmente noto che i provocatori della Shabāk, Avishāi Ravėv e Yigāl Amėr, erano impiegati dal "Dipartimento Ebraico" con base a Hebrōn, la catena del comando resta ancora avvolta nella confusione. L’ immediato loro superiore era Eli Barāk, capo di tale dipartimento, e di lui sappiamo parecchie cose. Scambista di mogli, stupratore, ubriaco al volante, picchiava la moglie, e diceva tante bugėe. Nel suo pių pubblicizzato atto di depravazione, tese agguati e tentō di violentare la giornalista Carmela Menashe. Un tizio del suo gruppo di scambisti di mogli nella cittadina di Kochav Yaėr venne assassinato a New York, mentre Eli Barāk era in visita nella Grande Mela. Guidō ubriaco, sfracellō la sua auto, e mentė alla Polizia raccontando che al volante c’ era non lui, ma il suo passeggero. Nel complesso, abbiamo un quadro di reati violenti, giusto il tipo di personalitā che "PER LA PACE" ucciderebbe.

Perō, di Kalo non sapevamo quasi nulla, sino alla pubblicazione del libro di Raz. Sapevamo che era il capo del Dipartimento "Non Arabo Anti-Sovversione" della Shabāk, e che era l’ Ufficiale superiore di Eli Barāk. Come il dipartimento suo differisca da quello di Eli Barāk, č ancora coperto dal mistero. Un anno e mezzo fa, Kalo terrorizzato si presentō al pubblico, e intervistato dalla Radio, e da un infame articolo di giornale, affermō di non conoscere Avishai Ravėv, e di esserne separato da otto ufficiali nella catena del comando della Shabāk. Per essere gentili, l’ approccio non lo ajutō a lavarsi. Non importa quanti sottoposti avessero agėto con Ravėv sulla base della continuitā, egli era il loro comandante.

Adesso guardiamo che cosa ne rivela Raz. Kalo č non soltanto religioso, si č laureato a una Yeshivā dei Bnei Akivā, proprio l’ organizzazione dei Sionisti Religiosi che rifornisce la Giudea, e la Samaria, di molti, se non di tutti, i suoi residenti Ebrei. In realtā, il Preside della Yeshivā di Kalo era l’ autorevole e fiero Onorevole HK, Rabbino Ba-Gad.

Sinora, Kalo č semplicemente un traditore della sua Comunitā. Ma esaminiamo a fondo i fatti seguenti: mentre Yigāl Amėr era in Lettonia, a Riga, nel 1992, a ricevere addestramento dalla Shabāk, Kalo era l’ Ucciciale della Shabāk responsabile della sicurezza nella Regione Giudea e Samaria !!! Pare proprio che abbia avuto a che fare col reclutamento di Amėr, e col successivo suo sfruttamento, dal primissimo giorno.

C’č poi il dilemma del Ministro della Sanitā, Ephraim Sneh. In uno dei pių sventurati incidenti dell’ assassinio, Sneh, Ministro allora della Sanitā,

=========== PAGE 148 ========

annunciō in modo veritiero la morte di Rabėn alla TV, dichiarando: "Gli hanno sparato tre volte: al torace, allo stomaco, e alla spina dorsale".

Perō il momento della Veritā passō in fretta, e Sneh divednne a pienavoce un dirigente del cover-up sull’ assassinio. Il 6 Ottobre 1996, Canale Due dedicō un lungo e minaccioso servizio alle mie ricerche. Fu Sneh a chiamare immediatamente la stazione TV. Mi etichettō di "fantasia scatenata", e di persona intervenne affinché fossero messe al bando le mie conferenze a Gerusalemme, all’ "Isračl Center" sponsorizzato dal Governo.

Un anno dopo, Shneh fu intervistato dall’ ormai famoso NBC-Extra, un reportage sulla congiura. E diede la sua parimenti famosa risposta: "Io ho viste due pallottole o tre, dopo l’ assassinio. Penso che non sia importante". I lacchč, i quali hanno visto quella risposta, tutti reagiscono nella stessa maniera: " Ma davvero? Ha proprio detto che non importava se a uccidere Rabėn sono state due pallottole oppure tre? " .

Michael Raz ha recuperata un’ intervista in TV a Shneh, che dimostra i veri suoi sentimenti in merito alla morte di Rabėn. Raz domanda le cose pių ovvie per chiunque abbia ricercato sull’ assassinio: "Rabėn ha ricevute 21 unitā di sangue, ciō testimonia della gravitā delle sue ferite. Ciō tenendo in mente, perché sulla scena del crimine non si trovō manco una goccia del suo sangue?".

