giornalismo alla panna acida

Non capisco questa morbosità sull'esame di maturità che sta occupando le prime pagine dei nostri giornali e telegionali. Ogni anno si scrivono e si leggono per lo più notizie scontate, quindi inutili, dove tutti, ma proprio tutti dicono banalità scontertanti, a cominciare dai professori e proseguendo con gli studenti. Io che vivo anche a Londra vi posso garantire che questo genere di notizie sono ridicole.

Qui nessuno si mette a parlare di esami di maturità. Qui sembra un normalissimo appuntamento annuale, di routine, che non merita certo le prime pagine sui giornali. Chi se ne frega dell'esame di maturità, chi se ne frega di un esame che è una pagliacciata, chi se ne frega della ormai pallosissima gaffe sulla poesia di Montale. Ed è ridicola la Ministra che annuncia provvedimenti... come se fosse l'argomento principe del suo Ministero. Pensi piuttosto allo sfacelo in cui versa l'Istruzione in Italia.

Pensi a debellare l'oligarchia culturale che governa il nostro sistema, pensi piuttosto a rinvigorire la ricerca all'interno delle università, dove regna il pressappochismo, l'ignoranza organizzata, il lucro, lo status quo delinquenziale. Pensi a dare agli insegnanti uno stipendio civile e ai ragazzi una formazione al pari dei migliori paesi europei.   Ormai se leggiamo le prime pagine dei giornali troviamo solo notizie scadute e da buttare, con titoli fuorvianti, fattarelli morbosi e, non fatemelo dire, molto altro su argomenti che altri commenterebbero meglio di me... Ma una notizia voglio segnalarla.
Leggo oggi sul Corriere (proprio il Corriere) questo titolo in prima pagina: HA DUE GEMELLI, SALVA IL MASCHIO. Poi spiega con un sottotitolo:
Si rovescia la canoa: il padre costretto a scegliere, la bimba muore.

Ora questo titolo è offensivo, talmente meschino e fasullo, che ci viene la tentazione di prendere a calci chi ha permesso la sua pubblicazione. Leggendo infatti l'articolo scopri che l'uomo non ha per niente scelto di salvare il maschio a scapito della femmina, questa notizia così espressa, sarebbe un'atrocità. Ha solo salvato il maschio perché la femmina era già morta. La sua non è stata una scelta, è stata l'unica tragica possibilità che gli era rimasta. Dire pertanto che lui ha dovuto scegliere è una menzogna, perché dipinge il genitore come un cinico criminale. Ora voi direte: è una notizietta di cronaca, niente di più. Direi di sì, o forse no... Di titoli fasulli, strillati in prima pagina di giornalisti "alla panna" come li avrebbe chiamati Giovanni Testori, noi aggiungiamo "panna acida", ormai i quotidani sono stracolmi. Ti raccontano balle continuamente, ti fanno credere in qualcosa che non c'è, che non esiste. Ma tu ti convinci, leggi il titolo, dai una scorsa sfuggevole, superficiale, all'articolo e ti fai un'opinione precisa.

Questo non accade solo in cronaca, accade ormai dappertutto. In politica, nella pagine della cultura, nello spettacolo, nello sport, ecc. Il loro slogan in neretto è: disinformare o meglio mentire, spiazzare, sconcertare, rivoltare, scombussolare, screditare. Nel nome di un partito, di un governo, o semplicemente dell' dell'audience.

  Paolo