Raz esclude Shneh dalla lista dei cospiratori attivi, ma sottolinea che il suo ultimo ruolo nel cover-up č ancora pių cinico e spietato.

E Raz conclude con l’ approccio d’ un investigatore di Polizia. Nota che non c’č pių bisogno di scavare o di fare supposizioni:

"LA veritā sull’ assassinio puō essere risolta in un pomeriggio se fossero compiuti test calligrafici su Carmi Gillōn (capo della Shabāk); su Yehuda Hiss (Patologo dello Stato), su Yoram Rubėn (guardia del corpo di Rubėn),e sul cineasta Ronnie Kempler che riprese l’ omicidio".

Io alla lista aggiungerei Shimon Peres, ma ciō spetta alla prossima edizione di IL SANGUE DI TUO FRATELLO.

La settimana scorsa la catena di negozi STEIMATZKY, che ha praticamente il monopolio delle librerie in Isračl, si č rifiutata di esporre l’ edizione in Inglese del mio libro WHO MURDERED YITZHA’K RABI’N ? . Dopo numerose proteste, ecco la lettera ciclostilata spedita a chiunque avesse mandate lamentele:

================= PAGE 149 =========

Rif: Who murdered Yitzhāk Rabėn ?

Con il flusso di informazioni, e con il flusso di libri pubblicati, ogni autore cerca attenzione, e tenta di creare scandali artificiali allo scopo di attirare l’ attenzione.

Il libro di Barry Chamish viene venduto nei nostri negozi in Ebraico, e quando venne in origine pubblicato, fu anche venduto in Inglese, e ri-ordinato parecchie vlte.

La domanda oggi non giustifica il ri-ordinarlo. Considerazioni commerciali, e professionali, ci guidano sul quando smettere di ri-ordinare un libro, in quanto smettiamo di ri-ordinare libri pubblicati nei passati anni, per dare spazio a titoli nuovi.

Milioni di titoli di libri pubblicati nel Globo non sono reperibili nei nostri negozi, e milioni di autori non vi si trovano. Scegliamo i titoli che, a nostra opinione, saranno i pių attraenti per i nostri clienti, e che meritano le costose pratiche di importazione. Simile selezione č fatta da ogni venditore, qualsiasi sia il suo campo, tutti i lib rai inclusi.

Quel che l’ atore chiede č trattamento preferenziale, e indčbita promozione del suo libro, che gli darebbe benefici finanziari. Ciō egli spera di ottenere, non pagando speciale esposizione, bensė facendo spedire lettere, e inventando false accuse di censura.

Ciō premesso, se Tu desideri ricevere il libro, te lo possiamo procurare. Per favore, māndaci ordine di pagamento, con credit card, per 35 US$ . Col tuo completo indirizzo postale. Organizzeremo la consegna.

C>oi pių sinceri saluti, Vostri Steimatzky Ltd……

Entra da Steimatzky, e troverai vaste scorte dei libri, vecchi di venti o trent’ anni, di personaggi come Golda Meir, Haėm Herzog, AB Yehoshua, Amos Oz e simili. Perō la stessa catena non puō avere una scortarella nemmeno di UNO dei miei libri, giusto per il caso che qualcuno lo chieda.

Ecco l’ elenco dei libri credibili su Rabėn, attualmente sul mercato Israeliano:

WHO MURDERED YITZHA’K RABI’N di Barry Chamish

FATAL STING di Natan Gefen

LIES: THE RABIN ASSASSINATION AND THE ISRAELI SECRET SERVICE di David Morrison

YOUR BROTHER’ S BLOOD di Michael Raz Steinkrycer

Per favore, entra nel pių vicino negozio di Steimatzky, e tenta di trovare almeno uno di questi libri. Vedrai, non discriminano soltanto verso me, sono agenti attivi del cover-up contro Rabėn. Boicottali, finchč non serviranno il pubblico Israeliano come esso merita.

Barry Chamish

==============Si conclude qui la seconda parte della traduzione in I TAL YAno del libro di Barry Chamish "Gli ultimi giorni di Isračl", finito di scrivere nella primavera dell’ anno 2000.

Traduzione di Maritsė e di Franco JAL Joseph Arturo Levi

Via Fratelli Fraschini 7, 20142 MILANO di Sotto Gratosoglio

PhFX 02 89301262

Cell +39 3492217868 3492218113

levidlmontemolcazion@libero.it